Venerdì 3 Maggio 2024 - Anno XXII

Giacomo Balla, la modernità futurista

La prima retrospettiva dedicata all’autore, dopo 37 anni, approda a Milano a palazzo Reale. Duecento opere ripercorrono il passaggio dal divisionismo alla pittura della velocità

Colpi di fucile domenicale, 1918
Colpi di fucile domenicale, 1918

Giacomo Balla e la modernità futurista, l’arte italiana a confronto con la rivoluzione industriale del primo Novecento e alle soglie dell’arte astratta. Queste e numerose altre tematiche si affollano nella mostra presentata a palazzo Reale sino al 2 giugno: la prima retrospettiva dedicata a Balla dagli anni Settanta, quasi un tributo di Milano a un artista che lavorò invece da Roma e fu meno presente nella metropoli, storicamente legata a Boccioni. L’occasione, il cinquantenario della morte, ha portato a palazzo Reale duecento opere dell’autore, di collezioni italiane, ma con qualche gioiello di provenienza straniera e alcuni lavori mai esposti finora.
Per i curatori, Giovanni Lista, Paolo Baldacci e Livia Velani la scelta è caduta sul periodo tra il 1900 e il ’29 per mettere in evidenza il passaggio dalle opere divisioniste della prima decade allo studio del movimento e della velocità, in linea con il manifesto del futurismo.

Ritratto della madre, 1901
Ritratto della madre, 1901

I grandi formati delle prime sale raccontano il primo Balla, già
artista maturo e, affermano oggi i biografi, nient’affatto privo di
tecnica e cultura accademica come si pensava fino a poco tempo fa. Il
grande dipinto dedicato alla madre, i ritratti e le scene all’aperto,
l’attenzione a temi d’attualità e sociali come per “Il fallimento” e “I
muratori” rivelano grande capacità di osservazione e i primi debiti:
Balla si confronta sulla tela con la macchina fotografica, che ha
imparato a conoscere direttamente e che sarà destinata a una crescente
diffusione nel ventesimo secolo.
Il cuore della mostra, però, è la fase successiva: Balla ha letto il primo manifesto di fondazione del futurismo, lanciato da Filippo Tommaso Martinetti nel 1908 e ha deciso di aderire al movimento studiando come dipingere in modo nuovo un mondo nuovo: è il volto della città cambiato dall’illuminazione elettrica e dalle automobili, e, per l’arte, da uno spirito di avanguardia che vuole sconfinare dai canoni della rappresentazione. Balla dipinge “Bambina che corre sul balcone”, evocando le prime tecniche di un’altra arte allora emergente, il cinema. L’artista lavora poi alla resa in pittura della velocità meccanica – l’automobile, la motocicletta – , il movimento della luce e in seguito i vortici, le rotazioni, i flussi di energia. Sulla tela appaiono linee rette e curve in composizioni ardite che accennano a elementi figurativi ma trasfigurandoli per l’obiettivo principale, la pittura “di velocità”. 

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Il pianeta Mercurio passa davanti al sole nel telescopio, 1914
Il pianeta Mercurio passa davanti al sole nel telescopio, 1914

La fase futurista di Balla è presente a palazzo Reale con diversi
dipinti molto noti: “Automobile + vetrine + luci”, del 1912-13, oggi
conservato al Moma, Museum of modern art di New York; o ancora, per gli
studi sul movimento dei corpi celesti, “Il pianeta Mercurio passa
davanti al sole visto con il cannocchiale”, del 1914, dal centro
Pompidou di Parigi. Sono esposti anche degli inediti: il primo
“Complesso plastico”, realizzato nel 1914, di recente ritrovato nella
collezione Odescalchi di Roma nel castello di Braccano.
Completano
la rassegna le tavole parolibere, opere di arte postale, i “fiori
futuristi”, i bozzetti di costumi per il teatro e le tele degli anni
Venti, che si concentrano su sensazioni, fenomeni ed elementi naturali.
Le voci delle figlie Elica e Luce Balla si possono ascoltare nella
documentazione audio-visiva e un malinconico autoritratto degli anni
Venti chiude idealmente la mostra.

Giacomo Balla. La modernità futurista
Milano, palazzo Reale, dal 15 febbraio al 2 giugno
Orario: lunedì 14.30-19.30; da martedì a domenica 9.30-19.30 e giovedì 9.30-22.30
Per informazioni e prevendita: www.mostraballa.it
Call center 899.666.805

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