Martedì 23 Aprile 2024 - Anno XXII

Cammino di fede e solidarietà, tappa 2: Solferino

Da-Castiglione-delle-Stiviere-sulla-strada-per-Solferino

Il viaggio per conoscere il cammino di fede e solidarietà, operativo dalla primavera 2022, da Castiglione delle Stiviere ci porta a Solferino. Luogo della sanguinosa battaglia del 1859. Visitiamo la Rocca chiamata la Spia d’Italia, il museo Risorgimentale e il Memoriale della Croce Rossa.

Solferino: la battaglia del 1859
La battaglia di Solferino fissata in una tela al museo del Risorgimento
La battaglia di Solferino fissata in una tela al Museo del Risorgimento (ph © emilio dati – mondointasca.it)

Le campagne intorno alla città di Solferino furono testimoni dei sanguinosi scontri durante la Seconda Guerra d’Indipendenza, tra l’esercito austriaco e quello franco-piemontese. Era il 24 giugno. Gli austriaci si stavano ritirando quando decisero di fare dietro front e contrattaccare l’esercito avversario che li inseguiva. L’inaspettata manovra determinò l’inevitabile battaglia al termine della quale rimasero sul campo oltre 10.000 morti e più di 20.000 feriti. È facile immaginare come il territorio fosse completamente devastato dalla battaglia, dai colpi di cannone e dai corpi esanimi. Pur in questa totale confusione, la popolazione accorse, probabilmente attratta dalle supplicanti urla dei morenti, per portare loro conforto e per cercare di alleviare le sofferenze dei giovani soldati feriti.

statua di Henry-Dunant
Statua di Henry Dunant (ph © emilio dati – mondointasca.it)

In quei giorni era occasionalmente presente nel territorio Henry Dunant, umanista, imprenditore e filantropo svizzero. Colpito dal dramma al quale assistette, Henry Dunant si adoperò in prima persona per soccorrere tutti i feriti. Lo fece prescindendo dal colore della loro bandiera: un esempio seguito dalle donne di Castiglione.

A distanza di qualche anno descrisse gli eventi e le difficoltà incontrate e propose la creazione di una società di soccorso costituita da volontari. Erano le basi che portarono, il 22 agosto 1864, alla nascita della Croce Rossa Internazionale.
A quest’uomo, antesignano del nostro Gino Strada, nel 1901 fu assegnato il Premio Nobel per la Pace.

Solferino storica città
Il gruppo compatto verso Solferino
Il gruppo compatto verso Solferino (ph © emilio dati – mondointasca.it)

Attraverso piacevoli paesaggi agresti, la nostra pedalata intanto, in poco meno di dieci chilometri, ci ha permesso un tranquillo arrivo alle porte di Solferino. Lasciate in deposito le fedeli due ruote ci apprestiamo a degustare alcune tipiche pietanze servite presso l’albergo-ristorante da Renato, in via Ossario. Abbiamo così la possibilità di conoscere, tra l’altro, i famosi capunsèl, gli gnocchetti di pane serviti come primo piatto. Di fronte al ristorante, scorgiamo la statua dedicata a Henry Dunant immersa nel prato contiguo al Museo Risorgimentale, nel quale sono esposti numerosi reperti rivenienti dai campi di battaglia. Tra divise militari, elmi, armi bianche e cannoni, non mancano documenti originali dell’epoca come stampe e tele che riproducono momenti della cruenta battaglia (vedi galleria fotografica sotto).

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Ossario nella chiesa di San Pietro in Vincoli
Ossario, chiesa di San Pietro in Vincoli (ph © emilio dati – mondointasca.it)

Accanto al Museo una lunga strada contornata da cipressi ci conduce dinanzi alla chiesa di San Pietro in Vincoli nella quale è ospitato l’Ossario. Qui furono portate e cristianamente raccolte le ossa di migliaia di giovani soldati caduti da entrambe le parti che furono esposte in teche di vetro. All’ingresso sono anche presenti cinque busti di generali francesi periti in battaglia mentre, nel prato antistante l’edificio religioso, è collocata la statua bronzea di Napoleone III.

Solferino e la Spia d’Italia
Arco che apre su piazza Castello, e chiesa di San Nicola
Arco che apre su piazza Castello, e chiesa di San Nicola (ph © emilio dati – mondointasca.it)

La Rocca di Solferino è chiamata la spia d’Italia, visibile da ogni parte della città, per la sua ubicazione nel punto più alto dell’intera provincia; un luogo strategico, già abitato nella preistoria, che permetteva il controllo della vicina frontiera con l’impero austriaco. Prima di raggiungere la quadrangolare torre dobbiamo attraversare l’area dove sorgeva il Castello.

Passando sotto un arco, ancora protetto dalla caratteristica Torre di Guardia, accediamo all’ampia piazza, chiusa da un lato da una serie di caseggiati e centralmente occupata dalla chiesa di San Nicola. Queste due architetture sono le residue testimonianze dell’esistenza dell’antico maniero del principe Gonzaga.

La terrazza panoramica e il Memoriale della Croce Rossa
Rocca di Solferino Sala dei Sovrani
Rocca di Solferino Sala dei Sovrani (ph © emilio dati – mondointasca.it)

Siamo finalmente ai piedi della Rocca circondata da una fitta vegetazione. Dal piano terra, in cui sono esposti reperti della battaglia, una lunga rampa in legno che avvolge i quattro lati all’interno della torre, invita alla facile salita. Lungo il tragitto, dalle mura arricchite con documenti d’epoca, sostiamo nella bellissima Sala dei Sovrani, arredata con mobili d’epoca e con porte dagli elaborati intarsi in legno, in tema col periodo storico attraversato dalla città. Dalla terrazza panoramica lo sguardo spazia sulla campagna circostante, i paesi limitrofi e, meteo permettendo, fino al lontano lago di Garda.

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Memoriale della Croce Rossa
Memoriale della Croce Rossa (ph © emilio dati – mondointasca.it)

Lasciata questa famosa rocca, ci incamminiamo lungo un breve sentiero che conduce al Memoriale della Croce Rossa, monumento eretto in occasione del centenario della storica battaglia. Accanto ad esso sono esposte decine di formelle in marmo con i nomi delle nazioni aderenti a tale istituzione. Certamente è stata una giornata di visite di luoghi dove si sono svolti tragici avvenimenti che, pur ormai lontani da noi, lasciano comunque una velata tristezza. Un momento che superiamo in vista della nostra prossima tappa che affronteremo tra breve.

Associazione Colline Moreniche del Garda – via Ossario, 20 – 46040 Solferino (MN) – tel./fax 0376.893160 / 328 811 8811 – www.collinemoreniche.itinfo@collinemoreniche.it

GALLERIA FOTOGRAFICA: SOLFERINO

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