Giovedì 18 Aprile 2024 - Anno XXII

Bruxelles, Capitale d’Europa e dei Fumetti

I Puffi, Tintin, Gaston Lagaffe. Sono i nomi dei personaggi entrati nell’immaginario di tutti che quest’anno Bruxelles festeggia, con innumerevoli mostre e manifestazioni. Insieme alle opere dei “grandi” del fumetto, si accompagna la rivisitazione della bella capitale del Belgio

Bruxelles, fumetti e bici (Foto: © BITC - O. Van de Kerchove)
Bruxelles, fumetti e bici (Foto: © BITC – O. Van de Kerchove)

Non solo birra, Manneken-Pis, la Grand-Place e il Parlamento Europeo. A Bruxelles, nell’anno dedicato a quella che qui si chiama la “nona arte“, si scopre molto di più. Sono ben trentacinque i muri affrescati che disegnano questo universo, da scoprire passeggiando per le vie della città. E insieme ai numerosi eventi che si rincorrono nei mesi, si festeggiano anche i vent’anni del Centre Belge de la Bande Dessinée. Un museo davvero interessante perché riunisce due tratti distintivi della capitale belga: l’Art Nouveau e il fumetto.

Situato in un ex negozio di tessuti, all’interno di un palazzo realizzato nel 1906 dal famoso architetto Victor Horta, il centro ospita – su una superficie di oltre quattromila metri quadri – tutto ciò che riguarda il “fumetto” dalle sue origini fino ai più recenti sviluppi, grazie a varie esposizioni. Nelle sue divertenti stanze si celebrano i maestri e i loro personaggi, da Gaston Legaffe a Charlie Brown e si scopre come avviene il processo creativo, a partire dal concetto base fino alla striscia stampata.

Un’arte divertente. Ma anche “seria”

TinTin e il suo papà, Hergé. Bruxelles, Centro Belga dl Fumetto (Foto: ©OPT - A.Petrosino)
TinTin e il suo papà, Hergé. Bruxelles, Centro Belga dl Fumetto (Foto: ©OPT – A.Petrosino)

A Bruxelles si capisce anche per quale motivo i belgi considerino le “strisce di cartoni” una cosa seria. Più che un mezzo di divertimento, sono espressioni d’arte. Per l’appunto la nona, dopo architettura, musica, pittura, scultura, poesia, danza, cinema e televisione. Fu iniziata da Georges Remi, che creò con lo pseudonimo Hergé le avventure di TinTin e del fido Milou, apparse la prima volta nel 1929.

Una decina d’anni dopo, l’editore Jean Dupuis fondò a Marcinelle “Le Journal de Spirou”, personaggio disegnato da Rob-Vel, a cui Hergé rispose nel 1946 con “Le Journal de Tintin”. Intorno a questi due personaggi nascono e si sviluppano le due principali scuole belghe: quella di Marcinelle e quella di Bruxelles, che differiscono sia per lo stile e la grafica, sia per i contenuti; più umoristici e scherzosi i primi e più realistici i secondi.

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È invece con l’apertura del Centro del Fumetto, avvenuta nel 1989, che nasce il progetto di dipingere i personaggi ormai famosi sui muri della città. Il primo risale al 1991 e oggi se ne contano ben trentacinque: trentuno nelle vie centrali e quattro a Laeken, nei dintorni dell’Atomium, dove ha anche sede il palazzo reale. Sono “trompe d’oeil” che giocano con l’ambiente urbano creando illusioni ottiche emozionanti e divertenti. Scoprendoli, si segue un percorso che offre l’occasione di vedere una Bruxelles sontuosa, ricca di storia, sfarzosamente accogliente, che però è rimasta a misura d’uomo e ha saputo conservare uno spirito di provincia.

Murales d’autore

Il nuovo Museo Hergé (Foto: © Atelier Christian de Portzamparc)
Il nuovo Museo Hergé (Foto: © Atelier Christian de Portzamparc)

L’itinerario si snoda in modo circolare intorno alla Grand-Place: si può partire da Rue Chêne, accanto a quella che è la mascotte della città, il Manneken-Pis, la fontana di bronzo di gusto rinascimentale che raffigura un bimbo che fa pipì, passando da Place St. Gery, dove si teneva un antico mercato, fino a Rue du Pont Neuf e Rue Sables. Per seguirlo, si può richiedere la mappa agli sportelli dell’ufficio del turismo, o su www.belgioturismo.it.

A proposito di TinTin, il 2 giugno sarà inaugurato il Museo Hergé a Louvain-la-Neuve, una piccola città universitaria a 25 chilometri a sud di Bruxelles.

Il museo ha la forma di un prisma allungato e ospiterà sui suoi 3600 metri quadrati di superficie, sale espositive per mostre permanenti e temporanee, laboratori, boutique.

Sempre TinTin ha poi recentemente ispirato una trilogia prodotta da Steven Spielberg e Peter Jackson, il regista de Il Signore degli Anelli. Il film è a metà strada tra live action e animazione e le riprese del primo episodio sono già iniziate.

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