Si possono trovare abbinamenti perfetti fra vino e musica? Sembra di sì, se ci si affida a un “sound sommelier”. E’ la scommessa del ristorante Les Petites Madeleines del Turin Palace che fino al gennaio prossimo propone tre piatti della carta messa a punto dallo chef Stefano Sforza, abbinati a tre vini scelti dal sommelier Luca Gigliotti e, qui sta la novità, con tre brani musicali scelti dal sound sommelier Paolo Scarpellini. Assieme alle portate e alle bevande verranno serviti auricolari/cuffiette con cui si potrà ascoltare la musica appositamente selezionata e una presentazione esplicativa della scelta sonora. Al termine del pasto, ad ogni ospite verrà consegnata una chiavetta USB contenente sia le ricette dei piatti assaggiati, sia i brani selezionati così da poter replicare autonomamente l’esperienza.
Soundframes: musica e cinema
L’idea dell’insolito abbinamento è nata da un’intuizione di Piero Marzot, direttore dello storico albergo torinese situato di fianco alla stazione di Porta Nuova, durante la visita della mostra Soundframes, in programma fino al 7 gennaio del prossimo anno alla Mole Antonelliana, dove si analizzano i rapporti fra musica e cinema. “Alla Mole, c’è la possibilità per il visitatore di scegliere la musica da abbinare alle immagini e mi sono reso conto di quanto fosse diversa la percezione di una scena di Full Metal Jacket a seconda della colonna sonora usata.” Da qui la riflessione che gli stessi meccanismi psicologici ed emozionali potessero ripetersi con la musica abbinata al vino e al cibo.
Sound sommelier: gastronomia, vino e musica
Il compito più arduo, ovviamente, è toccato al sound sommelier Paolo Scarpellini che, con un passato giornalistico fra musica e gastronomia, si è ritagliato questa nuova professionalità.
Cosa abbinare al “Risotto, prezzemolo, bottarga, limone candito”, ormai un classico apprezzatissimo dello chef Sforza, e al Langhe Doc Arneis 2017 Blangé di Ceretto, un vino che ha segnato, qualche anno fa, una piccola rivoluzione nel consumo dei vini bianchi in Italia? Scarpellini ha scelto il brano “A Taste of Honey“, fatto conoscere al grande pubblico da Herb Alpert con la Tijuana Brass, nel lontano 1965.
“I primi, sommessi accordi di tromba, chitarra e xilofono ci lasciano il tempo di ammirare nel bicchiere la bella tinta giallo paglierino. Poi, introdotto da batteria e trombone, ecco che si manifesta subito l’orecchiabile ritornello di tromba: lo stesso che ci fa salire subito al naso un bel bouquet di fiori d’acacia, seguito da sentori di agrumi, mela, pera e anche nocciola” sono le parole di Scarpellini per descrivere l’abbinamento. Ai non musicofili aggiungiamo che il brano è quello notissimo della sigla della rubrica televisiva “90° Minuto”.
Sound sommelier e piatti sonorizzati
Gli altri due piatti “sonorizzati” sono “La mia versione di Bouillabaisse” associato a Nebbiolo d’Alba Doc 2016 “Bernardina” Ceretto e “Cioccolati, cacao e meringa con cuore di sorbetto al kiwi” con Barolo Chinato Cocchi. Come abbinamento musicale sono stati scelti due brani, territoriali come i vini: rispettivamente Max dell’astigiano Paolo Conte e Life di Ludovico Einaudi che pur milanese di formazione ha solide radici torinesi e piemontesi. Un gioco di rimandi, assonanze, riferimenti incrociati a storie di produttori, di vini, di musicisti che può essere divertente e aggiungere qualcosa in più alla sosta a tavola. Tenendo presente che, se il tempo lo consente, “I suoni del gusto”, questo il nome dell’iniziativa, potranno essere ascoltati e degustati anche nella splendida terrazza estiva del Turin Palace, con panorama mozzafiato sulla città e la collina. Insieme a gusto, olfatto, udito anche la vista vuole la sua parte.