Sabato 14 Dicembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Alitalia non se la spassa bene (e per di più invece del Gorgonzola serve formaggi franzosi)? Un fine anno (i più menagramo si chiedono se ci arriverà) mica facilino per la Mamma dei Voli Italici. Si pensi agli scioperi novembrini (il 7, incrociano le braccia quelli del Sult e i Tecnici di linea o quel che l’è), al rincaro del carburante (nuovo piano da 400 milioni di euro, col Governo che dovrebbe scucirne 100 ma non li ha), alle banche restie a tirar fuori soldi e infine alla fronda che cominciano a ordire al Gran Capo Cimoli. Eppoi, … Leggi tutto

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Alitalia non se la spassa bene (e per di più invece del Gorgonzola serve formaggi franzosi)?

Un fine anno (i più menagramo si chiedono se ci arriverà) mica facilino per la Mamma dei Voli Italici. Si pensi agli scioperi novembrini (il 7, incrociano le braccia quelli del Sult e i Tecnici di linea o quel che l’è), al rincaro del carburante (nuovo piano da 400 milioni di euro, col Governo che dovrebbe scucirne 100 ma non li ha), alle banche restie a tirar fuori soldi e infine alla fronda che cominciano a ordire al Gran Capo Cimoli. Eppoi, in più, come se non bastasse, c’è l’incazzatura del ministro delle Politiche Agricole, che (Corriere della Sera) nella sala Vip del Jfk di New York invece di un bel pecorino romano o di una toma del Moncenisio si è visto servire formaggi francesi (ohèi Alemanno, se vieni a Malpensa e al bar chiedi un bicchiere di vino ti dicono nisba, con tutto quel ben di dio di Barolo, Barbaresco, Nebiolo –e mettiamoci pure gli ancor più vicini Fara, Sizzano e Ghemme- che sono prodotti a un’ora d’auto dall’aeroporto). Si chiuda il commentino con un suggerimento all’Alitalia, affinché possa dimenticare i problemoni di cui sopra: si faccia una bella buta della Possessione del Console dei bravi Fratelli Agnes in quel di Rovescala (Pavia).

Sapevate che… Parmatour è stata comprata da I Grandi Viaggi e Aurum per 47 milioni?
Continua a costare caro il regalo che il Gran Lattaio (e complimenti per il latte versato, così tanto che qualcuno –alla faccia del proverbio- continua a piangerci sopra) fece alla bambina per compensarla della squadra di pallone comprata al bambino. Quanto all’equazione sindacati – posto di lavoro, le ferree difese si attenuano un filino se c’è di mezzo una bottega in amministrazione straordinaria e chi ci mette dentro i soldi pone delle condizioni. Non si sa ancora cosa la Grandi Viaggi combinerà con il personale. Quanto alla Aurum sembra che abbia proposto il trasferimento da Parma a …Napoli. E poi muori…

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Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… A Bergamo il 30 settembre e il 1° ottobre il workshop No Frills, ha riscosso buon successo di presenze?
E bravo il Renzo Druetto gran patron della manifestazione che –No Frills, senza fronzoli- fa incontrare chi fa i viaggi e chi li vende (laddove il compito dei primi –ancorchè economicamente assai rischioso- è assai più facile di quello dei secondi –con questi chiari di luna). Sempre (ovviamente) a Bergamo, No Frills concederà il bis il 24 e 25 marzo 2006 (un periodo azzeccato: chi fa i viaggi ha pronti i nuovi programmi; chi li vende aggancia il cliente mentre si comincia a parlare di vacanze).

Sapevate che… Da ottobre in 290 punti vendita dei supermercati Auchan, Sma e Cityper si potranno comprare i biglietti del treno?
Un’altra bella botta per le agenzie viaggi, molte delle quali campavano o comunque facevano molto conto sui proventi della biglietteria ferroviaria (vedi due recenti articoli di Mondointasca sulla crisi del settore).

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… La signora Anna Maria Parmesani ha lamentato (Lettere al Corriere 18/9) il contestuale arrivo (31 agosto) di una cartolina con timbro postale 17 agosto da Roma Fiumicino e di un’altra, con timbro 16 agosto, da Ho Chi Minh, Viet Nam?
Elementare, Watson. Nei Paesi sindacalmente normali e attrezzati per dare buoni servizi pubblici (in questo caso il Viet Nam) una lettera parte dalla città in cui viene spedita. Nel Belpaese (come a suo tempo denunciarono i giornali, e non risultano esservi novità in merito) accade che dopo un po’ di anni in trasferta (leggasi in una città non loro) i dipendenti delle Poste sono trasferiti di diritto nella città di provenienza. Ciò premesso (a tale proposito girava la voce tempo fa) a Roma e a Milano (ove la posta non parte subito ma fa prima un salto a Peschiera Borromeo) pochi impiegati si ritrovano ogni giorno a smistare milioni di lettere, mentre a Palermo (dove sembra che si nasca già postelegrafonici o lo si diventi frequentando l’asilo) milioni (uno più uno meno…) di impiegati si ritrovano a smistare poche lettere. E allora? Elementare Watson, le lettere di Roma vengono portate da Alitalia a Palermo e di lì (forse non quelle destinate a Palermo, ma con le Regie Poste è sempre meglio stare cauti) ripartono per il resto del mondo. Mondointasca non è comunque in grado di precisare alla signora Parmesani (nessuno è perfetto e comunque indaghi il Corriere) se parte della posta inviata a Palermo –risultando troppo oneroso lo smistamento da parte degli impiegati della capitale sicula- viene poi smistata a Ho Chi Minh per poi tornare in Italia ed essere convenientemente distribuita. Dubbi sul funzionamento delle Poste? Mah. Certo è che quanto sussurrò l’uccellino su una recente, improvvisa soppressione di Matrix di Mentana (nella trasmissione si sarebbe parlato di raccomandazioni e pressioni, da parte di tutti i partiti politici, per assunzioni e trasferimenti nelle PPTT) non depone a favore dell’italico sistema postale.

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