Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Trenitalia e Legambiente insieme per gli alberghi ecologici

Fino a settembre, chi raggiungerà in treno uno degli ecohotels aderenti avrà rimborsato il prezzo del biglietto. L’offerta vale da qualsiasi destinazione italiana

Trenitalia e Legambiente insieme per gli alberghi ecologici

Trenitalia e Legambiente Turismo promuovono gli alberghi ecologici nazionali con una nuova iniziativa promozionale da febbraio a settembre 2007. Chi prenota uno degli ecohotels aderenti al circuito e sceglie di raggiungerlo in treno, si vedrà rimborsata la spesa del trasporto dall’albergatore, da qualsiasi destinazione italiana. L’offerta è valida per un soggiorno minimo di sei notti su una rete di 33 alberghi con l’etichetta ecolabel rilasciata da Legambiente turismo. Il numero degli hotels, dichiarato al 19 febbraio, potrebbe aumentare nelle prossime settimane sulla quota delle 318 strutture italiane con logo ecolabel. Vincenzo Saccà, per Trenitalia, ha ricordato come “il confronto e la collaborazione tra le Ferrovie dello Stato e Legambiente procedano ormai da anni, sostenute  da un comune denominatore: la salvaguardia dell’ambiente. Il treno è il mezzo di trasporto pubblico a minor impatto ambientale, è protagonista negli spostamenti quotidiani di milioni di persone e può diventare sempre di più il partner ideale di un turismo eco-sostenibile, all’insegna di un modo di viaggiare meno stressante e più responsabile”. In base all’accordo, Trenitalia pensa a pubblicità e comunicazione dell’iniziativa con locandine nelle stazioni e presso le biglietterie e un richiamo informativo sul sito web. Gli albergatori contribuiscono  rimborsando al cliente il prezzo del biglietto ferroviario e offrendo il servizio di trasporto dalla stazione. 

Luigi Rambelli
Luigi Rambelli

“Gli alberghi ecologici sono gruppi di strutture, non casi isolati, dislocati in diverse località italiane”, spiega Luigi Rambelli, presidente di Legambiente turismo. Con ciascun hotel Legambiente stabilisce interventi specifici per dare seguito ad alcuni principi codificati come la gestione oculata dei rifiuti, il risparmio energetico, l’agevolazione delle forme di trasporto alternative all’auto. “Gli eco hotels lavorano sulla differenziazione e su una minor produzione di rifiuti”, sottolinea Rambelli, “pensano alla riduzione del consumo d’acqua, a lampadine a basso consumo”. Tra i criteri definiti ci sono anche la sicurezza alimentare, “in alcuni casi con colazioni biologiche o il rifiuto di prodotti con sostanze geneticamente modificate”, la preferenza per i piatti tipici locali, l’attenzione all’inquinamento acustico. Gli ecolabel non sono una certificazione e non implicano gli stessi servizi in tutti gli hotels: gli impegni possono variare di caso in caso e vengono decisi con un tavolo di confronto con Legambiente. “Gli ecolabels si verificano, si riassegnano o si negano ogni anno”, dice Rambelli. Tra le altre aree di intervento figurano attività di informazione su eventi, musei, stazioni naturalistiche, iniziative locali e la comunicazione al cliente sull’etichetta ecolabel. A volte l’ecolabel può fare da effetto “domino”: come “a Riccione”, ha detto Rambelli, “dove si è passati dalla promozione dei mezzi leggeri, come la bicicletta, alle pressioni degli albergatori sul comune per realizzare percorsi ciclopedonali, ora attivi da quattro anni”.

Per informazioni: www.legambienteturismo.it

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