I sei comuni della costa sud in dettaglio
Lungo la costa sud, percorrendo la regione da ovest verso est incontriamo le altre sei località che hanno già aderito al progetto. Presentiamo in dettaglio le specifiche peculiarità di ogni Borgo Marinaro, cominciando da Mazara del Vallo per finire a Aci Castello.
Mazara del Vallo. Vero e proprio crocevia di popoli e dominazioni, oggi secondo porto peschereccio più importante d’Europa, Mazara del Vallo rappresenta un polo multietnico in cui genti e culture diverse hanno saputo trovare la via della pacifica convivenza nel corso dei millenni, mantenendo la cultura e le tradizioni, anche con manifestazioni tipiche del proprio Paese di origine. La Kashba, antico quartiere arabo nel cuore di Mazara, conserva ancora oggi elementi distintivi della cultura arabo-barbara: vicoli, strade piccole e tortuose, cortili, pozzi per l’acqua, lavatoi, che si dipartono da un asse centrale e portano a numerosi cortili, dove si aprono gli accessi alle abitazioni. In ogni vicolo della Kashba, ristrutturata e risanata nell’arredo urbano e fognario e così valorizzata, si può rivivere la storia antica, raffigurata o scritta su pannelli in ceramica. Piazza Mokarta, che deve il suo nome ad un generale arabo, ad esempio, ospita l’Arco Normanno, l’opera “Gente che viene dal mare”, realizzata nel 1964 dallo scultore e scrittore mazarese Pietro Consagra, il simbolo delle contaminazioni culturali, la Cattedrale del Santissimo Salvatore di epoca normanna, sorta al posto di una precedente moschea. Piazza della Repubblica, di stile ed aspetto barocco, la piazza più importante di Mazara, ospita il Seminario dei Chierici, composto da un elegante porticato risale al 1710, la Cattedrale del S. Salvatore dotata di un imponente campanile barocco, il Palazzo Vescovile, edificio risalente al 1596 e modificato nel corso del settecento, ed infine un’opera del periodo settecentesco, la statua del Santo Patrono (San Vito), collocata al centro della piazza ed eseguita da Ignazio Marabitti. Nell’omonimo museo in piazza Plebiscito si può ammirare la statua bronzea del Satiro Danzante.
Sciacca. Sciacca è rinomata per il suo carnevale, il suo mare limpido e le acque termali sulfuree. La città è costruita su una struttura urbanistica che fu realizzata prima dagli Arabi, poi dai Normanni, i quali ne ampliarono le mura al fine di facilitare la convivenza fra con Arabi, Greci e Franchi.
Portopalo di Capo Passero. Appena 50 km sotto il parallelo di Tunisi, Portopalo di Capo Passero, nell’estrema punta a sud est della Sicilia, è sempre stata una zona strategica, sia militare che commerciale. Sulla terra ferma ci sono il Forte, costruito per mettere un freno alle continue scorrerie turco-barbaresche, i resti della Tonnara di Capo Passero, che si trova a Scalo Mandrie e rappresenta uno splendido monumento di archeologia industriale. A largo si possono visitare due isole; l’Isola di Capo Passero, situata tra lo Jonio e il Canale di Sicilia, una autentica perla naturalistica, inclusa dalla Società Botanica Italiana nei biotipi di rilevante interesse botanico della Sicilia con i magazzini per le attrezzature della Tonnara di Porto Palo, una delle più importanti di Sicilia. Sull’isola c’è l’imponente Fortezza Spagnola, di fronte alla quale si erge la grande statua bronzea di Maria SS Scala del Paradiso “guardiana del mare di Sicilia”, alta 5 metri e posta su un piedistallo di 20 metri; l’Isola delle Correnti, la punta più meridionale della Sicilia, dell’Italia e dell’Europa, una piccola isola rocciosa dalla forma rotondeggiante, collegata alla terraferma da una sottile striscia di roccia, luogo ideale per gli amanti del surf d’onda e del windsurf. Oggi, la flotta peschereccia portopalese è fra le più importanti della Sicilia.
Avola. Racchiusa tra il Mar Ionio e i Monti Iblei, Avola, con il suo suggestivo centro storico a pianta esagonale, è conosciuta soprattutto per l’omonimo vitigno e la pregiata mandorla a cui dà il nome. Chiese, monumenti, edifici storici di grande pregio sono solo una parte di ciò che la sua lunga storia ha regalato ad Avola.
Ribera. Conosciuta anche come la “Città delle Arance”, Ribera ha ricevuto il riconoscimento di Città Slow e fa parte del network internazionale delle Città del buon vivere. Le sue spiagge e i territori incontaminati attirano ogni anno molti turisti, i quali possono apprezzare anche la ricchezza dell’architettura religiosa.
Aci Castello. Nell’antico borgo fortificato si possono visitare il castello normanno, la cui struttura è ancora ben conservata nonostante gli assalti che ha subito, le eruzioni vulcaniche ed i pericoli della seconda guerra mondiale, con un piccolo orto botanico, costituito in prevalenza da piante grasse; le stradine che offrono squarci ammirevoli di lavori in pietra lavica risalenti al Settecento; il museo “Casa del Nespolo”, al centro del borgo marinaro di Aci Trezza, in cima alla piccola scalinata di via Arciprete De Maria, che riproduce un tipico ambiente trezzoto della fine dell’ottocento, cui si accede dal portone d’ingresso sormontato da un arco a tutto sesto in pietra lavica, oltrepassato il quale si giunge al cortile dove si trova un albero di nespolo. Nell’immaginario verghiano questa era la casa dei Malavoglia da dove ogni mattina ‘Ntoni sfidava la propria sorte prendendo la via del mare. All’interno il museo propone scene tratte dal film “La Terra Trema” di Luchino Visconti, antichi arredi, strumenti da pesca ed interni abitativi tipi delle case dei pescatori. Vi sono anche alcuni preziosi documenti come le lettere di Giovanni Verga al fratello Pietro e un album fotografico, contenente una raccolta di immagini scattate dallo scrittore, che racchiude lo spirito positivista del tempo; i Faraglioni dei Ciclopi, sorti dal mare a seguito di imponenti movimenti terrestri di innalzamento, sono isolotti, formatisi come conseguenza delle prime manifestazioni vulcaniche etnee.