Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Asiago, l’Altopiano dei Formaggi DOP

Una zona d’Italia bella e (relativamente) meno frequentata dai flussi turistici. Splendidi panorami, pascoli rigogliosi, mucche da latte generose e, naturalmente, formaggi speciali

Una fase della preparazione del formaggio
Una fase della preparazione del formaggio

È un po’ come se fosse la festa nazionale dell’Altopiano di Asiago, l’appuntamento che da cinque edizioni sceglie i migliori formaggi d’alpeggio. Quest’anno si è scelto di dare un’impronta di vera festa popolare, facendo svolgere tutto il cerimoniale di riconoscimento e di premiazione sulla pubblica piazza anziché, come negli anni scorsi, nella sede ufficiale dei “Sette Comuni dell’Altopiano”. Naturalmente, con assaggi garantiti per tutti: residenti e turisti che si sono trovati in piazza Secondo Risorgimento nel centro di Asiago nel tardo pomeriggio dello scorso 9 luglio. A fare gli onori di casa e fungere da grandi cerimonieri, il presidente e il direttore del Consorzio di tutela: Roberto Gasparini e Flavio Innocenzi.

“La scelta di portare in piazza la premiazione – ha detto il presidente – è stata fatta oltre che per maggiore visibilità, soprattutto per dare un doveroso riconoscimento pubblico agli eroici allevatori che conducono le proprie vacche libere nei pascoli durante i mesi estivi e che tra mille difficoltà producono l’Asiago rigorosamente a Denominazione d’origine protetta”. Un sacrificio che viene ricompensato dalla qualità e dalla soddisfazione di vedere che il proprio lavoro è riconosciuto e premiato. Così è stato per i maestri casari Antonio Rodeghiero della Malga di Porta Manazzo di Asiago e Maurizio Cortese di Malga Verde che si è aggiudicato ex aequo il primo posto nelle premiazione della quinta edizione per il miglior “Stravecchio” prodotto con latte dell’estate del 2009. Antonio Rodeghiero si è aggiudicato anche il primo posto dell’Asiago Vecchio (latte 2010). “Un giudizio non facile – ha dichiarato il direttore del Consorzio Flavio Innocenzi – sei i finalisti in gara e tutti si sono posizionati a un soffio dai vincitori”.

LEGGI ANCHE  La settimana della carne piemontese

Pizza Tricolore al Formaggio DOP

Il caveau con le forme
Il caveau con le forme

Durante la festa di premiazione si è tenuta a battesimo anche la Pizza Altopiano, fatta con prodotti provenienti un po’ da tutta la Penisola con, ovviamente, l’Asiago Dop: una sorta di pizza tricolore; un modo originale per festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italia. La parte “liquida” della festa ha visto protagonisti i vini di Breganze Doc.

La manifestazione, oltre a premiare i produttori, serve anche a valorizzare un territorio che con i suoi quasi 8000 ettari è il più grande comprensorio di pascoli in attività; un territorio che conta quasi 90 malghe, in gran parte di proprietà collettiva, che si aggiudicano ogni sei anni con una vera e propria asta.

Le vacche sono per lo più di razza Grigia di Valdadige o Rendena e anche Pezzate rosse che, seppur meno produttive, sono più rustiche e hanno una vita assai più lunga delle Frisone, a loro volta produttive seppure il prodotto sia di minore qualità.

Malghe e Mucche, ricchezza dell’altopiano

Un momento della premiazione
Un momento della premiazione

“Le malghe sono vere e proprie aziende ricche di competenza e sapienza zootecnica”, ha precisato Gian Battista Rigoni Stern, figlio dell’indimenticabile autore del Sergente nella neve, che con grande competenza è sempre disponibile a raccontare della storia e della specialità gastronomica per eccellenza dell’Altopiano. Ha per esempio illustrato come i malgari rivestano anche un ruolo importante per la salvaguardia del territorio, sulla vita in malga e sulla conservazione e il miglioramento dei pascoli alpini. “Facendo pascolare le vacche e facendo in modo che esse si nutrano esclusivamente dell’erba dei prati – ha spiegato – ottengono un duplice risultato: quello del miglior latte e quindi miglior formaggio, ma contribuiscono inoltre a mantenere la montagna in buona salute”. (20/09/2011)

LEGGI ANCHE  La Giornata del Panorama
Condividi sui social: