Giovedì 2 Maggio 2024 - Anno XXII

Musica e colori a Londra

Anno dopo anno, questa grande città mette in mostra tutto ciò che di nuovo e piacevole riesce ad assemblare. Musica come spettacoli, locali storici ed altri “trend”, Scopriamo dunque l’ultima “swinging” London, cosmopolita e affascinante

Covent Garden
Covent Garden

Londra. La sua musica. Sarebbe presuntuoso pretendere di racchiudere in poche pagine un argomento tanto vasto e vario. Dalla Royal Opera House – che nel Settecento ha visto le prime esecuzioni di numerosi oratori e opere di Händel – alle operette di fine Ottocento di Gilbert e Sullivan; dagli Abbey Road Studios – dove negli anni Sessanta e Settanta Beatles e Pink Floyd hanno inciso molti dei loro album – ai musical che oggi, replica dopo replica, continuano ad attirare turisti e appassionati, la capitale britannica è stata e continua a essere teatro di importanti innovazioni musicali e trampolino di lancio di nuove tendenze.
Ma non è mia intenzione tentare di tracciare una panoramica completa della storia musicale della città. Piuttosto vorrei descrivere la musica e i colori che hanno accompagnato la mia ultima visita lì.
Il pretesto per il viaggio? Il concerto di beneficenza “Music from the movies”.
In realtà l’evento si è trasformato in un’occasione per vivere Londra in un modo un po’ diverso dal solito, concentrandosi sulla sua ricchezza di suoni e sfumature.

Talenti alla ribalta

Artisti di strada
Artisti di strada

Se si parla di note e cromie, il luogo ideale da cui partire è sicuramente Covent Garden. La musica inizia già sotto terra: se si arriva in metropolitana, lungo il percorso a piedi nelle principali stazioni, si possono incontrare numerosi musicisti che si esibiscono, suonando uno strumento o cantando. Dal 2003, infatti, gli artisti di strada sono stati “legalizzati” dalla Metropolitana Londinese; è sufficiente procurarsi una licenza e superare un’audizione per poter mostrare il proprio talento in uno degli spazi predisposti, contrassegnati da un semicerchio blu disegnato per terra. Tra scale, corridoi e scale mobili, si ha l’impressione di percorrere chilometri prima di raggiungere la superficie; il tragitto risulta sicuramente più piacevole quando nell’aria risuonano le note di un sassofono, che più in là si fondono con la voce di un cantautore e le corde della sua chitarra.

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Sofisticati artisti “di strada”

Musicisti si esibiscono nella galleria inferiore
Musicisti si esibiscono nella galleria inferiore

Mentre ancora si hanno nelle orecchie i suoni sentiti in stazione, si arriva alla Piazza di Covent Garden, dove si viene accolti da ben altre melodie.
L’associazione del Mercato di Covent Garden paga infatti una tassa al governo per consentire gli spettacoli degli artisti di strada nella propria area. Due degli spazi messi a disposizione sono di solito occupati da giocolieri, saltimbanchi o mimi.
Il terzo spazio, invece, è dedicato alla musica classica. Si tratta del piano inferiore della galleria dove – vicino ai tavolini del bar – si esibiscono cantanti lirici o musicisti, spesso di strumenti ad arco. La qualità è decisamente alta, tanto che ci si chiede perché artisti di così grande talento non si trovino piuttosto su un vero palcoscenico. Molti di loro hanno con sé i propri CD, che mettono in vendita solitamente per cinque o dieci sterline. Che si voglia o meno acquistare la loro musica, consiglio comunque una sosta ai tavolini del bar. Oltre al ristoro e alla tregua dalle camminate estenuanti cui si sottopongono di norma i turisti, si assisterà sicuramente a uno spettacolo valido.

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