Lunedì 29 Aprile 2024 - Anno XXII

Il Mar Tirreno invaso dalla plastica

 Il 95% dei macro rifiuti galleggianti nel Mar Tirreno è costituito da plastica, il 41% di questi consiste in buste e frammenti plastici e la maggiore densità superficiale di questi detriti è stata rinvenuta nel Tirreno centro meridionale. Sono questi, in estrema sintesi i risultati del monitoraggio eseguito dalla Goletta Verde di Legambiente e dall’Accademia del Leviatano nei mesi scorsi, secondo il protocollo scientifico elaborato dal Dipartimento Difesa della natura di Ispra e dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. L’uso della plastica e dei suoi derivati è cresciuto notevolmente negli ultimi 40 anni, trend che si riflette inevitabilmente sulla … Leggi tutto

Il Mar Tirreno invaso dalla plastica

 

Il 95% dei macro rifiuti galleggianti nel Mar Tirreno è costituito da plastica, il 41% di questi consiste in buste e frammenti plastici e la maggiore densità superficiale di questi detriti è stata rinvenuta nel Tirreno centro meridionale. Sono questi, in estrema sintesi i risultati del monitoraggio eseguito dalla Goletta Verde di Legambiente e dall’Accademia del Leviatano nei mesi scorsi, secondo il protocollo scientifico elaborato dal Dipartimento Difesa della natura di Ispra e dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. L’uso della plastica e dei suoi derivati è cresciuto notevolmente negli ultimi 40 anni, trend che si riflette inevitabilmente sulla composizione del rifiuto marino.

Diverse fonti, tra cui il programma dell’ambiente delle Nazioni Unite, UNEP, concordano che la plastica rappresenta la frazione merceologica preponderante dei rifiuti rinvenuti in mare (dal 60 all’80% del totale, con punte del 90-95% in alcune regioni). Per far luce sulla gravità del problema, Goletta Verde, l’imbarcazione di Legambiente, anche grazie alla collaborazione di Novamont, durante l’ultimo tour estivo, ha indagato l’entità del fenomeno del marine litter nel mar Tirreno. I risultati dell’indagine sono stati comunicati nel corso del convegno organizzato dal Kyoto Club tenutosi presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il monitoraggio di Legambiente, compiuto dallo Stretto di Messina alla Liguria, è stato realizzato congiuntamente al progetto di ricerca di Accademia del Leviatano che invece ha eseguito l’analisi continuativa delle tratte Livorno-Bastia e Fiumicino-Ponza: in totale con i monitoraggi delle due associazioni è stato possibile analizzare oltre 3.000 km di tratte marine con un’osservazione dei rifiuti in mare di ben 136 ore. Il dossier completo su www.legambiente.it.

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(10/09/2013)

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