Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Taormina: colori, sapori, tradizioni

Taormina Teatro Greco (ph. Guy Rey-Bellet da Pixabay)

Viaggio nella Sicilia Orientale. Visita alla perla del Mediterraneo. Taormina è incantevole per la bellezza del paesaggio, dei monumenti storici, delle costruzioni a picco sul mare. Molti i luoghi d’interesse meritano attenzione dal Parco Archeologico al Teatro Greco agli edifici alla cucina.

Taormina
Taormina

Immaginate di avere un’ostrica. Di aprirla e di trovare, con stupore e gioia, una bella perla dal colore bianco perlaceo scintillante. La stessa emozione si prova visitando Taormina. Per conoscere questa bellissima località, è necessario visitare il suo centro storico e poi circumnavigare la costa sottostante.
Ovunque si rivolga lo sguardo, si rimane affascinati dalla bellezza del paesaggio, dai monumenti storici, dalle costruzioni a picco sul mare, dalle lussuose strutture alberghiere disseminate lungo la costa, dai locali di ristorazione e negozi per tutte le tasche.

Panorama sul mare
Panorama sul mare

Taormina è diventata celebre luogo turistico soprattutto nel Novecento grazie al soggiorno di celebri personalità dell’epoca. Vi trovarono relax scrittori, artisti, attori, registi, poeti della caratura di Gabriele D’Annunzio, Truman Capote, Henry Miller. O come attori e attrici quali Greta Garbo, Audrey Hepbur, Liz Taylor e Richard Burton, Anna Magnani e Sofia Loren e tante “teste coronate”.

Taormina perla del Mediterraneo
Taormina decori sulle case e sulle porte
Taormina decori sulle case e sulle porte

Quella che viene definita “La Perla del Mediterraneo” è stata la cornice ideale per set di film passati alla storia per la narrazione, l’interpretazione del cast, la fotografia di panorami mozzafiato. Fra questi ricordiamo alcuni titoli: “L’avventura” di Michelangelo Antonioni; “Le grand bleu” di Luc Besson; “Il piccolo diavolo” di Roberto Benigni; il “Padrino parte III” di Francis Ford Coppola; “La dea dell’amore” di Woody Allen.

Taormina deve la sua bellezza naturale non solo alla posizione geografica, senz’altro favorevole dal punto di vista climatico, ma anche al passaggio di tante dominazioni che, nei secoli, hanno cambiato la sua struttura originaria. Taormina si trova adagiata su una collina ad un’altitudine di 206 metri s.l.m. circondata da rocce e dal mare. Il monte Tauro sovrasta dall’alto con una veduta sia verso il versante ionico con il vulcano Etna sullo sfondo, sia verso le città di Catania e di Messina.

Bellezza spesso espugnata da greci e romani
Parco archeologico di Naxos
Villa Comunale in Taormina

A volte la bellezza può essere fonte di guai, come nel caso di Taormina, espugnata più volte nel corso dei secoli. La sua fondazione risale al 358 a.C. per opera di profughi greci provenienti dalla vicina città di Naxos, una delle più antiche colonie greche. I greci vi costruirono l’agorà, l’acropoli sulla cima del Monte Tauro ed il Teatro Antico edificato attorno al terzo secolo a.C. sfruttando mirabilmente la morfologia del terreno e la vista panoramica a 360 gradi. Dal Teatro greco, infatti, si può godere del panorama sulla costa calabra, ionica siciliana e dell’Etna.

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Naumachie romane
Naumachie romane

Con l’arrivo dei Romani Taormina si arricchì di un altro dei simboli della città: le Naumachie, ovvero un terrazzamento in cui venne costruita una cisterna collegata ad un acquedotto. Sono da visitare per comprendere l’abilità dei romani in fatto di approvvigionamento dell’acqua. La costruzione in mattoni è formata da un muro di contenimento lungo 122 metri e alto 5. Le grandi nicchie custodivano delle statue di divinità ed eroi.
Con la caduta dell’impero romano d’Occidente nel 476 d.C. Taormina fu conquistata dapprima dai Goti, poi dai Bizantini, dagli arabi che vi rimasero dal 902 al 1079, cui seguirono le conquiste dei Normanni e successivamente degli Spagnoli. Ogni etnia ha contribuito, nel bene e nel male, a mutare l’impianto architettonico della cittadina lasciando tracce sia nell’arte, sia nelle tradizioni culinarie.

Parco archeologico di Naxos -Taormina
Taormina Pianta del Teatro Greco
Pianta del Teatro Greco

Tra i centri d’interesse che meritano una visita c’è il Teatro Greco. Secondo per dimensioni dopo quello di Siracusa, è il simbolo di Taormina. Vi si accede attraverso Via Teatro Greco, caratteristica via con antichi palazzi e negozi di souvenir e prodotti tipici locali. Fu costruito intorno al III secolo a.C. in stile ellenico con colonne corinzie che dominano la scena. La cavea, cioè lo spazio per le gradinate, è divisa in 9 settori, alla cui sommità si trova un doppio portico, coperto da una volta.

