Sabato 4 Maggio 2024 - Anno XXII

Il “Museo della Figurina” di Modena

Una storia di generazioni. Il museo nasce nel 1992 dopo la donazione, alla città, della raccolta di figurine di Giuseppe Panini, tra le più importanti al mondo. Entrare nel museo è come rovistare nel baule della memoria tra sogni e entusiasmi giovanili

Fotomuseo per la “storia” del mondo

Ritratto d'uomo, gelatina al bromuro d'argento
Ritratto d’uomo, gelatina al bromuro d’argento

La Storia scritta con la luce, un racconto di un milione e mezzo di scatti fotografici.
I visitatori del Fotomuseo “Giuseppe Panini” sono guidati lungo un triplice percorso: quello storico, che attraverso la documentazione fotografica porta a ricostruire la vita sociale e gli avvenimenti modenesi dal 1870 ai giorni nostri; quello scientifico, che accompagna a scoprire le tecniche fotografiche dai primi dagherrotipi fino al digitale, attraverso la ricostruzione di uno studio fotografico con le attrezzature originali di inizio Novecento; quello delle esposizioni temporanee, realizzate in collaborazione con altre istituzioni del mondo della fotografia e dell’arte di tutta Europa.
Il nucleo della collezione conservata nel Fotomuseo conta oltre duecentomila scatti “firmati” dai fotografi Orlandini e Bandieri, che mostrano ogni aspetto della storia di Modena, dagli ultimi decenni dell’Ottocento fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. A documentare il periodo dal Dopoguerra agli anni Ottanta, le fotografie dello studio Botti e Pincelli. Tra gli archivi consultabili, anche quelli di Giuseppe Graziosi e del fotoreporter Aldo Corti. Ci sono poi l’archivio D’Ami, una rassegna sull’aeronautica pionieristica che precede la Grande Guerra e l’archivio fotografico della Provincia di Modena – sia quello storico che quello moderno – comprese le fotografie aeree. Da citare infine una delle più ampie collezioni italiane di cartoline, anche a carattere militare.

Consultazione libera per tutti gli appassionati

Fiordo norvegese vicino Gudvangen, 1888
Fiordo norvegese vicino Gudvangen, 1888

Il Fotomuseo di Modena costituisce un importante punto di riferimento per chi opera nel settore della documentazione per immagini. Aziende, istituzioni pubbliche e collezionisti di fotografia storica che desiderano divulgare e tramandare il proprio patrimonio, pur conservandone la proprietà, possono depositare gratuitamente il proprio materiale e usufruire di tecnologie all’avanguardia per quello che concerne le tecniche, gli ambienti di conservazione e i sistemi di catalogazione digitale.
La documentazione depositata è consultabile dal proprietario in qualsiasi momento. Grazie a sofisticate tecnologie, sia i proprietari dei fondi che i ricercatori o i semplici appassionati, possono recuperare sul database una foto conservata nel deposito del Fotomuseo, introducendo solo alcune parole chiave. L’immagine verrà individuata in pochi secondi e visualizzata ad alta definizione. Un altro capitolo importante delle attività del Fotomuseo è quello che riguarda il restauro. Prima della catalogazione, vengono realizzati da personale specializzato interventi di restauro conservativo che assicurano la pulizia e il consolidamento degli originali fotografici.

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