Giovedì 2 Maggio 2024 - Anno XXII

E-commerce in accelerata

Il mercato italiano è in crisi, ma gli acquisti on line vanno benissimo. Crescono, nei comparti di servizi e prodotti, e fanno emergere fenomeni nuovi, come il couponing e il promettente segmento mobile

E-commerce in accelerata

Gli acquisti sul web da siti italiani godono di ottima salute. Le vendite sono tornate a crescere in uno dei pochi mercati nazionali che vantano, nel 2011, percentuali di segno positivo. Quasi con timidezza, il dato è stato annunciato questa mattina a Milano, nel corso dellla presentazione del decimo osservatorio eCommerce b2c, business to consumer, elaborato dal NetComm e Politecnico. Molti sono i distinguo sui numeri e le dinamiche interne al settore sono da interpretare. Il confronto con i paesi esteri, inoltre, resta drammatico: il tasso di penetrazione del commercio elettronico vale per noi il 2,2 per cento rispetto al mercato complessivo, contro il 5 per cento della Francia, il 7 della Germania e l’11 per cento della Germania. Gli ultimi della lista, però, sono in accelerata. I volumi di vendite, nel 2010 attestati a 6 miliardi di euro a 779, hanno una crescita stimata al 20 per cento nel 2011 e arriveranno a un valore di 8 miliardi e 141.

Acquistare soddisfatti

Roberto Liscia
Roberto Liscia

Per Roberto Liscia, presidente di NetComm, consorzio del commercio elettronico italiano, “l’e-commerce non è più un’opportunità, ma diventa un’esigenza inderogabile per le imprese italiane che vogliano seriamente competere sui mercati internazionali. La creatività, il genio e l’unicità italiana possono trovare in questo canale un alleato irrinunciabile”. Secondo il monitoraggio mensile che NetComm cura insieme a Human Higway, ha aggiunto Liscia, a ottobre i compratori on line sono stati 9,2 milioni e circa l’87 per cento di questi ha dato valutazione superiore a 7, in una scala da 1 a 10, al canale on line. Gli utenti che comprano in rete sono ancora una nicchia, rispetto al totale dei consumatori, ma risultano ben contenti dei loro acquisti. In rete si scelgono in gran parte servizi e, con in misura minore ma con percentuali in aumento, prodotti. Il turismo si conferma tra i settori trainanti, con il 49 per cento delle vendite. I biglietti dei voli low cost e i trasporti in genere sono la prima voce; bene anche per gli alberghi mentre meno frequenti sono gli acquisti dei pacchetti vacanze. L’intero comparto dei viaggi cresce, in rete, a un ritmo del 13 per cento.

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Cena in saldo con il coupon

Groupon, sito di couponing
Groupon, sito di couponing

Informatica ed elettronica, abbigliamento, assicurazioni, editoria, musica e audiovisivi sono gli altri comparti merceologici presenti con numeri di rilievo. I prezzi, sul web, sono in calo e lo scontrino medio è sceso del 6 per cento rispetto al 2010, per una media di 211 euro. Aumentano, invece, il numero di transazioni e questo è ulteriore fattore di ottimismo per gli analisti. L’e-commerce del 2011 mostra alcuni fenomeni nuovi: il couponing, la diffusione di siti che lanciano offerte e promozioni, dalla cena al ristorante al week end in albergo, e il mobile commerce. Gli acquisti da smartphone e dispositivi mobili valgono circa 81 milioni di euro: sono cresciuti ma hanno ancora grandi margini di sviluppo, a condizione di migliorare i siti di riferimento e la multicanalità del processo di acquisto. Desta attenzione il ruolo di forum e social network, ma sui nuovi modelli e sulle dinamiche del web 2.0 le imprese sembrano ancora inesperte. Per rassicurare i consumatori più diffidenti, è stato indagato anche il fenomeno delle frodi: le transazioni disconosciute dal cliente sarebbero un numero molto ridotto, lo 0,12 per cento.
(10/11/2011)

Info: www.osservatori.net

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