Sabato 27 Aprile 2024 - Anno XXII

Scacchi d’alabastro

Da secoli a Volterra i maestri alabastrai danno mille forme al minerale trasparente. A Palazzo dei Priori sono in mostra preziosi pezzi del gioco di strategia più famoso

Tradizione artigiana di lunga data

Scacchiera del tipo
Scacchiera del tipo “Coronato” in alabastro Scaglione (Foto: Irene Taddei)

A Volterra la lavorazione dell’alabastro è una tradizione sempre viva. Ormai la macchina ha quasi del tutto sostituito la mano dell’uomo, ma restano comunque operose alcune botteghe artigiane. Quella degli scacchi è una delle numerose applicazioni artigianali del minerale, una tradizione che risale agli anni Trenta del secolo scorso grazie all’idea dello scultore Umberto Brogna che per primo si cimentò nella progettazione delle scacchiere. Ancora oggi resiste la pratica della costruzione di pezzi per il gioco di strategia più famoso al mondo, che nonostante la serialità conserva una notevole dose di creatività e inventiva.

“Questa mostra rappresenta una nuova fase per la riscoperta dell’alabastro e della sua lavorazione – spiega Alessandro Furiesi direttore del Sistema Museale di Volterra – perché ci permette di far luce su una produzione particolare come quella degli scacchi, che si è svolta in un periodo storico recente ma fino ad oggi poco conosciuto e studiato”. (27/09/10)

 

L’alabastro e gli scacchi, fascino di una collezione

Palazzo dei Priori, Piazza dei Priori – Volterra (Pisa)

Fino al 9 gennaio 2011 

Per informazioni: www.comune.volterra.pi.it, tel. 0588.86050.

Teste coronate sulla scacchiera

Tavolo in onice (Foto: Irene Taddei)
Tavolo in onice (Foto: Irene Taddei)

Le opere della mostra curata da Irene Taddei e Duccio Pampaloni sono piuttosto recenti eppure pressoché sconosciute al grande pubblico: risalgono a un periodo compreso tra i primi del ‘900 e gli anni Sessanta. Alfieri, cavalli e re sono scolpiti nei minimi particolari e in varie dimensioni, colori e trasparenze a seconda della tipologia di alabastro scelta dal maestro. Antichi Romani, Egizi, cavalieri medievali fanno a gara in quanto a cura del dettaglio. Le decorazioni sono di vario tipo, come quella detta del Coronato che, come dice la parola, mette sul tavolo pezzi molto decorati sulla sommità e una regina che può arrivare a indossare una importante collana.

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A Palazzo dei Priori si possono ammirare anche tavoli da gioco in onice accanto a scacchiere, sculture e fotografie di artigiani all’opera, disegni di scacchiere progettate dall’Istituto Statale d’Arte di Volterra. In più ci sono pezzi creati per la mostra come un cavallo con Garibaldi in sella dedicato al 150° dell’Unità d’Italia. Altre statuine, invece, portano la firma di artisti come Giovanni Cassioli, Giulio Orzalesi e Raffaello Consortini.

Scacchiera in stile medievale in alabastro Scaglione (Foto: Irene Taddei)
Scacchiera in stile medievale in alabastro Scaglione (Foto: Irene Taddei)

Non occorre essere appassionati di scacchi piuttosto estimatori delle cose belle, realizzate con minuzia e maestria per apprezzare la mostra appena aperta a Volterra. Pedoni, torri e splendide regine in alabastro stupiscono per la loro fattura e qualità artigianale svelandosi come delle vere opere d’arte. “L’alabastro e gli scacchi, fascino di una collezione” mira a riscoprire i lavori dei maestri alabastrai di Volterra, città nota per la lavorazione del minerale sin dall’epoca etrusca. La mostra è allestita nelle sale medioevali del Palazzo dei Priori e resterà visitabile fino al 9 gennaio 2011.

Per la prima volta sono esposte tutte insieme 56 scacchiere in alabastro appartenenti alla Collezione Leonardo Giglioli di Anna Rosa Bessi Giglioli, nipote di Giuseppe Bessi, maestro alabastraio molto noto agli inizi del Novecento e che arrivò a ricoprire il ruolo di direttore della scuola d’arte di Volterra.

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