Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

L’arte del Novecento al Palazzo Reale di Milano

Carrà Palazzo Reale Milano

Due grandi artisti del Novecento vengono celebrati a Milano in due distinte esposizioni: Carlo Carrà e Pablo Picasso. A palazzo Reale fino a febbraio 2019: “Carlo Carrà”, 130 opere esposte; “Picasso Metamorfosi” circa 200 opere

Carrà Il Turista Milano_Palazzo_Reale
Carlo Carrà, “Il turista”

L’arte del Novecento in due mostre a Milano a Palazzo Reale: Carlo Carrà, inaugurata il 4 ottobre, resterà aperta fino al 3 febbraio 2019;  “Picasso Metamorfosidal 18 ottobre al 17 febbraio 2019. La città celebra i due artisti che hanno segnato la storia dell’arte del secolo scorso attraverso opere indimenticabili e originali. Entrambi nati nel 1881 in nazioni diverse. Entrambi intraprenderanno la carriera di pittore in un’epoca difficile. Il ‘900 fu attraversato da due conflitti mondiali e da dittature che non lasciavano spazio a idee innovative e lungimiranti.

Carlo Carrà: Palazzo Reale 4 ottobre 2018 – 17 febbraio 2019

Carrà CARRA

Dopo trent’anni dal tributo che il Comune di Milano dedicò a Carlo Carrà, (1881-1966) quest’anno si cerca di omaggiare l’illustre  artista con 130 opere provenienti dalle maggiori collezioni nazionali ed internazionali per comprendere la sua longeva vita artistica. Attraverso la curatela di Maria Cristina Bandera, esperta di Carrà e col contributo del Luca Carrà, nipote dell’artista, sarà possibile ripercorrere non solo la carriera artistica ma anche le vicende umane che coinvolsero il maestro.

L’esposizione è articolata in sette sezioni: Divisionismo, Futurismo, Primitivismo, Metafisica, Centralità della figura, Gli ultimi anni, Ritratti per valorizzare il ritorno di molti suoi lavori. In questo modo si potranno ammirare le opere attraverso le varie correnti artistiche. Correnti di cui Carrà fu artista esemplare: il divisionismo, il futurismo, la metafisica, i paesaggi e le nature morte.

Percorso espositivo

Carrà Composizione
Carlo Carrà, “Composizione”

Il percorso espositivo è implementato da documenti, fotografie, lettere e molti filmati. A testimonianza di una vita spesa al servizio dell’arte o come lui stesso amò definire: “una vita appassionata”.

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L’innata curiosità di Carrà lo spinse a intraprendere viaggi in Italia, a Parigi, a Londra. Viaggi che gli saranno molto proficui per arricchire le sue amicizie, le sue conoscenze nel variegato universo dell’arte sperimentando metodiche differenti. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, diventerà professore nella stessa Accademia. E poi inizierà a collaborare come critico sulle riviste dell’epoca: “La voce”, “Lacerba”, “L’Ambrosiano”.
Info su: www.palazzorealemilano.it

Picasso Metamorfosi: Palazzo Reale 18 ottobre 2018 – 17 febbraio 2019

Carrà Picasso Nudo sdraiato
Picasso, “Nudo sdraiato”

Pablo Picasso, ovvero il mito, la leggenda di uno spagnolo nato il 25 ottobre 1881 a Malaga. Ancora oggi esiste la sua casa natale e il museo a lui dedicato. Per chi ha avuto la possibilità di visitare entrambi i luoghi, conserva un ricordo indelebile della bravura e della sua creatività. Un uomo dalla vita intensa che non gli ha risparmiato né gioie e nemmeno  amarezze. Pochi sanno che il nome Pablo non è il solo col quale egli è stato iscritto all’anagrafe. Accanto al più semplice Pablo, figurano almeno una decina di altri nomi, come era usanza spagnola, mentre Picasso è il cognome della madre.

Potrebbe anche definirsi un “enfant prodige”. A dodici anni era già in grado di disegnare e dipingere superando il padre, artista mediocre, che lo aveva introdotto fin da piccolo alla nobile arte della pittura. Considerato il suo talento, fu inserito all’età di tredici anni all’Istituto d’Arte. Dopo brevi periodi presso le Accademie di Barcellona e Madrid, si trasferì a Parigi. Nella città francese perfezionò il suo stile. Rimase colpito dalle forme geometriche e dalle tonalità, prima del “blu” e poi del “rosa” per cui spesso gli vengono attribuiti il periodo blu e periodo rosa.

Les Demoiselles d’Avignon opera apripista al cubismo

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Picasso, “Il bacio”

Nel 1907 dipinse un quadro diventato celebre perché si ispirò al postribolo di Barcellona: Les Demoiselles d’Avignon. Nel quadro compaiono le forme geometriche ad immortalare le figure umane mettendo in discussione tutta la tradizione pittorica sul nudo femminile. Il dipinto fa da apripista ai suoi futuri lavori dedicati al cubismo. Soggetti non reali ma rappresentati con figure geometriche: ovali, triangoli, cerchi; il tutto privo di linee prospettiche. Per un breve periodo, per vicissitudini personali e familiari, si accostò alla pittura neoclassica dipingendo scene di madri, bambini e immagini tratte dalla mitologia greca.

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E poi Picasso dipinse Guernica, il suo capolavoro. Si tratta di una grande tela di circa 3,5×7,8 metri, realizzato volutamente nei toni dei grigi per accentuare la drammaticità, per raffigurare la distruzione ed il massacro dei civili avvenuto nella cittadina di Guernica nel corso della guerra civile nel 1937. In esso si nota tutta la sofferenza umana, le debolezze e le angherie del potere a scapito della popolazione inerme che Picasso rende intensamente attraverso le donne in lacrime, il soldato ferito agonizzante, il toro minaccioso, un cavallo che nitrisce dolorosamente, però il bagliore della lampada e il fiore accanto al soldato, fanno pensare alla speranza di un’alba che tutto fa risorgere. Le opere di questo geniale artista sono molteplici dal momento che, godendo di buona salute ed avendo conservato un temperamento dinamico ed energico, produsse circa 1900 dipinti, 3200 ceramiche, 7000 disegni, 1200 sculture e 30.000 opere grafiche.

Metamorfosi di Picasso, le opere in mostra

Carrà Picasso-Suonatore-di-flauto-doppio-seduto
Picasso, “Suonatore di flauto doppio seduto”

La rassegna presenta circa 200 opere provenienti da importanti musei europei tra cui il Musée National Picasso di Parigi, il Musée del Louvre di Parigi, i Musei Vaticani, il Museo Picasso di Barcellona, ed altri ancora. Mai nome fu più appropriato per intitolare l’esposizione in cui vengono tracciate tutte le tappe di una lunga carriera artistica costellata da vari interessi che  hanno consentito all’artista di  creare opere ineguagliabili e di inestimabile valore.

Protagonista della metamorfosi di Picasso sarà l’antichità reinventata e presentata nelle sei sezioni attraverso le statue, le placche votive, le ceramiche, i rilievi antichi che tanto  hanno ispirato il maestro.
Promossa e prodotta dal Comune di MilanoCultura, Palazzo Reale e MondoMostreSkira, la mostra è curata da Pascale Picard, direttrice dei Musei civici di Avignone.
Orari di visita: Martedì-Mercoledì-Venerdì-Domenica dalle  9:30 alle 19:30; Giovedì e Sabato 9:30-22:30.
Informazioni su: www.mostrapicassomilano.it

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