Nella cattolica Spagna sono molto sentite le celebrazioni religiose legate alla settimana che precede il rito della Pasqua di Resurrezione di Gesù Cristo.
La Settimana Santa ad Astorga è una delle celebrazioni più singolari che si celebrano in Spagna.
La sua spettacolarità ha assunto una grande importanza a livello culturale e turistico. Ogni anno infatti sono molti i visitatori che da altri paesi vanno ad assistere a queste celebrazioni.
Per otto giorni si commemorano gli episodi più famosi della passione, della morte e della resurrezione di Gesù.
Conosciamo Astorga
Astorga è il capoluogo della Maragatería, una comunità autonoma che affaccia sulla Galizia quasi al confine con la Castiglia de León. È sede vescovile e ha una stupenda cattedrale di origini antichissime. Da qui nei secoli sono passate le legioni romane e le truppe dei barbari. Contesa da Mori e Cristiani è il crocevia tra il Cammino di Santiago e la Via de la Plata.
In città convivono vicini, a poche decine di megri, antico e moderno: una cattedrale per metà gotica, per metà rinascimentale e barocca con un palazzo modernista, una delle pochissime opere del geniale Antonio Gaudí fuori dalla Catalogna.
I contrasti ad Astorga sono evidenti anche nella gastronomia. Si possono gustare le popolari e morbide mantecadas, le focacce e la deliziosa cioccolata, accanto ai sapori più decisi della cecina o del cocido maragato, l’unico dei tanti cocidos della Spagna che si mangia al contrario, iniziando dalla carne e finendo con la zuppa.
Astorga: i luoghi della Passione
I luoghi coinvolti sono il “paso de Cañinas” dove c’è il momento dell’Incoronazione di Cristo con la corona si spine. Poi c’è il “Balcón de Pilatos” dove si ricrea il momento in cui Pilato pronuncia le parole Ecce Homo (che vuol Ecco quel tale) per presenta Gesù al popolo, dopo averlo fatto flagellare, affinché scelga tra Cristo e Barabba.
E ancora la “Borriquilla” che ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, mentre il “Durmientes” allude alla Preghiera nell’Orto e agli apostoli che si addormentano nell’orto del Getsemani quando andarono ad arrestare Gesù.
A tenere viva la festa nazionale della Settimana Santa sono le cinque confraternite in cui si ritrovano la metà degli abitanti, due associazioni e un’arciconfraternita. Fedeli, protagonisti e seguaci non si accontentano di una celebrazione convenzionale.
Per esempio nella tensione mistica di preghiere e canti, capita di sentire risate e applausi quando nella Plaza Mayor va in scena la Carrera de San Juanín. Si tratta di un gruppo di statue trasportate da quattro portantini che attraversano la piazza di corsa, col mantello rosso e verde al vento, alla ricerca della Vergine Addolorata per annunciare di aver visto suo Figlio sulla via del Calvario.
Una tradizione che si ripete dal 1674. Le tre bellissime sculture, vecchie di oltre due secoli, sono le protagoniste de el Encuentro (l’incontro), quando Madre e Figlio si trovano faccia a faccia davanti alla Crocifissione.
La processione per la sepoltura di Cristo
Il Venerdì Santo, all’imbrunire, durante la processione della Santa Sepoltura, si svolge l’atto del Desenclavo ai piedi della Cattedrale davanti a un centinaio di persone. Organizzato dalla Confraternita de la Santa Veracruz, si assiste al Cristo Reclinato (scultura di grande valore storico di Gregorio Español del 1613), che viene fatto scendere dalla Croce, appoggiandogli lentamente le braccia sui fianchi, e deposto in un’urna. Il religioso silenzio è rotto solo dal suono dei tamburi.
Durante la Settimana Santa ad Astorga si svolgono oltre 15 le processioni, con più di 48 sculture o gruppi di sculture. Due di queste con l’immagine del Cristo Crocifisso del 1560, sfila il Venerdì Santo insieme al Cristo Flagellato, anch’esso del XVI secolo.
Astorga: momenti salienti della Settimana Santa
L’inizio della Settimana Santa cominciano il Venerdì dell’Addolorata con la Via Crucis realizzata da Las Damas de La Piedad, una confraternita tutta al femminile.
Donne indossano tuniche nere con maniche e fascia bianca e cappuccio nero e accompagnano il Cristo Crocifisso.
La sera del Lunedì di Pasqua, invece, fanno di nuovo una processione però con la loro immagine di riferimento, la Virgen de la Piedad.
Domenica delle Palme, al mattino una processione con la partecipazione di bambini vestiti da ebrei accompagnano la partenza de “La Borriquilla“, l’entrata di Gesù a Gerusalemme, nella Plaza Mayor.
Nel pomeriggio la Arciconfraternita dell’Addolorata con tutta la città accompagna in processione la Vergine con i suoi sette pugnali, scultura realizzata da José de Rozas nel 1705. Il Salve Regina di commiato ricorda che bisogna cercare il Cristo legato alla colonna di Piedralba, una scultura del XVII secolo.
Altri momenti salienti sono: la Via Crucis del Martedì Santo, a cui partecipano tutte le otto confraternite, camminando e suonando si incontrano a Plaza Mayor e poi tornano alla propria parrocchia. La Processione della Santa Cena il mercoledì; mentre il giovedì la Confraternita del Cristo de los Afligidos (Cristo degli Afflitti) dà l’annuncio a cavallo ricordando che la mattina seguente avrà luogo la Proclamazione delle Sette Parole nell’atrio della Cattedrale. La Confraternita dei Cavalieri del Silenzio, vestita di bianco e viola, all’imbrunire, dopo aver fatto il Voto del Silenzio, assiste alla processione del Nazareno, una scultura di Francisco Terán del XVIII secolo.
La Confraternita della Vera Cruz, la più antica della città, invece uscirà in penitenza e raccoglimento, illuminata dalle lanterne con il Cristo reclinato staccato dalla Croce, accompagnata dal rumore assordante di sonagli e tamburi. Giunti alla cappella romanica di San Esteban, i confratelli lo inchiodano di nuovo alla croce. Nelle prime ore del mattino, prima di tornare al luogo di partenza, viene distribuita la tradizionale focaccia, accompagnata da un bicchiere di vino dolce.
La domenica di Pasqua è all’insegna dell’allegria. La spettacolare scultura del XVII secolo di Gregorio Español, dalla cappella della Vera Cruz va verso la Cattedrale; dopo la messa, si svolge l’incontro con la Virgen del Amor Hermoso (Vergine dell’Amore Bello). La Settimana di Passione si conclude così con la tradizionale distribuzione delle uova di Pasqua ai bambini.
Info: https://semanasanta-astorga.com/
PHOTO GALLERY ASTORGA SETTIMANA SANTA
Leggi anche: