Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Storie di rinascita, la nuova vita dei luoghi abbandonati

rinascita Castello di Padernello

Storie di rinascita dalla Lombardia alla Sicilia. Il castello diroccato di Padernello diventa un borgo artigiano. Un relais da un monastero abbandonato. Un terreno confiscato alla mafia diventa un museo

rinascita Foto Francesca Bocchia
Borgo Campello (ph. Francesca Bocchia)

La storia e la narrazione del turismo nel nostro Belpaese passa anche attraverso la conoscenza, la consapevolezza e la possibilità di fare vere esperienze. Sempre più spesso, come ha detto a un convegno il filosofo e psicanalista Umberto Galimberti, “Il futuro non sarà più del viaggiatore, ma del viandante”. 
Dal nord al sud d’Italia ci sono luoghi che sono delle icone di riscatto che possono tornare a nuova vita anche per merito del nuovo interesse che può suscitare il turismo.

Parliamo di borghi e castelli, oasi naturali, paesi che raccontano storie di rinascita. Avviate audaci iniziative di riqualificazione e rigenerazione ambientale, economica e sociale, che hanno trasformato molti luoghi in accoglienti destinazioni turistiche. Storie di rinascita che guardano però a uno sviluppo sostenibile.

Lombardia: rinascita di un Castello e di un borgo
rinascita del Castello di Padernello
Il Castello di Padernello

Nella operosa Lombardia una volta c’era un castello in stato di abbandono. Alcuni ambienti stavano crollando e con essi le vicende e le persone che in passato vi avevano vissuto rischiavano di sparire. Poi  venne studiato un progetto per riportarlo a nuova vita. Venne così proposto un importante opera di recupero e restauro, che attraverso un progetto di crowdfunding è stato possibile fare i restauri. E il Castello di Padernello di Borgo San Giacomo, maniero quattrocentesco della Bassa Bresciana è tornato a nuova vita.

rinascita Castello di Padernello interno
Castello di Padernello, sala interna

Oggi, grazie alle attività della Fondazione Castello di Padernello, presieduta da Domenico Pedroni, e con il sostegno di enti pubblici, associazioni, cittadini e fondazioni, vengono organizzate visite guidate nell’arte e nella storia. Non solo, è anche un luogo dove si svolgono eventi di economia circolare, mostre ed esposizioni, itinerari turistici. È diventato un luogo di rinascita di tutto il borgo artigiano.

Negli ultimi anni è stata ristrutturata anche Cascina Bassa, ampio cascinale divenuto luogo di scuole botteghe con sale per l’alta formazione. Si è aperto un birrificio, un agriturismo e un albergo diffuso. Anche per queste ultime iniziative, fondamentali sono state le donazioni delle persone, che credono in questo progetto che punta allo sviluppo di un’economia territoriale basata sul turismo, l’agricoltura di prossimità e l’artigianato (www.castellodipadernello.it).

Emilia: rinascita di un podere confiscato alla mafia 
rinascita MuMab, Museo del Mare Antico e della Biodiversità, Salsomaggiore Terme
MuMab, Museo del Mare Antico e della Biodiversità (Credit Visit Emilia)

In Emilia a Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma, una grande area agricola all’interno del Parco dello Stirone e del Piacenziano, è stata confiscata alla mafia. Nel cuore di questo territorio è rinato il Podere Millepioppi. La rinascita di questo luogo consente oggi ai visitatori che giungono da ogni dove di immergersi nelle storie del MuMAB – Museo del Mare Antico e della Biodiversità. Il Museo ha anche una sezione geopaleontologica allestita nell’edificio principale del podere e una sezione naturalistica ospitata nell’ex-stalla della casa colonica. 

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rinascita Museo del Mare Antico
Museo del Mare Antico

Visitando questo speciale museo, si scoprono i processi evolutivi che raccontano della Pianura Padana e dell’antico mare che qui sommergeva tutto. Ci sono fossili e reperti che contano oltre 7 milioni di anni, canyon scavati dal torrente Stirone, coralli, conchiglie, denti di squalo, resti di balenottere. Questo territorio, da bene confiscato all’illegalità è luogo di storia e di turismo, al centro dei numerosi itinerari di Visit Emilia, la terra dello slow mix, per vivere esperienze autentiche tra natura, cultura ed enogastronomia. www.visitemilia.com

Umbria: rinascita del borgo dai ruderi del terremoto
Campello Alto
Campello Alto

Nel 1997 un terremoto in Umbria distrusse parte del paese di Campello Alto, frazione di Campello sul Clitunno in provincia di Perugia. La tragedia fa scattare in due persone, Vincenzo e Daniela Naschi, che in quel paese ai piedi del castello di Campello Alto si erano incontrati da ragazzi 17 anni prima, il desiderio far rinascere dalle macerie del terremoto e dallo spopolamento il borgo. Decidono infatti di abbandonare la loro precedente vita per dare ascolto a un vecchio sogno e recuperare quello che il sisma aveva ridotto a un blocco di ruderi sopra le fonti del Clitunno. A seguito del loro intervento oggi c’è una struttura diffusa formata da un gruppo di case cinto da mura trecentesche.

