Dopo l’Etna, riconosciuto nel 2013, la Sicilia torna alla ribalta mondiale con la Palermo arabo-normanna diventata patrimonio dell’umanità così come le cattedrali di Cefalù e Monreale. La commissione dell’Unesco riunitasi a Bonn ha infatti deciso di inserire nella “World Heritage List” l’itinerario arabo-normanno costituito da nove monumenti della provincia, di cui sette presenti nel capoluogo: il Palazzo Reale con la cappella Palatina, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti e quella di Santa Maria dell’Ammiraglio (nota come chiesa della Martorana), la chiesa di San Cataldo, la cattedrale di Palermo, il palazzo della Zisa e il ponte dell’Ammiraglio.
Per la Sicilia si tratta del settimo riconoscimento, che fa dell’Isola la regione italiana con il piu’ alto numero di siti Unesco insieme alla Lombardia. L’annuncio è stato ovviamente salutato con grande entusiasmo dal sindaco della città, Leoluca Orlando: “Questo riconoscimento è un motivo d’orgoglio ed è una grande gioia per Palermo e i palermitani, ma anche per tutti i siciliani. L’inserimento dell’itinerario arabo normanno nell’elenco dei siti Unesco che sono considerati patrimonio mondiale dell’umanità, con ben sette monumenti su nove a Palermo, è la conferma internazionale della bellezza e grandezza culturale, artistica e storica di questa città, e sarà certamente volano di sviluppo turistico e nuova economia per Palermo e per tutta la Sicilia”.
“E’ un riconoscimento alla storia e all’arte dell’isola, che può rappresentare una grande opportunità per le eccellenze produttive del territorio”, ha invece commentato Aurelio Angelini, direttore dell’Unesco Sicilia, “ed è anche il riconoscimento a un modello antesignano di convivenza tra popoli e religioni diverse. La Sicilia è sempre stata una terra che ha aperto le braccia allo straniero, al contrario di quei paesi che, oggi, si scontrano sulle quote di accoglienza e preferiscono ergere muri e steccati a chi fugge dalla guerra, dalla fame e dai disastri ambientali”.
L’iscrizione di Palermo arabo normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale nella Lista del Patrimonio dell’Umanità porta a 51 i siti Unesco in Italia.