Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Ohibò, Ohibò … le magagne dell’Expo

Un po’ in ‘allegria’ – ma non sarebbe il caso di cominciare a piangere? – un po’ per esorcizzare i cattivi pensieri, gettiamo il cuore oltre l’ostacolo e immergiamoci nelle quotidiane magagne della povera Expo, o meglio, Esposizione Universale di Milano… tutta un’altra musica, detta così!

Ohibò, Ohibò ... le magagne dell'Expo

E come ‘sottotitolo’ commenterei ..… Ma come può – provi il cortese lettore a ragionare e decidere – “andare avanti così” la preparazione, l’allestimento di una Expo-sizione, Mostra, Fiera, quel che l’è, tra polemiche, chiacchiericci, avvisi più o meno garantistici, discussioni, ripicche, permalosità e distinguo – e non solo per danée – tra Comune, agonizzante Provincia, Regione, Roma, Stato & Isole Comprese? È mai possibile tutto ciò? Ma da un po’ di tempo, nel Belpaese, quando c’è di mezzo il Turismo (vedi precedente scritto sulle nequizie del cosiddetto Incoming) tutto è possibile e niente è impossibile, bellezza…. Ecco ordunque un po’ di fatterelli sull’Expo (e la data d’apertura è dietro l’angolo, tenuto conto Natale, Capodanno, le feste comandate, chissamai qualche nevicatina a cui aggiungere scioperi, avvisi di garanzia, arresti più/o domiciliari, ritardi decisionali – ma di solito non accade, loro sì che sono efficienti – di mafia, ‘ndrangheta, camorra & C.…)…

Vie d’Acqua

Ohibò, Ohibò ... le magagne dell'Expo

Le tanto decantate “Vie d’Acqua”, che antan si diceva che sarebbero state più grandi del Mar Rosso, solo che il …Mose che avrebbe dovuto attraversarle l’han messo dentro per mazzette…. continuano a vieppiù accorciarsi e alla fine di una bella accorciatina (roba che sembra di essere dal parrucchiere… No Problem! ) i gonzi visitatori si ritroveranno in visita a futuristici “RL” (Rigagnoli Liquidi) e va là che vai bene; unico vero problema “expòsitivo”,  gli organizzatori dicono di aver già in mente un audace Piano, e visto come sta andando la Vicenda A, meglio disperare subito. Ad ogni buon conto invece del solito Stellone nazionalpopolare risolverà tutto Madrenatura Lombarda, nel senso che in primavera piove sempre a catinelle e – come accade nel mondo, non parliamo poi in Italia – a tutti i corsi d’acqua non controllati, il Seveso e il Redefossi prima si gonfieranno eppoi strariperanno dopodiché, a quel punto, basterà che quelli dell’Expo convincano quelli del Comune a non intervenire (e loro, sai che difficoltà, è più di sessant’anni che per Seveso e Redefossi non fanno un plissé) e più Vie d’Acqua di così dove le trovi?

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La Gente ‘legge, dice e giudica’

Ohibò, Ohibò ... le magagne dell'Expo

E ci sarebbe, infine (te pareva, Caporetto, l’8 settembre, Coraggio Fioei Scapùma….) l’idea-possibilità di ‘Mollare tutto, Tutti a Casa’ …. se non che Elisabetta Soglio (Corriere/Milano, 25/9) dopo aver titolato Expo, almeno crediamoci”) scrive “A 220 giorni dall’apertura l’opinione pubblica si chiede se davvero l’Italia e Milano ce la faranno … le ultime vicende giudiziarie e l’avviso di garanzia al cd Acerbo hanno insinuato nuovi dubbi nel cittadino comune e minato pesantemente il morale e le motivazioni di chi lavora in Expo … ogni incidente, ogni polemica, ogni colpo di scena possono far pendere la bilancia dalla parte del fallimento … abbandonare la gara all’ultimo giro cosa comporterebbe? … penalità di 250 milioni al BIE, la società Expo (Governo, Regione, Comune) dovrebbe poi affrontare cause milionarie da imprese con commesse e sponsor e inoltre la società ha firmato fidejussioni bancarie che i tour operator esigerebbero per mancata vendita biglietti. Impossibile quantificare il ‘danno immagine’ che coprirebbe il Paese di ridicolo. Il conto alla rovescia è entrato in zona rossa”.

Albero della Vita

L'esondazione del Seveso
L’esondazione del Seveso

Ma è pur vero che se si parla di Natura (tema dell’Expo) oltre all’Acqua (vedi sopra) c’è pure il Verde, se non che (“lo dice il Corriere”) “Se non soppresse, le Vie d’ACQUA  saranno notevolmente eliminate, dopodiché chi “spera nel verde” sappia che “rischia di sparire l’ALBERO della vita”….(“I lavori avrebbero dovuto cominciare entro fine agosto, ma non c’è neppure il bando….”).

E sempre a proposito dell’“Albero della Vita” il giornale parla pure di (testuale) “divergenze” (su come piantarlo o annaffiarlo o potarlo? non si capisce bene) tra (robb de matt) il Padiglione Italia e l’Autorità Anticorruzione” (al che questo modesto Gossip non può che suggerire agli Expo-Geni di rivolgersi e chiedere alla Forestale).

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Vò all’Expo? Il ‘mutuo’ fò

Ohibò, Ohibò ... le magagne dell'Expo

Qui giunti, all’umile scriba non resta che far meditare il lettore e (al fine di produrre pure un po’ di info e documentazione) aggiungere soltanto due Post scriptum.
1) Quanto costerà andare all’Expo (vabbè, se la faranno) … saremo anche morti di fame, ma, mica poco (seppoi oltretutto ci sono da vedere due rigagnoli e un albero non innaffiato….). Costo biglietto, a data aperta, acquistato dal 1/5, tra parentesi costo per chi acquista il biglietto prima del 30 aprile, sconto per chi acquista l’ingresso a data  fissa): adulto 39 euro (32) – studente 14-26 anni 33 (29, mica troppo cari?) – senior-over 65, 28 (25, ma i senior, che nel tempo hanno messo via un po’ di danée pagano meno degli studenti come sempre squattrinati? Ma mi faccia il piacere!) – disabili 20 (16) – bambini, 4-13 anni 16 (e 16 si vede che sanno già che i bambini decidono sempre all’ultimo momento). Riduzioni a famiglie (ovvie, sennò un babbo per portare i suoi cari all’Expò dovrebbe prima passare dalla banca a fare un mutuo) e scolaresche.
2) “Il Canton Ticino (ha informato il Corriere del 29/9) dice No a Expo” … mica scemi, i Ticinesi, a fare “l’areclàm” coi lori soldi a una regione vicina in tal caso concorrente col loro Turismo. Eppoi, tra Ticino e laghi ‘variè’, le Vie d’Acqua ce le hanno già’.

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