Sabato 27 Aprile 2024 - Anno XXII

A Vienna per l’arte del Novecento

La galleria Belvedere ricorda Klimt e la mostra cittadina del 1908. Al Karlsplatz si ammirano i gioielli degli anni Venti. Aperte anche le rassegne sull’americano Hopper e sul cubismo di Georges Braque

Georges Braque, Atelier VIII, Colección Masaveu, Oviedo  © VBK Wien, 2007/0
Georges Braque, Atelier VIII, Colección Masaveu, Oviedo © VBK Wien, 2007/0

Gustav Klimt e la Kunstschau del 1908, i gioielli della Wiener Werkstätte, la pittura americana di Edward Hopper e infine la ricerca di Georges Braque. Quattro buoni motivi per recarsi a Vienna, quest’inverno, e associare alla tradizionale vacanza all’insegna del walzer un tour attraverso l’arte del Novecento. L’icona principe della capitale austriaca è certo lo Jugendstil di inizio secolo, di Klimt e dei suoi colleghi, ma potrà destare curiosità anche la rassegna sui pezzi unici di bigiotteria viennese; Braque non ha bisogno di presentazioni mentre, per chi non avesse avuto modo di conoscere Hopper, questa mostra antologica è una prima occasione.
Jugendstil, lo stile Liberty viennese, e la Secessione, portata avanti da un manipolo di artisti decisi a svecchiare l’accademismo degli ambienti artistici cittadini, tornano alla galleria Belvedere in una vera e propria rievocazione. Sono stati ricostruiti infatti alcuni ambienti espositivi della mostra Kunstschau, che si tenne nel 1908, per le celebrazioni per i 60 anni di regno di Francesco Giuseppe I. 

Torna il bacio di Gustav Klimt

Gustav Klimt, Il bacio, © Belvedere Vienna
Gustav Klimt, Il bacio, © Belvedere Vienna

Gli amanti delle inconfondibili atmosfere klimtiane, preziosissime e incantate, cariche di significati evidenti e allusioni nascoste, potranno rivedere “Il bacio”, che fu esposto per la prima volta proprio nel 1908 alla Kunstschau. Il quadro forse più noto del maestro austriaco è in buona compagnia: si trova in una sala interamente dedicata al suo autore, accanto a opere come "Fritza Riedler”, “Le tre età della donna”, “Danae”. L’omaggio alla Kunstschau continua con testimonianze fotografiche e con le opere di altri autori come Franz Metzner, Adolf Hölzel, Wilhelm List, Leopold Blauensteiner, Maximilian Kurzweil, Broncia Koller-Pinell, Elena Luksch-Makowska.
Per cambiare soggetto, ma non periodo storico, al Wien Museum Karlsplatz si può visitare la mostra "Splendidi bijou. Emilie Flöge e la bigiotteria della Wiener Werkstätte", che presenta, tra gli altri, 40 monili realizzati tra il 1903 e il 1920. Bigiotteria, ma costituita da pezzi unici, ispirati da pietre semipreziose e lavorare con abilità artigianale, come spille, collane, ciondoli e diademi: la mostra è un altro balzo indietro nel tempo che documenta l’attività della Wiener Werkstätte e il lavoro di Emilie Flöge. Emilie, musa e compagna di Klimt, fu spesso fotomodella per il negozio di bigiotteria. Lo stesso salone di moda delle sorelle Floge” portava clienti alla Wiener Werkstätte.

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Da Edward Hopper a Georges Braque

Edward Hopper, High Noon, 1949, The Dayton Art Institute, Gift of Mr. and Mrs. Anthony Haswell
Edward Hopper, High Noon, 1949, The Dayton Art Institute, Gift of Mr. and Mrs. Anthony Haswell

La pittura torna protagonista alla Kunsthalle Wien con la rassegna “Western Motel. Edward Hopper e l’arte contemporanea“. Una selezione di dipinti, acqueforti, disegni ripropone il lavoro dell’artista scomparso nel ’67 insieme a opere di Mark Lewis, Jim Jarmusch e David Claerbout. Il confronto si gioca sul rapporto tra la pittura di Hopper e il linguaggio di cinema e teatro. Hopper è considerato uno dei più interessanti autori statunitensi, almeno per quanto riguarda l’ispirazione figurativa. Meno conosciuto delle avanguardie di metà Novecento che fecero degli Usa il campo aperto dell’innovazione – dalla pop art all’arte gestuale – , Hopper è anche più raramente proposto in mostre monografiche.
La retrospettiva invernale di Bank Austria Kunstforum è invece concentrata sull’Europa: di Georges Braque, padre del cubismo di primo Novecento, sono esposte 80 tele e alcuni disegni. Come l’amico e collega Pablo Picasso, Braque lavorava a una definizione rivoluzionaria dello spazio e dei volumi sulla tela, scomponendo e ricomponendo gli oggetti. La mostra di Vienna punta, in realtà, a ripercorrere le diverse fasi della ricerca di Braque, dagli studi fauve sino alle opere di età matura.

Gustav Klimt e la Kunstshau 1908
Fino al 18 gennaio 2009
Vienna, galleria Belvedere
Orario: tutti i giorni 10-18, mercoledì 10-21
Per informazioni: www.belvedere.at

Splendidi bijou. Emilie Flöge e la bigiotteria della Wiener Werkstätte
Dal 13 novembre al 22 febbraio 2009
Vienna, Museum Karlsplatz
Orario: da martedì a domenica e festivi ore 9-18.
Per informazioni: www.wienmuseum.at

Edward Hopper e l’arte contemporanea
Fino al 15 febbraio 2009
Kunsthalle Wien
Orario: tutti i giorni ore 10-19; giovedì ore 10-22
Per informazioni: www.kunsthallewien.at

Georges Braque
Dal 14 novembre al 1 marzo 2009
Bank Austria Kunstforum
Orario: tutti i giorni 10-19, ven 10-21
Per informazioni: www.kunstforumwien.at

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