Giovedì 12 Dicembre 2024 - Anno XXII

Cina, alla scoperta dell’ Hunan

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Nella Cina del Sud Ovest la provincia dello Hunan riserva paesaggi sorprendenti Patrimonio Unesco e storiche pittoresche città

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I Monti Wulingyuan hanno dato ispirazione per il film Avatar

Pinnacoli altissimi di quarzo, pareti scoscese che si alzano da boschi fitti e verdissimi. Qualche volta anelli di nebbia avvolgono gli imponenti pinnacoli, rendendoli ancora più surreali. Intorno ad essi, taglio vivo di rocce rosse e stratificazioni lontane di montagne a perdita d’occhio. In questo paesaggio sorprendente si può ben immaginare l’ambientazione del film Avatar. Dove fantastiche creature azzurre dai grandi occhi spiccano il volo lanciandosi a precipizio in caroselli vorticosi.
Il paesaggio è quello fantastico delle montagne Wulingyuan, nominate nel 1992  Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, nell’Hunan, una delle province della Cina sud occidentale.

Human: foreste, antichi villaggi e città pittoresche

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Monti Tianmen

Lo Hunan è una regione ancora completamente sconosciuta al turismo italiano. Tutta da scoprire invece in un viaggio sorprendente, che porta a toccare foreste, ricchissime riserve naturali, antichi villaggi, pittoresche città attraversate da fiumi e circondate da laghi. Il tutto organizzato e perfettamente visitabile con una struttura di strade aeree, ferrovie, bus shuttle, ascensori panoramici, funivie spettacolari. Base da cui partire è la città di Zhanjiajie, moderna e dotata di ottime infrastrutture di accoglienza di vario livello. Intorno  i parchi naturali nazionali protetti.

Paesaggi  e percorsi sospesi nel vuoto

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Lago Baofeng

Sulle montagne Wulingyuan dal 2002 l’imponente ascensore Bailong, alto 326 metri, consente ai visitatori una vista particolarmente spettacolare, poiché si passeggia per sentieri all’altezza dei picchi più alti, che anni fa si potevano guardare solo dal basso.
A sud di Zhanjiajie si stende invece l’altro parco nazionale forestale protetto dei monti Tianmen, una grandissima piattaforma carsica a cui si sale con una funivia panoramica che in mezz’ora supera il dislivello di 1500 metri. In cima una foresta fitta, sentieri a zig-zag, una passerelle trasparente dove si scattano selfie sospesi nel vuoto, e poi la famosa montagna forata attraverso la quale è passato in volo un piccolo aeroplano. Al termine della discesa, dopo 1000 gradini a piedi e una lunga scala mobile scavata all’interno della montagna, un altare, ex voto di nastri rossi, incensi e candele accese, come ringraziamento agli dei.
A pochi chilometri il romantico lago Baofeng  e la Grotta del Dragone, enorme, lunghissima e altissima, da visitare a piedi e in barca, con i suoi giochi spettacolari di luci e movimenti.

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Fenghuang, antica città sul fiume

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Fenghuang

Lasciati alle spalle i paesaggi stupefacenti del distretto Wulingyuan intorno a Zhanjiajie, si approda al mondo pittoresco e fiabesco di Fenghuang o Fenice, antica città sul fiume.
Qui il quadro cambia completamente: sete colorate, copricapi in argento dei costumi delle minoranze etniche Miao e Tujia, ponti e ponticelli con i tetti a coda di rondine, lanterne rosse, case in pietra e finestre intrecciate, iscrizioni in oro e porte massicce nelle mura fortificate di pietra rossa. E poi vecchiette dal viso grinzoso sotto imponenti copricapi che ricamano scarpe e borsine, bimbi in costume, mille bancarelle di ogni genere, di cibo e di artigianato, coroncine di fiori nelle ceste, contadini con la doppia gerla sulle spalle, barche nel sole per le escursioni sul fiume.

Una città che risale al 1715 e, come quasi tutte in Cina, è stata restaurata e rinnovata. Ma l’atmosfera è ancora meravigliosamente intrigante.
Un flusso enorme di turisti locali si muove con ordine e interesse: potere d’acquisto aumentato, sicurezza economica, sviluppo di interessi per la conoscenza del proprio paese, ricchezza tecnologica come per tutti i popoli dell’Asia. Una Cina moderna che riscopre e valorizza il suo passato, anche remoto: la casa del poeta, il museo della città con arredi e oggetti d’epoca.

Changsha, tra tradizione e modernità

Changsha
Changsha

In Hunan, come in tutto l’enorme territorio cinese, si nota un divario enorme tra il paesaggio montuoso e rurale, i piccoli centri ancora pittoreschi e le grandi città.
Come il capoluogo della provincia, Changsha.
Qui periferie vastissime, una selva di grattacieli sia per abitazioni che per uffici, traffico incredibile a tutte le ore, gru ovunque per costruzioni continue, sviluppo verticale, enormi pareti di manifesti pubblicitari e luci serali, lunghissimi viali dedicati allo shopping e servizi. Ma rimangono alcuni scorci della tradizione: per esempio la ginnastica mattutina, silenziosa e lentissima.
Impossibile non essere soddisfatti dalla gastronomia locale, tanta è la varietà di cibi, cotture, ingredienti della cucina cinese. La curiosità prevale sulle preferenze. Si tende a provare tutto, salvo poi escludere i cibi più piccanti e speziati.

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Informazioni Utili

Hunan_LanterneCome arrivare

: lo Hunan è collegato da voli interni ai grandi aeroporti internazionali di Shanghai e Pechino. Ottimo il volo Air China giornaliero Malpensa- Shanghai con connessione poi sul capoluogo della provincia Changsha, oppure i voli di tutte le compagnie europee che collegano Shanghai ad hub  europei come Lufthansa.

Ufficio Nazionale del Turismo Cinese, Via Nazionale 75 (Scala B, 1 piano), 00184 Roma, Tel: +39 06 48 28 888, www.turismocinese.it

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