Il teatro venne poi ricostruito in epoca romana attorno al II secolo d. C. trasformandolo in anfiteatro per gli spettacoli dei gladiatori. Percorrendo i camminamenti, si possono osservare i resti ben conservati ed ammirare la vetta dell’Etna ed il Mar Jonio. Il teatro è meta ideale per assistere ad importanti eventi culturali e di spettacoli per la straordinaria posizione scenografica.

Teatro Antico e OdeonODEON. Si tratta di un tempio i cui resti sono rinvenuti parzialmente inglobati nelle fondazioni della Chiesa di Santa Caterina in Piazza V. Emanuele. Le decorazioni sono in stile ionico e la costruzione risalirebbe alla metà del III secolo a. C.
MOSAICI. Quelli policromi dai colori giallo, rosa, rosso, grigio e nero si trovano in Piazza Carmine, altri colorati in bianco e nero a schema geometrico abbelliscono la Salita Santippo, risalente agli inizi del II secolo d.C.

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Dal Parco Archeologico agli edifici
Taormina, Palazzo Ciampoli (ph. Palickap)
Taormina, Palazzo Ciampoli (ph. Palickap)

Palazzo Ciampoli, fu edificato nel 1412 seguendo lo stile gotico catalano e la data è impressa nello stemma sopra il portale principale. Elegante, è provvisto di merli e da 5 bifore che poggiano su una fascia marcapiano decorata con intarsi di pietra lavica e pietra di Siracusa. All’interno un curato giardino.

Piazza IX aprile. Su questa splendida piazza s’affacciano la Chiesa di San Giuseppe risalente al XVII secolo e l’ex chiesa gotica di Sant’ Agostino e la Torre dell’Orologio ubicata verso una delle antiche porte di Taormina. Dalla balconata si ammira un magnifico panorama che abbraccia l’Etna, la baia di Naxos e i ruderi del teatro antico di Taormina.

Villa Comunale. Per sfuggire alla calura estiva, niente di meglio che trovare un po’ di refrigerio nel parco di Villa Comunale. Popolata da rigogliosa vegetazione costituita da palme, piante grasse e da fiori profumati, offre un diversivo alle affollate vie cittadine. L’interno affascina per delle particolari, insolite costruzioni fatte edificare da Lady Trevelyan, filantropa e naturalista britannica, sul finire dell’Ottocento per abbellire il parco ed i giardini.

Palazzo dei Duchi di Santo Stefano

Ubicato all’ingresso di “Porta Catania” è un edificio addossato alla cinta muraria, risalente tra la fine del 1300 e i primi anni del 1400. Si presenta come un mix tra arte gotica siciliana e arabo-normanna. In origine venne costruito per la nobile famiglia spagnola dei Duchi di Santo Stefano e negli anni sessanta del secolo scorso fu acquistato dal Comune di Taormina per farne una sede permanente di mostre d’arte dell’artista messinese Mazzullo.

La Funivia di Taormina

Temporaneamente chiusa in attesa di collaudo, la Funivia di Taormina trasporta i passeggeri da Mazzarò, al centro storico della città fin sulla vetta del Monte Tauro e viceversa. Dalle cabine con pareti vetrate è possibile ammirare il magnifico panorama del Mar Jonio e la lussureggiante vegetazione delle colline.

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In barca all’Isola Bella
Isola Bella
Isola Bella

Una gita in barca serve per vedere da vicino la costa e gli anfratti di alcune grotte. Lo skipper farà esplorare, navigando con partenza da Letojanni, la Grotta di Sant’Andrea, la Grotta Azzurra e la grotta del Ciclope. Le grotte appartengono al Parco Marino di Isola Bella. L’ Azzurra si trova a duecento metri dalla spiaggia di Isola Bella, un isolotto di un chilometro quadrato di superficie unito alla terraferma da una striscia di terra che affiora attraverso l’alternarsi delle maree. Essa non è particolarmente grande, tuttavia la limpidezza delle acque a contatto coi riflessi della luce solare proveniente da un tunnel interno, acquista una colorazione turchese o smeraldo illuminando il fondale sabbioso che raggiunge circa 18 metri. Sulla sommità del piccolo promontorio si erge Villa Bosurgi che incanta per la posizione e per gli elementi architettonici.

Le Grotte di Sant’Andrea e quella del Ciclope non differiscono molto per dimensione e per il colore dell’interno e dei fondali. La tentazione di un bagno o di snorkeling è forte. La Grotta del Ciclope, che si trova sotto Capo Taormina, rimanda a Polifemo e alle imprese di Ulisse. Il tour in barca si conclude entrando nella pittoresca Baia di Villagonia, confinante con Giardini Naxos. Navigando sotto costa, si possono vedere i lidi degli hotel a 4 o 5 stelle che s’affacciano sulla spiaggia raggiungibile attraverso i gradini oppure in ascensore.

La cucina e le sue influenze

Le dominazioni greche, romane, arabe, normanne, spagnole hanno influenzato anche la cucina di queste località. Alla base vi è spesso il pesce pescato fresco come il pesce spada, il tonno, la spigola, il pesce azzurro declinato in vari modi. Non dimentichiamo la “pasta alla norma”, gustosissimo piatto siciliano, come pure gli arancini, i gelati, le cassate e le granite. I vini etnei rendono unici ogni pietanza.

Informazioni: www.comune.taormina.me.it/

Per la gita in barca: www.checkyeti.com/it/

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