Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

La passione per il cibo nasce da piccoli

Impastare il pane, assistere alla lavorazione di una mozzarella o all’apertura di una forma di Grana. Tanti bambini metropolitani si perdono queste esperienze preziose. Oggi un’occasione c’è: nel cuore di Milano, all’interno dei “laboratori” del nuovo Eataly. L’esperienza raccontata dalla nostra Marcella, mamma di Giulio (9 anni) e autrice di un blog dedicato ai piccoli viaggiatori di domani: “Mamma mi scappa la pipì!”

La passione per il cibo nasce da piccoli

Domenica tardo pomeriggio. “Vieni anche tu?”. “No mamma preferisco rimanere a casa a finire lo scudo”. A posteriori penso che Giulio abbia fatto bene a non accompagnarci a visitare il primo Eataly di Milano. Troppo lunga la coda davanti alle porte del nuovo store di Oscar Farinetti, in piazza XXV Aprile. Troppa anche la folla distribuita su quattro piani degli oltre 5mila metri quadrati dell’ex Teatro Smeraldo. Che ingenui noi a pensare che cinque giorni di inaugurazione (in onore del 166° anniversario delle Cinque Giornate di Milano), sarebbero stati sufficienti a esaurire la curiosità dei milanesi! Di sicuro se Giulio (quasi nove anni) fosse venuto con si sarebbe lanciato in assaggi di ogni tipo. Avrebbe gustato non un solito panino, bensì il pan’INO firmato Alessandro Frassica preparato solo con ingredienti scelti e selezionati; la vera piadina romagnola dei fratelli Maioli; il gelato di Lait nato dall’idea di Ugo Alciati di utilizzare solo latte di vera razza piemontese di pascolo di montagna; la vera pizza della tradizione napoletana dal bordo alto e soffice lievitata 24 ore. Ma soprattutto avrebbe scoperto la bellezza di veder nascere il cibo.

Uno spazio per genitori e bambini

La passione per il cibo nasce da piccoli

Sempre seguendo questa filosofia all’interno di Eataly i bambini possono partecipare a laboratori a loro dedicati per sviluppare autonomamente la loro passione per il cibo e le loro capacità manuali stimolando la fantasia e la creatività (per informazioni sui corsi consultare il sito www.eataly.it nella sezione eventi). Ecco perché presto faremo ritorno nello store appena inaugurato a Milano. Questa volta con Giulio e carta di credito alla mano. I possessori di MasterCard possono infatti prendere parte ai corsi “Genitori&Figli” a prezzi speciali (i bambini non pagano) e udite udite avere a disposizione ingressi riservati prima dell’ora d’apertura dello store.

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(03/04/2014)

 

Mamma mi scappa la pipì! è il diario di una mamma che non vuole rinunciare al piacere di uscire in compagnia del suo bambino, Giulio. Impresa forse più che mai difficile oggi (anche a Milano). Tutta colpa della tendenza “No Kids”, nata Oltreoceano e sbarcata da qualche anno in Italia (ma non solo, ahimè!). Da qui l’idea di raccontare le nostre uscite a tre o più, per aiutarvi a scegliere ristoranti, locali, musei, hotel, viaggi e strutture veramente family friendly. E trasformare così i vostri pranzi fuori casa, le vostre serate con gli amici e le vostre vacanze in momenti indimenticabili per tutta la famiglia. Seguiteci e ne scoprirete delle belle.

Vedere e saper fare

La passione per il cibo nasce da piccoli

Non c’è infatti altro posto in città dove un bambino possa vivere l’esperienza di vedere impastare il pane e sfornare pagnotte di ogni tipo; assistere alla lavorazione della mozzarella; imparare a fare la pasta a mano in tutti i formati tipici della tradizione italiana; controllare da vicino come nasce un dolce artigianale. E ancora, assistere alla produzione di creme spalmabili come Gianduia e fondente; ammirare come si lavora, si pulisce e si affetta il pesce prima di porlo sul ghiaccio; vedere all’opera i macellai intenti a selezionare le mezzene; scoprire la disossatura dei prosciutti, l’apertura delle forme di Grana e di parmigiano e le altre pratiche artigiane della tradizione norcina e casearia italiana. Ed è proprio qui che sta la differenza tra Eataly e i normali mercati. Ogni reparto di vendita è infatti preceduto da un’area didattica “emozionale”, che ha il compito di educare il potenziale cliente, ma non solo, sulla storia, la cultura e le caratteristiche dei prodotti in esposizione. Nel reparto degli oli extravergine, ad esempio, grandi cartelli raffigurano le mappe delle più importanti coltivar e degli oli dop. Così pure negli altri reparti del vino, dell’ortofrutta, della carne, della pasta, del caffè disseminati sui tre piani.

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