Venerdì 4 Ottobre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Arthur Sulzberger Sapevate che… Arthur Sulzberger, direttore del New York Times, ha detto che tra cinque anni “sparirà la carta” ed esisteranno solo i giornali “online” (già adesso il suo giornale stampato è letto da un milione di persone a fronte del milione e mezzo di lettori web)? E il commento di sì autorevole personaggio può solo far piacere a Mondointasca e a chi vi scrive (con la speranza di chi – ahiloro tanti – la pensa ancora “all’antica” si dia una regolata nel considerare il già presente e il futuro della stampa online). Sapevate che…  “Alitalia cambia la livrea” … Leggi tutto

Arthur Sulzberger
Arthur Sulzberger

Sapevate che… Arthur Sulzberger, direttore del New York Times, ha detto che tra cinque anni “sparirà la carta” ed esisteranno solo i giornali “online” (già adesso il suo giornale stampato è letto da un milione di persone a fronte del milione e mezzo di lettori web)?

E il commento di sì autorevole personaggio può solo far piacere a Mondointasca e a chi vi scrive (con la speranza di chi – ahiloro tanti – la pensa ancora “all’antica” si dia una regolata nel considerare il già presente e il futuro della stampa online).

Sapevate che…  “Alitalia cambia la livrea” (TTG Newsletter 9 febbraio)?
Come accadeva nelle nobili famiglie decadute, dove con gli ultimi soldi rimasti cambiavano le livree della servitù per fingere ancora un poco di grandeur. Ma i tempi sono cambiati e i pescicane della finanza mondiale hanno la vista più lunga dei villani di un tempo.

Sapevate che… E oltre a cambiare la livrea Alitalia cambia anche il presidente?
Eh sì, al posto di Cimoli va Berardino Libonati (che, constaterà tra qualche mese il cortese lettore se Mondointasca si sbaglia, “piloterà” AZ verso la “scuderia” di De Benedetti).

Sapevate che… Cimoli appena appreso il “siluramento” è corso in una tipografia?
A far stampare un anomalo assegno tremendamente lungo, tale da contenere la “liquidazione” (sua, la Compagnia aerea è già in liquidazione da tempo) che conterrà una bella “suite” di zeri (si parla, Corriere del 10/2) di 8 milioni di euro per 3 anni (mica male, da aggiungere ai 380 milioni persi da Alitalia nel 2006, mica male anche questo). 

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Se AZ piange FFSS non ride?
Eh sì, i Treni Nazionali (Trenitalia) sono messi invero maluccio. Se qualche cireneo non gli slunga subito 500 milioni di euro di manutenzione delle carrozze (“lo dice il giornale”) non se ne parla proprio (per la gioia di cimici e pidocchi infestanti i sedili, vedi quanto lamentato qualche mese fa dagli utenti). E per manutenzione si intende anche la sicurezza (ma cinicamente parlando, meglio che deragli un treno – qualcuno potrebbe anche salvarsi – piuttosto che venga giù un aereo, nel qual caso la marmellata è fatta). D’altro canto è un filino difficile che alla fine della fiera (bilancio) alle FFSS possa restare qualche euro in scarsella. Una prova? Tèla chì: (Corriere Sera 10/2): il Cargo fattura 900 milioni, e ne perde 600. Cuntent?

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Sapevate che… Alla Fitur (la Borsa del Turismo spagnola, terminata il 4 febbraio a Madrid) erano presenti 170 Paesi ed è stato battuto il record di presenze?
Secondo alcuni Fitur è divenuta la seconda Feria Mundial del Turismo (dopo il colosso ITB di Berlino) altri, più prudenti, ne hanno sottolineato i passi da gigante (e lo può confermare l’autore di queste righe: quanto ardore misto a inesperienza e soprattutto quanto freddo, antàn, alla Casa de Campo). E nel Belpaese? Si starà a vedere quel che combinerà la Bit, ormai assediata dalla concorrenza (tra TTG a Rimini, la BTM a Napoli e adesso la Globe 07 a Roma) il giocattolo rischia di rompersi, la solita “storia all’italiana”, le lotte intestine dell’Italia dei Comuni.

Sapevate che… L’Italia dei Comuni litiga anche per gli aeroporti?
Eh sì, vedi quanto scrive il Corriere della Sera del 6 febbraio: “Verona si allea con Bergamo”. E in mezzo c’è Brescia (e poco più in là, “guardando la carta a sinistra”, Linate, Malpensa e Torino e “a destra” Treviso, Venezia e Trieste, dopodiché, “poco più sotto” Bologna). La solita storia del Colleoni, Gattamelata, la battaglia di Maclodio, “i fratelli che hanno ucciso i fratelli”; e va là che vai ben.

Gianfranco Fini e Daniela Santanchè
Gianfranco Fini e Daniela Santanchè

Sapevate che… La Santanchè (lo dicono i giornali) “ha avuto uno strappo con Fini”?
E adesso sono cavoli suoi ricucire – visto che si parla di una sbarbina o così sembra, a vedere dall’aria sbarazzina che si concede e da come si agghinda e si trucca -.
Se invece i lifting maritali e le creme varie non sono bastati a correggere l’anagrafe e l’età fosse quella che è, no problem. Una volta, a scuola, per le femminucce erano previste le lezioni di Economia Domestica, durante le quali – nell’ora di cucito – si imparava anche a rammendare uno strappo.

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