Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Futurismo. Un viaggio lungo un secolo

Sono passati cent’anni, ma il messaggio futurista risuona ancora forte, tanto da far eleggere il movimento a prima (e forse ultima) grande avanguardia artistica italiana, dal Novecento a oggi

Il dinamismo in pittura…

Tullio Crali, Incuneandosi nell'abitato, olio su tela, 1939. MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
Tullio Crali, Incuneandosi nell’abitato, olio su tela, 1939. MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto

La pittura si trasformò. Ora in un’esplosione di energia capace di travolgere qualsiasi oggetto e di frammentarlo in un prisma di moto e luce. Ora in una rappresentazione scientifica del movimento e del colore, come la celebre “Bambina che corre sul balcone” dipinta da Giacomo Balla nel 1912.

Ora in “Aeropittura”, in cui le prospettive mutevoli del volo mettevano in scena una realtà nuova “che nulla ha di comune con la realtà tradizionalmente costituita dalle prospettive terrestri”.

… scultura e architettura

Umberto Boccioni, Forme uniche nella continuità dello spazio, bronzo, 110x89,5x40 cm, 1913. Civico Museo d'Arte Contemporanea di Milano (CIMAC)
Umberto Boccioni, Forme uniche nella continuità dello spazio, bronzo, 110×89,5×40 cm, 1913. Civico Museo d’Arte Contemporanea di Milano (CIMAC)

I futuristi cercarono di rendere il movimento e l’azione anche in scultura, fondendo nello spazio i volumi e le masse muscolari dei soggetti rappresentati. Nella scultura in bronzo “Forme uniche della continuità nello spazio” di Umberto Boccioni, il corpo umano si trasforma in una macchina in movimento, più volte l’opera è stata considerata una rilettura futurista della “Nike di Samotracia”.

Anche la fotografia fu utilizzata per immortalare il movimento e i fratelli Bragaglia la ribattezzarono con il nome di “Fotodinamismo”. La progettazione edilizia inneggiò alla sperimentazione. Nel Manifesto del 1915 firmato da Antonio Sant’Elia, l’architettura futurista era definita come “scienza del calcolo, dell’audacia temeraria e della semplicità; l’architettura del cemento armato, del ferro, del vetro, del cartone, della fibra tessile e di tutti quei surrogati del legno, della pietra e del mattone che permettono di ottenere il massimo dell’elasticità e della leggerezza”.

A spasso con i futuristi. Le mostre…

Umberto Boccioni, Materia, olio su tela, 226 x 150 cm. 1912. Collezione Gianni Mattioli. Deposito presso la Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
Umberto Boccioni, Materia, olio su tela, 226 x 150 cm. 1912. Collezione Gianni Mattioli. Deposito presso la Collezione Peggy Guggenheim, Venezia

Da Rovereto a Milano, si punta a Venezia e poi a Roma. Il calendario per le celebrazioni del centenario del Futurismo è ricco di proposte espositive.

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Ha preso il via al Mart di Rovereto (www.mart.tn.it) la mostra “Futurismo100. Illuminazioni – Avanguardie a confronto. Italia, Germania, Russia”, che fino al 7 giugno mette in luce i legami tra il movimento e le più audaci sperimentazioni europee dei primi del Novecento. Dalle relazioni con i grandi Chagall, Kandinskij e Klee, fino a quelle con l’avanguardia russa, dopo il leggendario viaggio di Marinetti del 1914. La rassegna di Rovereto prosegue in altre due istituzioni, secondo un inedito progetto di collaborazione museale, sotto la cura della critica Ester Coen. Dal 5 giugno al 4 ottobre sarà la volta di “Astrazioni” al Museo Correr di Venezia (www.museiciviciveneziani.it) e dal 15 ottobre al 25 gennaio 2010 Palazzo Reale di Milano presenterà “Simultaneità” (www.comune.milano.it). Ma per il capoluogo lombardo la festa è iniziata da poco, sempre a Palazzo Reale dal 5 febbraio al 7 giugno, con “Futurismo 09. Velocità+Arte+Azione”. La mostra, a cura di Giovanni Lista e Ada Masoero, presenta quattrocento opere tra dipinti, disegni, sculture, tavole parolibere, progetti e disegni d’architettura. Ma anche scenografie teatrali e costumi, fotografie, cartelloni e arredi. A completare la trilogia milanese, ecco una retrospettiva dedicata alla figura del fondatore, sotto il titolo di “F. T. Marinetti = Futurismo”, alla Fondazione Stelline (www.stelline.it) dal 12 febbraio al 7 giugno e curata da Luigi Sansone.

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