Partire, viaggiare, arrivare. Si parte per divertimento, per conoscere nuovi luoghi, per raggiungere un traguardo. Nel suo “In viaggio con Erodoto” lo scrittore Ryszard Kapuscinski sostiene che viaggiare non significa vedere altri luoghi, ma incontrare persone. Per Marcel Proust, invece, “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”. Partire e viaggiare lo si può fare tanti motivi ma in ogni caso il risultato è una crescita. Viaggiare con il corpo e viaggiare con la mente. Un altro modo per crescere, acquisire conoscenza e scoprire anche un po’ il mondo è con il gioco, i cosiddetti passatempo. Un gioco intelligente molto amato è l’enigmistica. A casa, in vacanza, in viaggio sono sempre di più le persone che trovano nell’ enigmistica un passatempo piacevole, intelligente che tiene la mente sempre attiva. Con la bella stagione si comincia ad andare in vacanza e al mare sotto l’ombrellone si trova sempre qualcuno che con penna o matita si diletta nei giochi di enigmistica. Sul numero di maggio del Mese Enigmistico (#ilmeseenigmistico #maggio) ci sono davvero tanti giochi per tutte le età e per passare il tempo divertendosi, tenendo sempre la mente accesa.
Enigmistica: un po’ di storia
L’enigmistica è l’arte di comporre, risolvere enigmi e altri tipi di giochi basati sulla scoperta di parole e significati nascosti. Il primo enigma apparso sin dall’antichità è l’indovinello: nascondere sotto un testo un significato che poteva essere semplicemente diverso. L’indovinello più famoso dell’antichità è certamente quello che la Sfinge pose ad Edipo: “Qual è l’animale che al mattino avanza con quattro zampe, a mezzodì procede con due e quand’è sera cammina con tre?” La risposta di Edipo: “l’uomo, che da giovane cammina a quattro zampe, durante la sua età matura sulle due gambe e da vecchio ha bisogno del bastone”, costrinse la Sfinge a uccidersi. Il passaggio all’enigmistica moderna si ha quando si iniziano a dare delle regole precise per i giochi enigmistici, che tendono sempre più ad essere per l’occhio e non per l’orecchio.
La prima rivista di enigmistica è nata in Francia nel 1767 dal titolo Magasin énigmatique. La diffusione però avviene nel 19° secolo. In Italia l’enigmistica ebbe subito un certo seguito, e le riviste si adeguarono. Un processo che ha portato la scuola italiana di enigmistica a primeggiare. A tutt’oggi le testate di enigmistica sono diverse con un buon numero di lettori e di giochi in ogni numero.