In Danimarca, nella patria d’origine dei vichinghi, sono, giustamente, orgogliosissimi dei loro antenati e ci sono numerosi musei, siti archeologici e perfino parchi a tema che li ricordano. Ribe è una graziosa cittadina di 8.000 abitanti nel Sud-Ovest della penisola dello Jylland. È la città più antica della Danimarca e la sua storia comincia attorno al 710 d.C. in piena epoca vichinga. A quei tempi Ribe era un porto sul Ribe Vester Å (“Å”, pronunciato “Oo” significa fiume nelle lingue nordiche) e, di conseguenza, un importante centro commerciale la cui popolazione era addirittura superiore a quella attuale.
Il centro dei Vichinghi
Ci sono persone appassionate di storia, i cosiddetti “re-enacrtors”, che ricostruiscono precisamente e con metodo scientifico gli aspetti del passato, la cosiddetta archeologia sperimentale, vissuta dal vivo. Qualcuno si dedica alla storia militare, altri all’artigianato e all’industria. A Ribe tutti gli aspetti della società dei vichinghi (molto più complessa e moderna di quanto si creda) sono rappresentati nel Ribe Vikinge Center. In un grande spazio appena fuori città è stato ricostruito un autentico villaggio così come era dalla fondazione a circa l’anno 1000. Non si pensi che sia solo un’attrazione turistica. Certo i visitatori (paganti, soggiornanti e consumanti) sono i benvenuti ma se oltre 700 sono i volontari che per sei mesi si prestano a vivere sul posto interpretando i differenti personaggi che abitavano il villaggio, questo significa un amore per la propria storia e cultura non indifferente.
Il villaggio di Jelling
Dall’altra parte dello Jylland, non lontano da Billund (famosa per Legoland e per l’aeroporto dove atterrano i voli low-cost dall’Italia) c’è il piccolo villaggio di Jelling, uno dei siti archeologici più importanti. I re vichinghi si facevano costruire le tombe come una grande camera ricoperta di terra a formare una collinetta. Qui ce ne sono due, una affianco all’altra ed entrambe sono poi circondate da pietre disposte a formare la sagoma della chiglia di una nave. Entrambe risalgono alla seconda metà del X secolo e furono costruite dal famoso re Harald Blåtand Gormsson [Harald “Denteblu”], quella nord probabilmente era per suo padre, il re Gorm, mentre quella sud non contiene sepolture. Tra le due collinette fece erigere anche due grandi pietre con iscrizioni runiche che lo celebrano e, accanto fece edificare una chiesa (la più antica della Danimarca) e seppellire i resti del padre. Jelling è patrimonio Unesco e al moderno Kongernes Jelling, il Centro Visitatori, costruito di fianco al sito si possono vedere numerosi reperti. Fin qui abbiamo visto cose serie. Per scoprire, invece come ci si divertiva e a cosa si giocava a quei tempi bisogno prendere la macchina e attraversare i due spettacolari ponti che collegano rispettivamente la penisola dello Jylland all’isola di Fyn e questa all’isola di Sjælland, dove sorge Gerlev. Qui si possono provare oltre 140 tra giochi e sport antichi, molti dei quali dell’epoca dei vichinghi. Tutti molto divertenti e per tutta la famiglia. Sotto forma di gioco le attività erano veri e propri allenamenti finalizzati a sviluppare le abilità individuali dei guerrieri.
Gita al Parco Nazionale marittimo
Il villaggio è assolutamente interattivo e le attività che si svolgono quotidianamente sono a portata di tutti. I bambini ma anche gli adulti possono tranquillamente partecipare, dando da mangiare alle bestie, o allenandosi al combattimento con le spade e le lunghe asce da guerra dei vichinghi. Gli oggetti di artigianato sono realizzati con le tecniche di allora: filati, perle di vetro, oggetti in legno sono prodotti e venduti sul mercato. L’aspetto più didattico con reperti originali, pannelli esplicativi, diorami si trova nel Museet Ribes Vikinger, il museo vichingo della città. Non c’entra niente con la storia ma, una volta a Ribe non si può fare a meno di fare un salto per visitare il Nationalpark Vadehavet, il Parco Nazionale marittimo sulle coste del Vadehavet, la parte del Mare del Nord compresa tra la costa e le isole frisoni con il suo splendido ambiente naturale. Con la bassa marea si può anche raggiungere l’isola di Mandø con un vagone speciale trainato da un grosso trattore.
Uomini di mare
Per completare la propria conoscenza non si può mancare il Vikingeskibsmuseet di Roskilde. Nel museo di questa città vicino a Copenaghen sono conservate cinque navi originali ed è possibile provare a veleggiare sul fiordo a bordo di una nave ricostruita. Per il momento, in attesa di recarvi in Danimarca, le risposte alle domande iniziali ve le diamo noi. Cominciamo col dire che i vichinghi erano prima di tutto contadini e commercianti e non erano più feroci dei loro vicini. La cattiva fama viene dalle cronache dell’epoca. Non erano poi così giganteschi, tra 1,68 e 1,75 in media, certamente superiore a quelle di altri popoli. Gli elmi con le corna sono un’invenzione letteraria. In un combattimento serrato le protuberanze sarebbero state più d’impiccio che di utilità e, infine, che alcuni di essi, i guerrieri migliori, costituivano addirittura la guardia del corpo dell’Imperatore bizantino.
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