Domenica 5 Maggio 2024 - Anno XXII

Ferragosto a quota duemila

Il rifugio Omio, a due ore di cammino dai Bagni di Masino, festeggia il giorno dell’Assunzione con la tradizionale fiaccolata. Ideale occasione per riscoprire un tratto del sentiero Roma

Il panorama che si gode a duemila metri di altitudine
Il panorama che si gode a duemila metri di altitudine

Il giorno di Ferragosto si festeggerà al rifugio Omio, in valle dell’Oro, con la tradizionale fiaccolata in quota. Sui sentieri che salgono poco sopra i 2100 metri del rifugio, al cospetto di cime e gruppi montuosi fra i più ammirati della provincia di Sondrio, il giorno dell’Assunzione sarà celebrato dal simbolico rito del fuoco. Alle torce si aggiungerà qualche sparo di fuochi d’artificio che si vedranno, promette il gestore del rifugio, dal paese di San Martino. Agosto è il mese migliore per praticare il trekking da queste parti e i giorni fra il 14 e 15 potrebbero rivelarsi nuova occasione per riscoprire l’escursionismo in quota, in alcuni fra i classici percorsi delle Alpi lombarde. Il rifugio Omio è facile da raggiungere per passeggiate di poche ore, ma è anche tappa intermedia per trekking lunghi, di più giorni, come il sentiero Roma.

Vista sulla Sfinge

Pronti per la fiaccolata
Pronti per la fiaccolata

Per assistere alla fiaccolata del 15 agosto, basterà arrivare all’Omio prima del tramonto: verso le otto e mezza si muoverà un gruppetto di persone con le torce e, conclusa la fiaccolata, si tornerà al rifugio per una cena a base di tortelli. La via più facile per arrivare al rifugio parte dai Bagni di Masino, a 1172 metri: la passeggiata dura circa due ore, prima nel bosco, poi attraverso un sentiero mai troppo stretto, a volte un po’ ripido per i trekker alle prime armi.

Dopo aver pernottato al rifugio, per il ritorno, chi ha gambe per camminate più lunghe può dirigersi verso i Bagni passando dalla val Merdarola, lungo un sentiero che parte in costa e prosegue per circa quattro ore. Si dovrà prestare un po’ di attenzione: i bolli rossi che segnalano la traccia sono a volte coperte dai cespugli e dall’erba alta. Dall’Omio è anche possibile raggiungere il pizzo Ligoncio, il rifugio Brasca, in tempi più brevi la punta Milano e la Sfinge.

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Verso il Badile

Una marmotta al sole
Una marmotta al sole

La fama della Val Masino si conferma in qualsiasi sentiero si imbocchi: rigogliosa, ricca di torrenti e ruscelli in bassa quota, selvaggia quanto basta mano a mano che ci avvicina a vette scolpite come il Disgrazia, 3678, il Badile, 3308 metri, e il Cengalo, 3367. Una bella vista del Badile si avrà percorrendo il Risari, una variante del sentiero Roma che dall’Omio raggiunge il rifugio Gianetti. E’ un tracciato di poco più di due ore, che a dispetto della sua brevità è classificato EE, per escursionisti esperti. Dall’Omio si segue un sentiero stretto, breve ma con una certa pendenza, verso il passo Sud Est del Barbacan. Si scollina attraversando un lungo tratto scosceso, attrezzato con una serie di catene e si prosegue poi, con pendenze lievi, sino al Gianetti. Da qui è anche possibile tornare ai Bagni di Masino, lungo un sentiero di tre ore e mezza, dal paesaggio sempre vario che attraversa saliscendi, boschi, pianori e mulattiere. Un trekking ad anello, dai Bagni di Masino all’Omio e dal Gianetti ai Bagni può svolgersi comodamente in due giorni. (09/08/10)

 

Per informazioni

Rifugio Omio, meglio prenotare per il 14, tel. 0342 740020

Rifugio Gianetti, tel. 0342 645151

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