Il 2016 sarà l’anno del rilancio per le vacanze estive degli italiani. Saranno quasi 36 milioni i vacanzieri che nei prossimi mesi si metteranno in viaggio, in Italia e all’estero, confermando ed anzi rilanciando il trend degli ultimi anni che ha visto tornare la voglia di vacanza. E spenderanno oltre 33 miliardi di euro, tre miliardi in più rispetto allo scorso anno. A concedersi il meritato riposo estivo sarà il 69% degli italiani, contro il 60% del 2015, mentre solo il 22% resterà a casa. È questo il quadro che emerge dall’indagine Swg-Confesercenti sulle vacanze estive degli italiani per il 2016.
Vacanze: il problema sicurezza
Il fattore economico sarà la principale discriminante per chi resterà a casa, ma anche per chi partirà: oltre la metà di coloro che non si sposteranno questa estate ha indicato quale motivo principale l’eccessivo costo delle vacanze, seguito dai problemi familiari e dagli impegni di lavoro. Anche chi andrà in vacanza guarderà al portafoglio. Sceglierà soprattutto in base alle disponibilità economiche, alla sicurezza del luogo prescelto e dei compagni di viaggio. Tra coloro che hanno indicato il problema della sicurezza come prioritario, segnalando una certa preoccupazione per il rischio di attentati terroristici, il 44% si è detto pronto a cambiare destinazione; il 17% a cambiare il mezzo per lo spostamento pur di trascorrere una vacanza tranquilla.
Per molti meglio l’Italia
Quanto alle mete, le destinazioni entro i confini nazionali continuano ad essere le preferite (76%), mentre il 27% si recherà in altri Paesi europei. Tra coloro che si recheranno fuori dei confini europei, le mete risultano Nord America, Sud America, Africa e altri Paesi Asiatici.
Le destinazioni nazionali, in testa alla classifica delle regioni più gettonate ci sono Puglia, Sicilia e Sardegna; confermando la predilezione per le località di mare nei mesi estivi. Seguono le città d’arte e le destinazioni montane. Tra quelle internazionali svetta la Spagna con il 23%. Per quanto riguarda i periodi che saranno destinati alle vacanze estive, più della metà degli italiani che partirà (53%), lo farà ancora in agosto. In percentuale minore rispetto agli ultimi anni, mentre aumenta il numero di coloro che si muoveranno tra luglio, settembre e giugno.
Le vacanze in Puglia tra le più gettonate
Infine il fattore che più di tutti condizionerà la scelta delle ferie estive è la spesa. La maggior parte degli italiani (62%) resterà al di sotto dei mille euro. La famiglia (45%) e la coppia (33%) sono ancora le “formazioni” più frequenti per le vacanze estive, seguite dagli amici; mentre soltanto il 4% trascorrerà la villeggiatura da solo. Quanto alla scelta delle strutture in cui pernottare durante la vacanza, più della metà continuano a preferire alberghi, pensioni e case in affitto. Un 16% sceglierà i bed&breakfast e un altro 13% utilizzerà case di proprietà o si farà ospitare in casa di amici o parenti.
E come si sposteranno i villeggianti del 2016? L’automobile resta il mezzo di trasporto più utilizzato (62%), anche se perde leggermente terreno rispetto agli scorsi anni. Aumenta invece l’utilizzo di aerei, navi e traghetti e pullman, mentre resta stabile l’impiego del treno.
“I risultati dell’indagine – sottolinea Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo-Confesercenti – ci confermano che gli italiani, dopo anni di difficoltà, di rinunce e di risparmi, vogliono ricominciare a vivere le meritate vacanze estive. E gli imprenditori del settore turistico andranno incontro a questa voglia di vacanze. Calmiereranno i prezzi, offrendo il miglior rapporto possibile tra qualità dei servizi offerti e costo per il pubblico. Lo faranno – precisa Albonetti – nonostante le enormi difficoltà che le imprese, più ancora dei cittadini, sono state e sono costrette ad affrontare per fronteggiare gli innumerevoli adempimenti, i costi di gestione, il peso del fisco, il difficile accesso al credito e quant’altro. Crediamo però – conclude il presidente di Assoturismo – che questo ritorno alle vacanze, avviato già lo scorso anno, vada sostenuto ed anzi rilanciato per le imprese, per gli italiani, per l’economia del Paese”.