Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Viaggio di gusto tra vini, tartufo e formaggi del Piemonte

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Langhe, Monferrato e Roero sono territori che vanno scoperti continuamente. Lungo le colline i filari di vigneti sono solo una parte della bellezza culturale, gastronomica e delle tradizioni

Castello Faleppio di Barolo
Castello Faletti di Barolo

Tra le province di Cuneo e di Asti, a meno di un’ora di auto da Torino e Milano, il territorio, Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2014, è una mappa di secoli di storia vitivinicola. Il lavoro incessante dei contadini è un tesoro prezioso di saperi e sapori custoditi nei diversi musei etnografici del territorio.
Il Castello di Grinzane Cavour, Cisterna d’Asti, Magliano Alfieri, il Castello Falletti di Barolo sono luoghi da incontrare. A Barolo nel Castello Falletti si trova il WiMu, museo interattivo dedicato alla storia del vino. Inaugurato a settembre del 2010 si sviluppa su cinque piani ed è tra i più importanti al mondo.

Barolo, in cantina per esperienze degustative

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Tante le cantine del territorio che offrono esperienze degustative guidate di Barolo, Barbaresco, Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Alta Langa, Roero Arneis. Tutti vini di eccellenza tra i più famosi del mondo. La Cantina Cordero di Montezemolo, famiglia di origini spagnole, dalla metà del 1400 possiede ininterrottamente la bellissima Tenuta del Monfalletto di La Morra. Un’imponente rete di vigneti di 30 ettari, a cavallo di due aree vitivinicole, su cui domina un meraviglioso cedro del Libano di 150 anni.

La produzione spazia tra Arneis, Dolcetto, Barbera D’Alba e Nebbiolo, trama tannica leggera e giovane, cui fanno eco Barbera D’Alba Superiore Funtaní e Chardonnay Elioro, vini da vigneti a produzione limitata e destinati ad un lungo invecchiamento. Gattera, Monfalletto e Enrico VI sono, infine, le tre selezioni rappresentative dell’azienda, complesse, intense e raffinate di Barolo, protagonista assoluto di queste terre.

Soggiornare tra casali ristrutturati e cascine
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Vendemmia di Dolcetto d’Alba

Soggiornare tra queste valli è quasi d’obbligo, complice anche la ricca proposta ricettiva, tra casali ristrutturati e antiche cascine. A pochi km da Alba, il raffinato Relais Montemarino, immerso nel verde delle colline delle Langhe, è frutto di un certosino recupero di un antico casale ottocentesco. Offre 27 camere arredate con gusto e in perfetta armonia con la tradizione locale. Qui si privilegia legno e pietra viva. E’ dotato di una piscina coperta e riscaldata, con ampie vetrate sul panorama mozzafiato fino alle Alpi e al Monviso.

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Enoteche regionali: scuola enologica di Alba
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Scuola Enologica di Alba, vignetti di Dolcetto

Sul territorio le Enoteche Regionali rappresentano le principali produzioni vinicole con grande varietà di etichette. La più antica è la scuola Enologica di Alba, una delle dieci d’Italia in cui si studia l’enologia. Ampelion è il podere su cui nel 1887 il Comune di Alba ne istituì la sede con Regio Decreto il 2 gennaio 1881. Qui studiano i futuri enologi e si tengono corsi e lezioni.
Per appassionati ed enoturisti, invece, si organizzano interessanti eventi in vigna, accompagnati dalla “merenda sinoira”, ovvero, la “colazione del contadino”. Una colazione composta dai classici piatti freddi della cucina di tradizione contadina: acciughe al verde, tomini freschi insaporiti da spezie, salumi fatti in casa, l’antipasto piemontese (verdure miste in salsa di pomodoro con eventuale aggiunta di tonno e/o uova), frittate, verdure in carpione, in abbinamento ad un vino leggero e poco impegnativo come un Dolcetto o una Barbera.

Tartufo, altra meraviglia delle Langhe
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Primo tartufo bianco del 2019

Ma le Langhe riservano anche altre meraviglie, il famoso tartufo bianco. Ad Alba ogni anno si svolge la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. L’evento più atteso della stagione autunnale piemontese, organizzato dall’Ente Turismo Langhe, Roero e Monferrato, in associazione all’Ente Fiera Internazionale. Quest’anno giunto alla 89° edizione, trasforma il centro di Alba in un enorme salone degustativo a cielo aperto, con appuntamenti, degustazioni, convegni e cene tematiche dedicate al pregiato fungo ipogeo.

Tra questi, il più atteso è “Tuber primae noctis”, al Pavaglione di San Bovo di Castino, luogo caro a Beppe Fenoglio per la sua “Malora”, presieduto da Liliana Allena, Presidente Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba e altre personalità istituzionali della filiera di valorizzazione del territorio, segna il “Capodanno del Tartufo”. Si festeggia i trifolau e i loro fedelissimi cani con un brindisi di Alta Langa DOCG, come buon auspicio per una prolifera stagione.

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Ristoranti e piatti tipici piemontesi
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Agnolotti di fonduta con tartufo bianco

I ristoranti tipici propongono piatti tradizionali. La Piola in Piazza Duomo ad Alba, dal 2005 gestito dalla famiglia Ceretto, propone piatti della cucina tipica di Langa: tajarin, ravioli al “plin” e agnolotti ripieni di fonduta con tartufo. Ma anche tartare di carne cruda con tartufo nero o funghi porcini, la torta di nocciole, con crema di zabaione e scaglie di tartufo, il bonèt, una sorta di budino. Dietro la stazione ferroviaria, dove un tempo ospitavano le cantine di affinamento del Barolo Ascheri, il ristorante Murivecchi è noto per gli ottimi salumi ed una selezione di vini al bicchiere, principalmente Ascheri.

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Torta di nocciole con crema zabaione e tartufo bianco

Per i palati gourmet l’indirizzo giusto è il raffinato Volli Restaurant ad Asti. Non è un semplice ristorante, ma un luogo elegante e curato, dove la cucina è riscoperta e valorizzazione. I piatti e i sapori della tradizione rivisitati in chiave moderna e innovativa.
Agliano Terme, in provincia di Asti, storicamente terra d’elezione della grande Barbera d’Asti Docg, della sottozona Nizza, della Barbera Superiore del Monferrato docg, Monferrato doc, Piemonte doc, Freisa d’Asti doc e Grignolino doc, vini di grande qualità si possono apprezzare grazie alle degustazioni a cura del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato Gal Terre Astigiane.

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