Bruxelles, non solo affari e palazzi
Ha uno stile personale Bruxelles: a tratti è ironica e spiritosa, allo stesso tempo seria e austera. Una versatilità che ha stimolato il genio di personaggi quali René Magritte, celebre pittore Surrealista a cui è stato dedicato il Museo Magritte, inaugurato nel giugno 2009, e Victor Horta, brillante architetto dell’Art Nouveau che ha dato lustro all’architettura della città. Senza dimenticare Hergé, Morris e Pejo, creatori di fumetti del calibro, rispettivamente, di Tintin, Lucky Luke e i Puffi.
Bruxelles è anche, senza dubbio, città di affari. Le istituzioni dell’Unione Europa, le multinazionali che hanno qui la loro sede europea, lo dimostrano. Ma è anche una città giovane: sono centinaia di migliaia i ragazzi che ogni anno scelgono di completare qui il loro corso di studi. Una città, insomma, cosmopolita, ma a misura d’uomo e che ama vivere bene. Lo dimostra la gastronomia con le numerose brasserie dove è quasi difficile scegliere una tra le tante birre di produzione artigianale o di abbazia, o ancora i locali dove ascoltare musica dal vivo. Il tutto ben affiancato da una vivacità culturale frizzante: musei, esposizioni, teatri, cinema, serate e concerti musicali all’aperto, magari in un parco comunale! Si, perché Bruxelles è anche una delle città più verdi d’Europa.
Liegi riemersa dal lungo passato industriale
Distesa sulle rive della Mosa, Liegi è una città cosmopolita, allegra e con l’atmosfera inquietante e volte tenebrosa tipica delle città di fiume. Atmosfera che Georges Simenon, creatore del Commissario Maigret, nato a Liegi, ha trasferito con grande effetto nei suoi romanzi. Dopo un glorioso e ricco passato industriale, Liegi sta recuperando la sua tradizione turistica con un importante progetto di riqualificazione e rinnovo di alcuni quartieri ella città. Così, dopo la nuova stazione TGV di Liegi-Guillemins disegnata dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, sull’altra sponda della Mosa sorge, in corrispondenza, Mediacité, un nuovo centro commerciale e multimediale delle comunicazioni disegnato dall’archistar Ron Arad. Inoltre, nell’ultimo anno sono stati restaurati e rinnovati due musei della città: il Grand Curtius e il museo della Vita Vallone ospitati in edifici storici che valgono da soli una visita. La vitalità cittadina si riflette poi sulla vita quotidiana. Liegi è la città più latina del Belgio e, senza dubbio, quella più “italiana”. Sono 70mila i liégeois di origine italiana, figli dell’immigrazione della metà del ‘900 che, nonostante tutto, conservano ancora un forte, e tangibile, spirito delle origino. Ve ne accorgerete se capiterete a Liegi in occasione di una partita dell’Italia nei prossimi campionati del mondo.
Una città esuberante anche per la presenza di migliaia di studenti universitari che fanno capo al famoso “Carré”, nel centro cittadino, il quartiere più popolato di caffè e ristorantini dove sembra che vi scorra più birra al mondo!
Il “belvedere” architettonico di Tournai
Con 2000 anni di storia, Tournai è la città più antica della Vallonia, e oggi si sta rifacendo il trucco. Delle invasioni subite nel tempo, Tournai ha saputo conservare straordinarie ricchezze culturali e monumentali. Sono infatti Patrimonio Mondiale UNESCO la Cattedrale Notre-Dame, unica al mondo per la particolarità dei 5 campanili, e il Beffroi, la torre civica, da dove si gode un bel panorama sulla città. Anche Tournai è impegnata in un importante lavoro di restauro del centro storico. La Cattedrale è “aperta per restauro” e offre l’opportunità di entrare nel suo Cantiere vivente. Certo, le impalcature non sono un bel vedere. Ma è proprio dai ponteggi che si parte accompagnati da una guida e muniti di caschetto di protezione, alla scoperta del restauro di uno straordinario tesoro dell’architettura. Tra il XV e il XVI secolo fu uno tra i più fiorenti centri di produzione di arazzi, tradizione che si può approfondire al Museo dell’Arazzo e dell’Arte del Tessuto. Prima di andare via, non dimenticate di asseggiare i “ballons noirs”, le tipiche caramelle di Tournai.
(05/05/10)