Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Turismo d’avventura, bando ai rischi

 Trekking, rafting, biking, ma anche alpinismo, free climbing, parapendio: sport adrenalici sempre più popolari e inseriti nei pacchetti di tour operator e viaggi organizzati. Il turismo d’avventura è cresciuto del 17% tra il 2009 e il 2010. Un trend destinato a continuare: uno studio condotto nel 2011 dalla Adventure Travel Trade Association, infatti, prevede che coprirà il 50% di tutti i viaggi entro il 2050. Una popolarità che sta andando di pari passo con l’esigenza di sicurezza. Per questo motivo l’ISO, organismo internazionale di normazione, è attualmente impegnato nello sviluppo di due norme tecniche che hanno l’obiettivo di tenere sotto … Leggi tutto

Turismo d'avventura, bando ai rischi

 

Trekking, rafting, biking, ma anche alpinismo, free climbing, parapendio: sport adrenalici sempre più popolari e inseriti nei pacchetti di tour operator e viaggi organizzati. Il turismo d’avventura è cresciuto del 17% tra il 2009 e il 2010. Un trend destinato a continuare: uno studio condotto nel 2011 dalla Adventure Travel Trade Association, infatti, prevede che coprirà il 50% di tutti i viaggi entro il 2050. Una popolarità che sta andando di pari passo con l’esigenza di sicurezza. Per questo motivo l’ISO, organismo internazionale di normazione, è attualmente impegnato nello sviluppo di due norme tecniche che hanno l’obiettivo di tenere sotto controllo gli eventuali rischi senza nulla togliere al divertimento. Le due norme riguardano, rispettivamente, i sistemi di gestione della sicurezza (ISO 21101) e le informazioni ai partecipanti (ISO 21103). Oltre a questo, l’ISO ha allo studio anche un rapporto tecnico sulla competenza del personale. Tali documenti dovrebbero essere pubblicati entro il 2013.

La prima norma, la ISO 21101, stabilisce i requisiti dei sistemi di gestione della sicurezza per i tour operator che offrono viaggi d’avventura, consigliando loro di rivedere l’offerta di questo tipo di attività, riconoscere le potenzialità e i requisiti dei partecipanti, per meglio definire e gestire tutte le modalità di una “vacanza d’avventura sicura”. La norma può essere utilizzata per definire una politica della sicurezza, i piani e gli obiettivi così come per stabilire procedure per la gestione del rischio, le competenze del personale, i controlli operativi e i piani di emergenza. La seconda norma, la ISO 21103, specifica i tipi di informazioni che devono essere fornite ai partecipanti e ad altre parti interessate all’industria del turismo d’avventura, con particolare riguardo agli aspetti contrattuali.

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(04/06/2013)

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