Il Cai promoverà i vini e i prodotti tipici di montagna attraverso l’ospitalità dei rifugi. Pochi giorni fa Club Alpino Italiano ha firmato un protocollo d’intesa con Cervim, Centro di ricerca, studi e valorizzazione per la viticoltura di montagna e Uncem, unione nazionale comuni e comunità montana. L’obiettivo, rilanciare l’enogastronomia dei diversi territori alpini. Annibale Salsa, presidente generale del Cai, ha parlato di un “turismo culturale di qualità nei rifugi” e di una “montagna vissuta e abitata, dove tradizione e modernità s’incontrano anche grazie al ruolo svolto dalla viticoltura e dal lavoro dell’uomo che si prende cura e coltiva il territorio”. L’accordo sancisce una tendenza già in atto in alcune strutture ricettive, che offrono oggi servizi adatti a fasce allargate di turismo e menu con prodotti freschi e locali. Una tendenza che smarca l’immagine storica del rifugio, nato in origine come luogo di sosta spartano, base d’appoggio per scalate e attività d’alpinismo. I rifugi, si legge nella nota stampa, potrebbero invece diventare “vetrine dell’eccellenza gastronomica di montagna”. (04/04/10)
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