Martedì 23 Aprile 2024 - Anno XXII

Turismo: la figura del consulente di viaggio

Le “nicchie” italiane, sono meno nicchie… Sembra, anzi è ovvio e logico (e non meno che giusto) che il Turismo di massa prevalga, che la tintarella, i bomboloni e la lettura della Gazzetta dello Sport sotto l’ombrellone (nonché la necessità di portare la prole in spiaggia invece che in un museo o in una cattedrale) facciano aggio, prevalgano sulla “nicchia” (dicasi pomposamente la ‘cultura’) di chi viaggia per ammirare un bel palazzo rinascimentale, assaggiare un piatto esotico, ammirare un panorama inconsueto, conoscere gente nuova, capire la differenza tra il barocco e il romanico. Ci si domanda soltanto perché la “nicchia” … Leggi tutto

Le “nicchie” italiane, sono meno nicchie…

Turismo: la figura del consulente di viaggio

Sembra, anzi è ovvio e logico (e non meno che giusto) che il Turismo di massa prevalga, che la tintarella, i bomboloni e la lettura della Gazzetta dello Sport sotto l’ombrellone (nonché la necessità di portare la prole in spiaggia invece che in un museo o in una cattedrale) facciano aggio, prevalgano sulla “nicchia” (dicasi pomposamente la ‘cultura’) di chi viaggia per ammirare un bel palazzo rinascimentale, assaggiare un piatto esotico, ammirare un panorama inconsueto, conoscere gente nuova, capire la differenza tra il barocco e il romanico.
Ci si domanda soltanto perché la “nicchia” in Italia è percentualmente assai inferiore alla media degli altri Paesi europei (soprattutto nordici) e anglosassoni in generale, perché in Germania o Gran Bretagna o Svezia esistono e campano tanti tour operator di “nicchia” che in Italia non terrebbero la bottega aperta nemmeno per un’ora.

Conclusioni, con alcuni “must” di super-nicchia

Visita al Louvre
Visita al Louvre

Alla faccia del detto latino “est modus in rebus”, in Italia lo squilibrio tra le due “categorie” di viaggi, tra i due modi di vivere e interpretare il Tempo Libero è troppo sperequato. Almeno per chi scrive, convinto – forse con eccessiva decisione – che, nel corso della sua vita un individuo di media capacità intellettuale e censo – o sedicente tale – non può non essere stato, non aver visto Londra (il British Museum) Parigi (il Louvre), Madrid (il Prado), il Partenone di Atene, le Piramidi di Gizah, il Taj Mahal di Agra (e si ferma qui) vere e proprie costanti nella vita non solo turistica ma anche e soprattutto culturale di una persona.   
Sarebbe pertanto il caso che qualche “Viaggiatore Intelligente” in più ci scappasse fuori, con tante scuse ai nostrani divertimentifici balneari, agli esotici Sharm El Sheikh, Maldive e isole caraibiche comprese. Fosse solo – sempre a proposito di massime latine – che se è giusto che “semel in anno licet insanire”, è forse eccessivo che nello stesso lasso di tempo ci si permetta anche di “inscemire”.
Con tutto il rispetto per il relax e la tintarella.

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