I borghi fanno del nostro Paese un luogo unico, un circuito di bellezza che si sviluppa lungo secoli di civiltà, che vanno quindi adeguatamente valorizzati e promossi, accanto alle grandi città d’arte. Oggi per visitare questi luoghi si può fare a meno dell’auto. E’ stato siglato il 14 febbraio a Roma un accordo tra la società del gruppo Fs e l’Associazione I Borghi più belli d’Italia. La partnership nasce con l’obiettivo di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri del Belpaese raggiungibili con il mezzo di trasporto più ecologico, conveniente, sicuro e, grazie anche all’arrivo di nuovi treni, sempre più confortevole.
Ecosistemi fragili da salvaguardare
Il fascino dell’Italia più nascosta può realmente costituire un’occasione di crescita e sviluppo e anche di rafforzamento delle identità locali. Ma i borghi rappresentano soprattutto ecosistemi fragili, che non possono essere turbati dalla presenza invasiva di automobili. Ecco perché è preferibile raggiungerli con mezzi alternativi all’auto privata, per salvaguardarne le peculiarità e il loro valore paesaggistico e culturale. Una consapevolezza che cresce in Italia e che ha fatto registrare nel 2017 un aumento del 7% dei viaggi per turismo sui treni regionali di Trenitalia, grazie probabilmente anche all’arrivo di nuovi treni più confortevoli.
I borghi più belli e la mobilità sostenibile
Ad oggi sono 282 le località che fanno parte dell’associazione I Borghi più belli d’Italia, 23 tra queste sono facilmente raggiungibili con i treni regionali, per un totale di 580 collegamenti giornalieri. Mondointasca, vi invita a esplorare alcuni di questi luoghi, iniziando il viaggio dal Nord Italia, dove è concentrato il maggior numero di borghi comodamente raggiungibili in treno, tra destinazioni marine, di montagna, lacustri. Da est a ovest dell’Italia settentrionale sono, infatti, ben tredici i borghi raggiungibili in treno: tre in Piemonte (Mombaldone, Orta San Giulio e Vogogna); tre in Alto Adige (Chiusa, Egna e Vipiteno); uno in Veneto (Montagnana); uno in Friuli Venezia Giulia (Venzone); ben cinque in Liguria (Moneglia, Finalborgo, Laigueglia, Borgio Verezzi e Campo Ligure).
Borghi più belli del Piemonte
Partiamo allora da Orta San Giulio, in provincia di Novara, raggiungibile dalla linea Novara – Domodossola (stazione di Orta-Miasino). Il borgo con i suoi palazzi sei-settecenteschi, spesso circondati da meravigliosi giardini di azalee e camelie, è stato definito “l’acquerello di Dio”. I diversi stili architettonici, dal romanico al barocco, gli scorci medievali, i tavolini all’aperto, e l’imperdibile Isola di San Giulio, a 400 metri dalla riva, dove svetta l’alto campanile della Basilica, rendono questa meta una delle più apprezzate dell’Italia settentrionale.
Poco distante Vogogna, nel Verbano Cusio Ossola, è un incantevole borgo che ha conservato il suo cuore medievale. Capitale dell’Ossola inferiore dal 1328 al 1819, i Visconti vi edificarono un castello e rafforzato mura e rocca. Da visitare l’Oratorio di San Pietro che ospita nel cortile un curioso mascherone di origine celtica, che orna una fontanella, il cui originale è custodito nel Palazzo Pretorio. Dopo aver esplorato il borgo tra le viuzze di ciottoli, percorrendo la mulattiera, ci si può dirigere verso la frazione di Genestredo, ricca di abitazioni rurali in pietra ricche di dettagli medievali.
Borghi più belli: Alto Adige
L’Alto Adige ospita pure incantevoli borghi: se non ci siete ancora stati non potete non scendere alla stazione di Chiusa all’Isarco/Klausen am Eisack, sulla linea del Brennero. Dominata dal monastero che vigila dall’alto della rupe di Sabiona, la tradizione vuole che proprio qui sia nato il grande poeta medievale tedesco Walther von der Vogelweide. In particolare, dopo l’apertura della ferrovia del Brennero nel 1867 questa notizia fece accorrere frotte di artisti d’oltralpe. Nel medioevo i traffici commerciali e lo sfruttamento delle miniere nella valle del torrente Tinne, resero Chiusa una cittadina assai florida, come testimoniano le belle architetture, caratterizzate dagli Erker e le stupende insegne in ferro battuto delle diverse corporazioni di artigiani. Tra Città Alta e Città Vecchia molte sono le testimonianze da ricercare in questo incantevole borgo assai apprezzato da austriaci e tedeschi e dove il tempo sembra essersi fermato. Anche le frazioni di Gudon, Lazfons e Verdignes meritano una visita, per ammirare lo scenario alpino e il gruppo delle Odle.
Borghi più belli: Liguria dalla montagna al mare.
Dopo la montagna il mare: in Liguria la scelta è ghiotta. Non solo acque cristalline, ma borghi che racchiudono preziosi tesori, in prossimità della linea ferroviaria. Che dire di Laigueglia, borgo marinaro che ha saputo conservare meglio di tante altre località il suo impianto originario?. Il borgo incanta con le sue piazzette, con i suoi colori pastello e la monumentale chiesa barocca di San Matteo, al di là della ferrovia. Tra gli appuntamenti imperdibili il Festival Jazz, che si svolge l’ultima settimana di giugno in piazza Marconi, in contemporanea con il PercFest, il festival internazionale di percussioni, non solo destinato a musicisti ma anche a chi si voglia avvicinare per la prima volta a questa disciplina. Sempre nel ponente ligure Finalborgo è un altro autentico gioiello, la cui storia è legata ai marchesi Del Carretto. Sontuosi palazzi storici, il complesso monumentale di Santa Caterina con il museo archeologico, la Basilica di San Biagio che racchiude una balaustra in marmo di Carrara di tale bellezza e maestria che da sola vale il viaggio.
A Levante, Moneglia, prezioso monile, come ricorda il suo nome, stretto tra mare e collina, è racchiuso tra i due campanili di San Giorgio e Santa Croce e le due fortezze di Villafranca e Monleone. Anche Moneglia si raggiunge comodamente con treno regionale, in 9 minuti dalla stazione di Sestri Levante.
Per approfondire la conoscenza dei borghi e organizzare al meglio il viaggio segnaliamo che i clienti regionali Trenitalia, in possesso di biglietto o abbonamento, potranno usufruire di uno sconto sull’acquisto della guida ufficiale de I Borghi più belli d’Italia. (1 – continua)
Leggi anche: