Betania «al di là del Giordano», il luogo dove fu battezzato Gesù, a meno di dieci chilometri dal Mar Morto, è stato iscritto nella lista dei Patrimoni mondiali dell’Unesco. A Parigi si è tenuta la cerimonia di proclamazione ufficiale. Hanno preso parte anche una delegazione preveniente dal Regno Hascemita di Giordania. Presenti il ministro giordano per il turismo Nayef H Al-Fayez e l’arcivescovo Maroun Lahham, vicario patriarcale per la Giordania del Patriarcato latino di Gerusalemme.
Nel suo intervento, pronunciato durante la cerimonia, l’arcivescovo Lahham ha definito il sito del battesimo come “un luogo dove risuona ancora la voce di Cristo”. E ha aggiunto che La Giordania è un Paese “tranquillo e sicuro, in mezzo ad un Medio Oriente in fiamme”.
Betania, quinto sito Unesco
“Il Vangelo – ha rimarcato il vicario patriarcale – lo aveva dichiarato già 2000 anni fa. La devozione popolare lo ha sempre confermato. Le ricerche archeologiche ora lo hanno evidenziato. Quattro Papi lo hanno visitato, e oggi la comunità internazionale lo dichiara ufficialmente”.
“A partire da questa sera – ha aggiunto l’arcivescovo Lahham – noi possiamo dichiarare ad alta voce che la Giordania è Terra Santa. La Terra Santa comprende anche e soprattutto Gerusalemme, Betlemme e Nazareth, ma la Giordania non è per questo meno santa”.
Betania, nota anche come Al-Maghtas, diventa il quinto sito Unesco della Giordania dopo Omayyade di Amra, Um Ar-Rasas, il Wadi Rum e la città perduta di Petra.
Info su: Patrimoni dell’Umanità della Giordania
Leggi anche: