Giovedì 16 Maggio 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Siamo nel guano fino al collo? E non è questione di essere di destra o di sinistra o di centrocampo, qui sono in vacca i soldi e  l’immagine del Paese tutto. La Standard & Poor’s minaccia di retrocedere il “rating” della nostrana affidabilità e se così fosse perderemmo lo “Standard” di Paese economicamente grassottello per diventare soltanto “Poor” (poveri, perdaballe, rovinati). D’altro canto come fa a non rischiare di finire Poor il povero “citoyen” che ha cominciato a essere truffato coi “bonds” argentini (beffardamente “italianizzati” dalle banche nostrane) dopodiché han proseguito a farne carne di porco le vicende  … Leggi tutto

Sapevate che… Siamo nel guano fino al collo?
E non è questione di essere di destra o di sinistra o di centrocampo, qui sono in vacca i soldi e  l’immagine del Paese tutto. La Standard & Poor’s minaccia di retrocedere il “rating” della nostrana affidabilità e se così fosse perderemmo lo “Standard” di Paese economicamente grassottello per diventare soltanto “Poor” (poveri, perdaballe, rovinati). D’altro canto come fa a non rischiare di finire Poor il povero “citoyen” che ha cominciato a essere truffato coi “bonds” argentini (beffardamente “italianizzati” dalle banche nostrane) dopodiché han proseguito a farne carne di porco le vicende  Cragnotti/Cirio poi Tanzi/Parmalat per finire con la “non Fiorani ma opere di bene” (la “sòra” Fazio ringrazia)? Ohèi, roba che se anche la faccenda della “banda Fiorani & C.” è vera (e quelle di Cragnotti e Tanzi si sono rivelate tali) c’è solo da prendere i nostri giovani e spedirli a calcinculo alla frontiera, qualsiasi sia il Paese dove approdano. Perché il marcio che affiora da qualche anno nel Belpaese (soldi da parte ce ne sono ancora, è la faccia che si rischia di perdere) nemmeno Bokassa se lo sognerebbe. Sfogo volgare, non da “magazine turistico” (ma si risponda che tutto è “pòlis”, dove politica è sinonimo di rapporti tra cittadini, vita in comune), qualunquismo? Ma no: le stesse cose (parolaccia più, parolaccia meno) le ha scritte nel “fondo” del Corriere della Sera di giovedì 15 dicembre un signore che ci sembra al di sopra di ogni sospetto. Si chiama Mario Monti.

Sapevate che… I commercianti lamentano che quest’anno introiteranno meno soldi a Natale perché la cosiddetta gente spende parte della Tredicesima per pagare (oltre i debiti) i mutui della casa?
Mica male, mica. E da ciò si evince che:
1)    I commercianti invece di dire che “in giro non ci sono soldi” dovrebbero commentare che ci sono, ma sono spesi in altri modi (ad esempio non comprando la duecentesima cravatta al moroso o il quindicesimo pupazzo nerazzurro a un tifoso dell’Inter).
2)    Gli italiani stiano ben attenti ad andare in giro per il mondo a piangere miseria aggiungendo che non sono un Paese ricco. Calcolato in un 10% i nuovi proprietari della propria casa ed aggiunti i medesimi al 70% che già possiede i muri in cui campa, si giunge a un 80% di abitanti del Belpaese padroni di un bene che costituisce un gran bel capitale (con gli attuali costi del mattone).
Chi avesse dubbi si informi su quel che accade altrove (anche in molti Paesi ricchi).

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