Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Andy Warhol va in scena a Roma e Bologna

Andy Warhol manifesto-mostra-Roma

Il maestro della pop art celebrato a Roma al Palazzo del Vittoriano e al Palazzo Alberganti a Bologna. Per i novant’anni dell’americano di Pittsburgh due esposizioni dedicate al mito di Warhol, in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita. Aperte al pubblico fino a febbraio 2019

Andy Warhol Roma-Vittorano
Andy Warhol

Un artista poliedrico, uno spirito indomito, trasgressivo, anticonformista, ma geniale nell’intravedere i mutamenti dell’arte del XX secolo ed anticipare il futuro. Il Palazzo del Vittoriano, maestoso monumento sito in Piazza Venezia a Roma, ospita  la mostra dedicata al grande artista Andy Warhol dal 3 ottobre 2018 al 3 febbraio 2019 presso l’Ala Brasini dello storico palazzo (oltre 170 opere); mentre a Palazzo Albergati a Bologna è di scena la rassegna introspettiva dello stesso artista fino al 24 febbraio 2019, con 36 opere e 38 polaroid.
Le due esposizioni celebrano il novantesimo anniversario della nascita del maestro della pop art nato a Pittsburgh (USA) il 6 agosto 1928 da genitori immigrati provenienti dalla Slovacchia. Indolente quanto altrettanto ambizioso, Andy cercava il successo ed aspirava a lasciare traccia di sé attraverso le sue passioni, a cominciare dalla grafica pubblicitaria di cui diverrà un grande artefice e, per usare una parola inflazionata al giorno d’oggi, un “influencer” delle nuove, future tendenze. L’intuito o forse la casualità gli suggerirono di pubblicizzare un alimento molto venduto nei supermercati americani: le zuppe in barattolo marcate Campbell’ soup e il successo non tardò ad arrivare al punto che l’artista era richiesto nelle mostre newyorkesi e nelle feste dove si presentava al seguito di belle donne e compagni gay.

Andy Warhol, Marilyn Monroe, Elvis Presley

Andy Warhol Roma

La sua celebre frase «in futuro tutti avranno 15 minuti di celebrità» ha anticipato i tempi del XXI secolo se teniamo conto delle persone sconosciute e spesso senza talento che hanno goduto di momenti di “gloria” attraverso talent, talk show ed ancora i social networks. La pop art di Warhol ha imperversato soprattutto nella seconda metà del secolo scorso rendendo omaggio alle star del cinema hollywoodiano come Marilyn Monroe e Elvis Presley immortalati in portrait serigrafati realizzati con la sofisticata tecnica dello stencil spesso impiegata per le T-Shirt che consentiva di realizzare una serie di immagini identiche. Per esempio, Wharol realizzò ventitrè immagini diverse di Marilyn da Gold  Marilyn, portrait singolo serigrafato su uno sfondo dorato, a Marilyn Diptych che consisteva in svariate ripetizioni su oltre due metri di tela.Una vita, la sua, fra eccessi e successi e qualche sventura a cominciare dalla pistolettata  inflittagli da una squilibrata fan, alle successive operazioni, di cui l’ultima alla cistifellea che gli  fu fatale. Fondò, dapprima nel 1963, la “The Factory” dove allestì il suo atelier e nel 1968 lo “Studio 54” dove iniziò a collezionare ritratti per le celebrità dell’epoca: Brigitte Bardot, il presidente Jimmy Carter, Diane von Furstenberg.

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La pop art e la società dei consumi

Andy Warhol mostra-bologna

La pop art di Andy è riuscita ad influenzare i paradigmi della  moda, della pubblicità, della musica e del cinema e ha lasciato un segno percepibile ancora oggi nella nostra società dei consumi.
L’esposizione di Roma presenta circa 170 opere tra cui celebri dipinti e disegni che ripercorrono la carriera artistica a segnarne l’evoluzione attraverso  la serie delle minestre in scatola Campbell o la Coca Cola, la serie dedicata a Elvis Presley, Marilyn Monroe, le copertine dei dischi dei Rolling Stones, del Velvet Underground ai disegni, alquanto feticisti, delle scarpe femminili espresse su litografia e inchiostro.

“Warhol&Friends New York negli anni ‘80”

Andy Warhol

Altrettanto significativa la rassegna, sempre dedicata al genio della pubblicità, organizzata a Bologna presso Palazzo Albergati visitabile fino al 24 febbraio 2019. Questa mostra, aperta al pubblico il 29 settembre scorso, s’intitola “Warhol&Friends New York negli anni ‘80” e racconta il percorso artistico e l’influenza esercitata da Andy sugli artisti esordienti dell’epoca: Jean-Michel Basquiat, Keith Haring, Francesco Clemente. L’esposizione bolognese ospita 36 opere e 38 polaroid del prolifico Andy Warhol posto in veste di artista dialogante con altrettanti giovani del suo tempo alla continua ricerca del successo: Jean-Michel Basquiat, Keith Haring, Kenny Scharf, Donald Baechler, Ronnie Cutrone, Peter Schuyff, Julian Schnabel, David Salle, Robert Longo, Alex Katz, Francesco Clemente, Jeff Koons, Allan McCollum, Haim Steinbach, Richard Prince, Sherrie Levine, Cindy Sherman, Barbara Kruger, Jenny Holzer e Robert Mapplethorpe. Entrambe le mostre sono organizzate da Arthemisia Group col contributo dei curatori Matteo Bellenghi per Roma e di Luca Beatrice per Bologna.

Informazioni su orari, costi e prenotazioni on line:

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Mostra  al Vittoriano a Roma: www.ilvittoriano.com

Mostra a Palazzo Albergati a Bologna: www.palazzoalbergati.com

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