Mercoledì 15 Maggio 2024 - Anno XXII

Aosta, montagne da…scattare

Prima edizione del Mountain Photo Festival. Fino al 21 settembre un fitto calendario di incontri, mostre e serate nel capoluogo valdostano. Protagonisti i monti del pianeta, le loro genti e le loro culture

Seamus Murphy, Darkness Visible, Mostra Afghanistan (ThreeSixty © 2008)
Seamus Murphy, Darkness Visible, Mostra Afghanistan (ThreeSixty © 2008)

‘Open your mountains’. Usa queste parole il curatore Alessandro Ottenga per presentare la prima edizione del Mountain Photo Festival, “una sorta di invito al confronto, al dialogo e allo scambio culturale, con l’obiettivo di avviare un percorso di riflessione artistica sulle tematiche di attualità che coinvolgono i territori di montagna di tutto il mondo”.
La rassegna curata da Ottenga è in programma ad Aosta dal 22 agosto al 21 settembre ed è realizzata con la direzione artistica di Lorenzo Merlo, in collaborazione con l’Agenzia Contrasto di Milano. L’obbiettivo generale della manifestazione è “l’inserimento di Aosta in una rete internazionale di eventi culturali legati dal filo-conduttore della Montagna”.

Museo a cielo aperto

Prabuddha Das Gupta, La superficie del Changthang, Ladakh 1995-96 - Mostra Ladakh (Foto: Museo Ken Damy)
Prabuddha Das Gupta, La superficie del Changthang, Ladakh 1995-96 – Mostra Ladakh (Foto: Museo Ken Damy)

Il programma espositivo comprende mostre antologiche di autori come Chris Steele Perkins, Marc Riboud, John Vink, Prabuddha Das Gupta, in un percorso che ha per protagoniste le montagne del mondo, le loro genti e le loro culture.
I modelli ai quali si fa riferimento sono i festival già noti come quello di Arles e Perpignan. La rassegna fotografica vivrà nella vie di Aosta trasformandola in una sorta di museo a cielo aperto, coinvolgendo alcuni dei principali siti storico-archeologici della città: dalle Porte Praetoriane alla Basilica Paleocristiana di San Lorenzo, dalla Cattedrale alla Villa romana della Consolata.

Weekend da segnare in agenda

Particolare di Lili et Mariette Monnet (Foto: Monique Jacot)
Particolare di Lili et Mariette Monnet (Foto: Monique Jacot)

Fra i diversi appuntamenti in calendario, segnaliamo il fine settimana di inaugurazione (22-24 agosto) in cui sarà proposto un fitto programma di incontri con i fotografi coinvolti nel Festival, e i weekend del 13 e del 20 settembre, in cui alcune mostre faranno da spunto per una serie di eventi dedicati al Giappone e alla Bolivia.
Spazio poi ai giovani e alla riflessione: dal 29 al 31 agosto è programmato un seminario sul tema “Montagna e desertificazione”.
Il castello di Verrès, infine, ospita già dal 20 giugno la mostra fotografica di Monique Jacot intitolata “Con gli occhi della mia infanzia”. Si tratta di un compendio di immagini selezionate dal lavoro “Les femmes de la terre”, un progetto realizzato dalla fotografa tra il 1984 e il 1999 per documentare le condizioni di vita delle donne nelle campagne e nelle fabbriche.

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Per saperne di più:
www.mountainphotofestival.com

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