Mercoledì 24 Aprile 2024 - Anno XXII

Coldiretti, assegnate 4965 “ Bandiere del gusto ”

Bandiere del Gusto

L’Assemblea della Coldiretti ha assegnato all’Italia 4965 Bandiere del Gusto sulla base delle specialità alimentari tradizionali presenti nel Belpaese

Bandiere del GustoSalgono al numero record di 4965 le “ bandiere del gusto ” a tavola assegnate all’Italia nel 2016 sulla base delle specialità alimentari tradizionali presenti sul territorio nazionale. E’ quanto è emerso all’Assemblea della Coldiretti con la presentazione dell’analisi sulle “Vacanze Made in Italy” durante l’estate 2016. Sono 79 i prodotti che si sono aggiunti rispetto allo scorso anno e che sono andati ad incrementare sul territorio nazionale il patrimonio di specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, secondo la sedicesima revisione del censimento dei prodotti agroalimentari tradizionali delle regioni.
“E’ questo il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari”, ha affermato Roberto Moncalvo, il presidente della Coldiretti nel sottolineare che “si tratta di un bene comune per l’intera collettività e di un patrimonio anche culturale che l’Italia può oggi offrire con orgoglio ai turisti italiani e stranieri”.

Bandiere del Gusto: molte new entry tra le specialità tipiche

Bandiere del GustoSul podio delle bandiere del gusto assegnate a livello regionale salgono la Campania (486) che quest’anno, con l’inserimento di 29 nuovi prodotti, ha conquistato la leadership scavalcando la Toscana (460), mentre il Lazio (396) consolida il terzo posto.
A prevalere tra le specialità regionali sono i 1511 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1394 verdure fresche e lavorate e da 786 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere. Nell’elenco 2016, segnala la Coldiretti, troviamo numerose new entry tra cui, ad esempio, in Abruzzo U Sprusciat di Pizzoferrato, una soppressata sotto strutto ottenuta con le parti più pregiate del maiale, o in Basilicata il Gilò di Maratea, un ortaggio della famiglia delle melanzana arrivato dal Brasile con il ritorno di emigranti del posto, con il quale si preparano ottimi sott’olio, o ancora in Campania la Malaca, una bevanda alcolica ottenuta partendo da uve locali a bacca bianca raccolte a maturità molto avanzata.

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