Borgo Campello La Spa
Relais Borgo Campello La Spa

Il Relais Borgo Campello è stato ricavato da palazzi trecenteschi, case torri e fortificazioni di pietra. Gli ospiti dimorano dove un tempo vivevano i nobili del Castello dove si domina la valle di Spoleto, o nelle celle dei monaci del Convento dei Santi Giovanni e Pietro, ristrutturato dal 2011 con opere pittoriche importanti legate al periodo medievale e rinascimentale. Tra le antiche mura si trova una Spa, oltre a il ristorante Sapori nel Borgo per gustare i piatti umbri. Tutt’intorno distese di uliveti che, da Assisi a Spoleto, sono riconosciuti ‘patrimonio rurale di rilevanza mondiale’ e candidati a diventare Patrimonio UNESCO (www.borgocampello.com).

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Molise: rinascita e rigenerazione delle aree interne
Castel del Giudice - Borgotufi - Esterno - Credit Adelina Zarlenga
Castel del Giudice (Credit Adelina Zarlenga)

Fra rinascere aree dell’Appenino molisano utilizzando un approccio partecipativo. Queste sono la premessa e l’obiettivo di trasformare le sorti di un paese, Castel del Giudice, in provincia di Isernia, che sembrava destinato allo spopolamento, in un laboratorio di sviluppo delle aree interne. Nel cuore dell’Appennino molisano-abruzzese, questa iniziativa ha riacceso la speranza sul futuro. L’avvio dell’opera di rigenerazione urbana, economica e sociale, oggi ha raggiunto una nuova fase con il progetto “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino”. Il Comune infatti ha vinto il Bando Borghi, e il sindaco Lino Gentile, in collaborazione con abitanti, imprenditori, istituzioni e persone legate al paese, ha attuato una strategia di sviluppo sostenibile.

rinascita Castel del Giudice Panoramica Borgotudi
Castel del Giudice Panoramica (ph. Emanuele Scocchera)

La zona rurale del paese, dominata da stalle e fienili, è oggi uno splendido borgo. L’albergo diffuso Borgotufi è formato da 32 case indipendenti (circa 100 posti letto), 2 ristoranti, un centro benessere. È anche cuore del turismo esperienziale: da qui si parte per escursioni e ciaspolate, wine experience, degustazioni di tè, yoga in volo, passeggiate sensoriali nei boschi, attività di apicoltura. I terreni abbandonati hanno dato linfa ai meleti biologici Melise e alle coltivazioni di orzo da cui nasce la birra agricola Malto Lento, risorsa per le api dell’Apiario di Comunità, un altro progetto partecipativo. Negli ultimi anni sono nati tanti bambini e nuove attività (www.borgotufi.it).

Campania: cave di sabbia Oasi Naturale 
Laghi Nabi
Laghi Nabi

Oggi la natura regna sovrana a Laghi Nabi, la prima Oasi Naturale della Campania. È stato necessario un intenso lavoro di bonifica e di riqualificazione ambientale per ricreare un luogo protetto dove l’acqua è tornata a brillare, gli uccelli a nidificare e la vegetazione a crescere. Cave di sabbia abusive avevano devastato il Litorale Domizio (CE), dando origine a nuovi fenomeni di erosione e di degrado di larghe fasce di costiera. Bonificando, liberando l’area dai rifiuti e ripiantando alberi, è sorta l’Oasi, dove vivere esperienze a contatto con la natura e sperimentare un approccio al benessere innovativo e completo.

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rinascita Laghi Nabi A Laghi Nabi la parola magica è l’ecosostenibilità: lodge e tende removibili formano il più grande Glamping del sud Italia. C’è, inoltre, una struttura ricettiva a 4 stelle, il Ristorante Res dove la cucina esalta il buono della terra, e la prima Water Spa della Campania. Tantissime le esperienze che si possono fare nell’Oasi: dalla canoa al kitesurf, ma anche bici, escursioni, birdwatching, yoga. L’opera d’arte ambientale “Nature Comes Back” di Dalya Luttwak, un albero in acciaio che si integra nella vegetazione è il simbolo della rinascita di Laghi Nabi. Orgoglio per Gino Pellegrino, uno dei proprietari che hanno voluto con coraggio riqualificare il Litorale Domizio ( www.laghinabi.it).

Sicilia: rinascita del monastero in dimora nobiliare
rinascita Borgo di Luce I Monasteri Golf Resort & Sp
Borgo di Luce

Un antico monastero benedettino, alle porte di Siracusa, ha trasformato la sua storia secolare in un’esperienza unica di ospitalità nella campagna siciliana. Un tempo queste terre erano espressione di agricoltura e di preghiera, oggi c’è una villa elegante immersa in un paesaggio di limoneti e carrubi che ha preservato la sua identità.

Borgo di Luce I Monasteri dei Mira Hotels & Resorts è un convento convertito in dimora nobiliare. Una domus extraurbana della classicità antica, dove otium e negotium (attività e riposo) si fondono all’insegna di una vacanza che può essere sportiva o rilassante, ma ricca di emozioni. Le 102 camere e suite sono finemente arredate, circondate da un vasto parco di 200 ettari impreziosito dalla flora mediterranea. A soli 20 km dal mare, questo ritiro, con viste sul campo da golf, offre una fuga perfetta dalla quotidianità e un viaggio nel Barocco siciliano. Il resort riapre ad aprile 2024 (https://www.imonasterigolfresort.com/).

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