Lunedì 29 Aprile 2024 - Anno XXII

Alla Fitur di Madrid

Nella capitale spagnola la Fiera Internazionale del Turismo è il primo incontro dell’anno delle manifestazioni di settore, seguono la Bit a Milano e l’Itb a Berlino. Questo primo appuntamento ha messo in luce i primi segni della crisi: 14 tra padiglioni, 166 Paesi rappresentati, un po’ di spazi vuoti, altri non occupati, alcuni assenti di grido

Alla Fitur di Madrid

Nata 31 anni fa nelle precarie strutture della Casa de Campo, a sud di Madrid, battuta dal gelido vento proveniente dalla Sierra de Guadarrama, la Fitur (Feria Internacional del Turismo) si è da qualche anno trasferita nel Parque Ferial dedicato al re Juan Carlos, dalla parte opposta della città.

Prossima all’aeroporto, con un bel metrò, comodi parcheggi e spazi più protetti.

Meno raffreddori, dunque (attraversare gli spazi aperti tra gli stand costituiva prova di coraggio e rischio di pleurite) anche se la Fitur continua a svolgersi a metà gennaio, perché Madrid è una città dal clima un po’ così.

Come peraltro gran parte della Spagna, che se non si può chiamare ‘fredda’ quantomeno ‘caliente’ non è.

Altitudini iberiche

Alla Fitur di Madrid

Tutto nasce da una sorta di ‘equivoco meteo’, perché se si parla di tempo, di temperature a sud dei Pirenei, l’immaginario collettivo corre con il pensiero alle incandescenti Plazas de Toros del ‘deep south’ andaluso (tipo la valle del Guadalquivir dove i 40° all’ombra sono una regola), ovviamente in piena estate e beninteso ‘a las cinco de la tarde’. Va però tenuto conto che la Spagna è grande (più di 500.000 kmq, 1,7 volte il Belpaese), è esposta ai capricci meteo dell’Atlantico (si distrae un attimo l’anticiclone ed ecco il suo oppositore portare il brutto tempo dal nord ovest) e soprattutto è “alta”. Madrid è situata a 650 metri di altitudine, le castigliane Avila e Soria superano abbondantemente i 1000; siamo sulla Meseta, l’enorme altopiano nel centro nord del Paese. In gran parte della Spagna si vive dunque ad altitudini in cui da noi si va in vacanza per fare gite in montagna o sciare.

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Una “Fiera” madrelingua per quasi mezzo miliardo di persone

La coppa del mondo vinta esposta in fiera
La coppa del mondo vinta esposta in fiera

Quanto alla Fitur, l’importanza che riveste nell’ambito delle manifestazioni turistiche internazionali è evidente. Per due motivi, uno “etnico” (costituisce il più grande punto di incontro del traffico latino-americano con l’Europa, complice una lingua, lo spagnolo o ‘castellano’, parlata da più di 400 milioni di persone, dal Messico all’Antartide) e uno di calendario. Si tratta infatti del primo incontro dell’anno (seguiranno la Bit milanese e l’Itb di Berlino) tra operatori, albergatori, compagnie aeree, agenti di viaggi e stampa turistica; si scambiano le prime impressioni, si fanno le prime previsioni, sull’annata appena iniziata. Una conoscenza necessaria soprattutto se l’economia mondiale non è ancora uscita dalla crisi, né si sa quando accadrà, considerando che il turismo (checché si dicesse quanto il denaro girava e l’economia tirava) non costituisce un bene di prima necessità (prima paghi l’affitto, mangi, mandi i figli a scuola eppoi pensi al viaggetto).

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