Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Gli italiani devono aver fatto qualche birichinata ai canadesi? Non si spiega altrimenti il netto calo di turisti (nello scorso anno) provenienti dall’estremo nord America: secondo “Statistic Canada” un bel “meno 17,7%”. Forse l’aumento del caldo ha spaventato gente che per tutto l’anno “barbella” dal freddo e si ritrova gli orsi all’uscio di casa. Ferran Adrià Sapevate che… Ferran Adrià è il miglior Chef del Mondo?Così ha deciso “Restaurant Magazine”, piccola ma “autorevole” testata di settore (e quando un giornale è definito autorevole può scrivere tutte le “monate” che vuole, sarà comunque creduto…) al termine di un’indagine esperita … Leggi tutto

Sapevate che… Gli italiani devono aver fatto qualche birichinata ai canadesi?

Non si spiega altrimenti il netto calo di turisti (nello scorso anno) provenienti dall’estremo nord America: secondo “Statistic Canada” un bel “meno 17,7%”.
Forse l’aumento del caldo ha spaventato gente che per tutto l’anno “barbella” dal freddo e si ritrova gli orsi all’uscio di casa.

Ferran Adrià
Ferran Adrià

Sapevate che… Ferran Adrià è il miglior Chef del Mondo?
Così ha deciso “Restaurant Magazine”, piccola ma “autorevole” testata di settore (e quando un giornale è definito autorevole può scrivere tutte le “monate” che vuole, sarà comunque creduto…) al termine di un’indagine esperita da ben 651 giurati.
E bravo Adrià – ormai vero e proprio “Mostro Sacro” della ristorazione- che a Roses (in catalano, Rosas in ex spagnolo, sulla Costa Brava in provincia di Girona o Gerona che sia) ha messo su davvero un bel “trampetto”, nel senso che ha trasformato il suo “normale” ristorante in una sorta di Luogo Santo del Gusto, di Tempio del Palato, una Mecca che (fosse solo per la moda, il marketing e il dire di esserci stato) ogni sedicente gourmet deve visitare almeno una volta nella vita.
Il guaio è che per andarci devi prenotare con tre anni di anticipo (forse basterebbe uno, ma fa “fino” e pure “colpo” dire che di anni ne occorrono tre) eppoi quando sei là, entri in una catena di montaggio che prevede menu ammanniti e serviti secondo un copione assolutamente non variabile, dopodiché, quando sei uscito ti ritrovi con poco meno di un paio di centinaia di euro in meno (e forse a chi ci va, va bene così e si ritroverebbe un filino meno appagato se dovesse dire di aver speso una cifra inferiore). Per la cronaca, nella classifica dei primi venticinque ristoranti del mondo, il primo degli italici è il Gambero Rosso, di San Vincenzo, Livorno (sedicesimo Le Calandre di Sarmeola di Rubano, Padova). A titolo di misero commento, l’umile estensore di queste righe non nasconde la sua “fortuna risparmiatrice”: per un buon piatto di pasta e fagioli o una ribollita, rinuncerebbe infatti alle pur fantastiche elaborazioni dei Maghi di cui sopra (non parliamo poi dei tortelli di erbette alla parmigiana).

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Sapevate che… Un tempo si diceva “Ciucco come la Giustizia”. Adesso sarebbe più saggio, invece di ciucco, dire “Lento”?
Sono stati assolti cinque imputati dell’omicidio Calvi (1982). Entro qualche secolo la Cassazione emetterà la sentenza definitiva sull’assassinio di Giulio Cesare.

Sapevate che… Mondointasca Gossip conduce anche interessanti indagini demoscopiche?
E da queste indagini è risultato che tutti i sei miliardi e mezzo di abitanti del pianeta hanno le “scatole” piene di:
1) Essere informati su come è morta Lady Diana.
2) Vedere le foto delle pantofole da sera (con teschio) di Lapo Elkann.
3) Sapere con chi esce a cena Simone Inzaghi.

Sapevate che… Bill Gates si è laureato a Harvard con 32 anni di ritardo?
Di solito i laureati conseguono stipendi migliori.

La cattedrale di Novosibirsk
La cattedrale di Novosibirsk

Sapevate che… La Regione Lombardia sta preparando per i suoi sudditi delle amene “vacanzuole” (comprare “gipunìn” e/o ventaglio)?
Ah si? Ma dove di bello? Beh, prima allacciare le cinture, eppoi (le ha convenientemente allacciate la gentile aficiòn lettrice?) “tèla chì” la destinazione:
la Siberia (-55° d’inverno +54° d’estate e con le due stagioni intermedie che un giorno ricordano l’inverno e il giorno dopo l’estate!)
Ma no, insorgerà il cortese lettore, “minga pusìbil” (non è possibile, tradotto dal volume “Dialetti per un Anno” di Federico Formignani, edizioni GdL, 2000 lire, nel senso di lire austriache, fuori corso dal 1859, seconda Guerra di Indipendenza).
E invece si! Si legga il Corriere della Sera, Cronaca di Milano del 10 giugno, pagina 4 e da lì si evince che il Governatore Formigoni e Robi Ronza sottosegretario (!?) al Turismo (non si sa se regionale o nazionale o europeo, ma sottosegretario resta o almeno così lo battezza Claudio Schirinzi, mandato dal quotidiano milanese in Siberia – ma solo per poco – al seguito della “delegajia lombarda”) sono stati a Novosibirsk e colà il sullodato sottosegretario si è detto “pronto a promuovere flussi di turismo (per ora venatorio) dalla Lombardia alla Siberia”.
Al che il governatore siberiano Victor Tolokonskji ha risposto: “Dobbiamo fare in modo che la gente venga a Novosibirsk perché così ritorna”, senza però precisare – Putin Imperans – se il ritorno è adesso “libero” oppure è ancora previsto coatto, meglio se per reati ideologici (ndr).
Tutta la vicenda apparirebbe misteriosa, soprattutto analizzando le suesposte allegre e spensierate dichiarazioni. Ma spiega tutto Schirinzi. In primo luogo commentando che a Novosibirsk gli alberghi sono delle gran chiaviche (per la precisione, scrive l’inviato del Corriere, “il governatore forse non conosce gli alberghi della sua città: indimenticabili come un brutto sogno…”). Infine e adesso si capisce tutto, segnalando che la cerimonia si è svolta all’insegna di una certa “umidità” (scrive infatti… “e giù vodka per brindare”).
Com’è mai cambiato il Turismo. Adesso la gente paga per andare in posti dove un tempo ci andavi gratis grazie ai regimi dittatoriali. Dicevi “Morte al Duce” e finivi a Ustica o in un’altra isola del Tirreno. Scrivevi  “Abbasso Stalin” e ti ritrovavi gratis in Siberia. Dove adesso ti vuole mandare Robi Ronza. Pagando.

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