Sabato 27 Aprile 2024 - Anno XXII

Dietro il vetro, l’America

Il museo delle Belle Arti di Boston raddoppia con una nuova ala. Quattro piani di esposizione, cinquemila opere, un investimento ambizioso e un progetto architettonico in grande stile

La nuova ala del museo © Museum of Fine Arts, Boston
La nuova ala del museo © Museum of Fine Arts, Boston

Dalle nostre parti, dicono, “con la cultura non si mangia”. Diversamente devono aver pensato gli enti, privati e pubblici, che hanno aiutato il Museum of Fine Arts di Boston a raggranellare qualcosa come 504 milioni di dollari in sette anni, per realizzare un intervento ambizioso: la nuova ala del museo, dedicata alla storia dell’arte nel continente.

Nel 2010, il progetto concepito agli inizi del Duemila diviene reale. Il 20 novembre prossimo “Art of Americas” apre al pubblico, dopo un calendario di eventi inaugurali iniziati il 12. L’arte delle Americhe sarà raccontata in uno spazio di 4645 metri quadri, su quattro piani, per un totale, secondo quanto dichiarato nella nota stampa, di 5000 opere. La sezione presenterebbe circa il doppio della raccolta già visibile nel museo e darebbe così valore a pezzi d’archivio, di rado esposti al pubblico.

Maschere Olmeche e Mary Cassatt

Maschera Olmec, 1150-550 a.C. © Museum of Fine Arts, Boston
Maschera Olmec, 1150-550 a.C. © Museum of Fine Arts, Boston

In America, secondo il luogo comune, pensano in grande e in questo caso il detto, se visto dal punto di vista italiano, sarebbe confermato. L’architettura della nuova ala si presenta in stile moderno, con pareti in vetro, disegnate da London Firm Foster + Partners, lo studio che ha lavorato alla cupola del Reichstag di Berlino. L’allestimento interno è curato in modo da evocare l’epoca delle opere, dalla tappezzeria alle luci. Stanze e gallerie ripercorrono la storia dell’arte nel continente, dalle civiltà preColombiane fino al XX secolo.

Fra le opere annunciate: una maschera Olmec (900–550 a.C.) trovata vicino a Veracruz in Messico; ceramiche e oggetti d’artigianato, arredi. Per i dipinti, da ricordare le opere di Mary Cassatt, John Sargent. Per il Novecento: Franz Kline, della scuola dell’espressionismo astratto e Eldzier Cortor, artista afroamericano. (15/11/10)

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Info

www.mfa.org

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