Il Kenya, specie la fascia costiera che va da Mombasa a Lamu, includendo la gettonatissima Malindi, oltre ai numerosi e affascinanti Parchi Nazionali, possono tornare ad essere le mete predilette degli italiani.
L’invito arriva da S.E. l’Ambasciatore del Kenya in Italia, Mrs. Ann Belinda Nyikuli, nel corso della conferenza stampa organizzata a Milano presso la sede dell’Astoi, l’Associazione dei tour operator. Mrs. Ann Belinda Nyikuli parla con tono pacato e convincente, guardando diritto negli occhi i giornalisti presenti. Sa di dover dare delle spiegazioni sui recenti disordini che hanno sconvolto il suo paese, e lo fa con assoluta onestà e chiarezza. Oggi è stata raggiunta un’intesa tra il presidente Mwai Kibaki e il leader dell’opposizione Raila Oginga ed è stato formato un governo di grande coalizione in Kenya dopo le elezioni del 27 dicembre.
Dopo le violenze, il desiderio di tornare a una vita normale
Dall’inizio della crisi politica, sono state commesse azioni violente in alcune parti del paese, ad esempio negli “slums” (baraccopoli) di Nairobi e in altri centri quali Eldoret, Kisumu (ovest del Kenya) da membri della setta Mungiki, supportata a sua volta da alcuni esponenti politici dell’opposizione.
Ci sono purtroppo stati un migliaio di morti e oltre trecentomila profughi (secondo i dati della Croce Rossa Internazionale) la maggioranza dei quali Kikuyu; vere e proprie “epurazione” tribali che, seppur spiacevolissime, costituiscono un fenomeno assolutamente “interno” che non ha nella maniera più assoluta interferito o danneggiato l’accoglienza turistica nel Kenya, peraltro maggiormente sviluppata nell’est del paese e lungo la costa dell’Oceano Indiano.
Certo, ha prodotto emozioni e timori fra chi predilige il Kenya per le proprie vacanze. Possiamo assicurare – dice ancora Belinda Nyikuli – che sta crescendo fra la gente una solidarietà che va oltre l’appartenenza tribale, insieme a sentimenti di condanna sempre più espliciti nei confronti di quei politici che stanno usando la violenza per affermare il loro potere. C’è, in definitiva, un grande desiderio di ritornare a una vita normale.
Niente rischi o contrattempi nei trasporti e servizi durante le vacanze
Alla luce di tali oneste considerazioni – è stata la richiesta finale dell’Ambasciatore Nyikuli – chiediamo alla stampa specializzata di darci una mano per far sapere che nessun rischio, nessun contrattempo in termini di trasporti o servizi, potrà compromettere le vacanze degli Italiani, che per il Kenya occupano il terzo posto assoluto nell’incoming del paese.
Abbiamo sbagliato, perché negarlo, nell’affrontare e risolvere questioni interne (corruzione, problemi tribali, controlli governativi, situazione profughi), ma ci conforta sapere che tutti ci riconoscono una democrazia oramai collaudata che trae le proprie origini dall’indipendenza del Kenya e che viene consolidata dalle elezioni nazionali, ogni cinque anni.
Chiediamo in definitiva di usufruire di una più equa informazione, da parte sua il Kenya studierà ogni azione per favorire economicamente sia il trasporto aereo che proviene dall’Europa, sia agevolazioni che possano andare a beneficio dei turisti (visa, tasse di imbarco eccetera).