Giovedì 2 Maggio 2024 - Anno XXII

Hanno spostato il Sinai di Mosè

monte Cave di Mose

La tradizione identifica il monte dei dieci comandamenti nel Jebel Moussa (Egitto) ma scoperte archeologiche degli ultimi decenni inducono a ritenere che il racconto biblico alludesse a Har Karkom, una montagna del Negev israeliano

L’alba della storia ebraica

In cima i resti di un antico-insediamento
In cima i resti di un antico-insediamento

Più avanti c’è il tempio in rovina di cui dicevamo all’inizio: non è ebraico, forse è molto più antico di Mosè; ma ha la stessa pianta di quello che Salomone costruì tempo dopo a Gerusalemme. Gli architetti ebrei vennero a ispirarsi qui, dove sapevano che tutto era cominciato? È un’ipotesi suggestiva, ma resta un’ipotesi.
Poi eccoci in cima, anzi su una delle due cime. È la più alta, ma misura solo 847 metri d’altezza: cioè nulla, in confronto al “rivale” Jebel Moussa, che tocca quota 2285. Eppure, nel Negev, Har Karkom sembra un colosso: sotto la sua cima il mondo precipita in un abisso. Diamo uno sguardo al panorama grandioso che si gode da lassù. Sulla cima gemella vediamo una piccola cavità: anche questo dettaglio coincide con la descrizione biblica. Sullo sfondo ecco poi un bassopiano ocra, che i beduini chiamano tuttora “Deserto di Paran”. Apriamo di nuovo la Bibbia, stavolta al libro dei Numeri: “Poi il popolo partì e si accampò nel Deserto di Paran”.

Le due cime gemelle
Le due cime gemelle

Incredibile: tremila (e passa) anni dopo, certi nomi sono rimasti identici. Ma ancor più incredibile è che per secoli nessuno sia venuto a cercare il “monte di Mosè” dove la Bibbia lo indicava, cioè nei dintorni del Paran.
Che Har Karkom sia davvero la montagna dove la storia umana subì la brusca svolta del monoteismo, nessuno può dirlo con certezza assoluta. Certo è che gli indizi a favore della tesi di Anati sono parecchi. E altrettanto certo è che Israele ha preso molto sul serio le scoperte dell’archeologo italiano: oggi l’esercito di Gerusalemme non usa più il Monte dello Zafferano come bersaglio per le cannonate; anzi, la zona è stata dichiarata parco archeologico protetto. Mosè, profeta armato del popolo ebraico, non avrebbe mai immaginato che sarebbe toccato proprio a lui “fermare” i soldati di Israele.

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L’ultimo mistero biblico: dov’è finita la tomba di Mosè?

Graffito chiamato "Le tavole della Bibbia"
Graffito chiamato “Le tavole della Bibbia”

Secondo la maggior parte degli studiosi il personaggio di Mosè corrisponde a un personaggio storico reale, vissuto verso la fine dell’Età del Bronzo, ai tempi del faraone egizio Ramses II (1290-1224 a.C.?). Oggi però c’è chi tende a spostarlo più indietro nel tempo. La Bibbia non fornisce date: dice solo che Mosè nacque in Egitto, che si sposò con una madianita (nomade del Negev) poi con un’etiope; infine che morì sul Monte Nebo, presso l’attuale Madaba (Giordania) e che fu sepolto nella zona. Nonostante molte ricerche la sua tomba non è mai stata trovata e ciò costituisce uno degli ultimi misteri irrisolti dell’archeologia biblica.

Per andare a Har Karkom

Tour-in-GeepLa città più vicina a Har Karkom è Mitzpe Ramon (a sessanta chilometri); si può arrivare anche da Eilat (ottanta chilometri). Si sconsiglia vivamente di andarci da soli: c’è rischio di perdersi o di imbattersi in residuati bellici.
Escursioni guidate vengono organizzate da Negev Jeep Tour

Informazioni utili

Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo
Via Carducci 19, 20123 Milano – tel. 02 804905
www.israele-turismo.it

Sito di Emmanuel Anati
www.harkarkom.com

Link utili in internet:
– Sito privato di notizie archeologiche in italiano
www.artepreistorica.it
– Università di Gerusalemme
www.hum.huji.ac.il
– Karkom jeep tours
http://www.skyjet.il 

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