Mercoledì 15 Maggio 2024 - Anno XXII

Bentornati Argenti di Morgantina

Una buona notizia per il nostro Patrimonio storico-archeologico. Il tesoro di Eupòlemos trafugato 30 anni fa nelle campagne di Enna e venduto negli Stati Uniti torna a dicembre in Sicilia nelle sale del Museo Archeologico di Aidone

Coperchio di pisside (piccolo contenitore) con alto rilievo, verosimilmente, di Eirene e Pluto
Coperchio di pisside (piccolo contenitore) con alto rilievo, verosimilmente, di Eirene e Pluto

Gli Argenti di Morgantina, sedici raffinati pezzi d’argento dorato d’epoca ellenistica, il prossimo 3 dicembre rientreranno definitivamente ad Aidone, piccolo comune in provincia di Enna sorto nelle vicinanze dell’antica città greca di Morgantina.

Questi pezzi unici del nostro passato sono stati disseppelliti e trafugati dai tombaroli trent’anni fa nelle campagne intorno a Enna, venduti nelle aste clandestine internazionali e acquistati dal Metropolitan Museum di New York nel 1984, dove sono stati esposti fino allo scorso anno.

Attesa per la dea Demetra

Particolare di Kylix (coppa) con anse
Particolare di Kylix (coppa) con anse

Gli Argenti, noti anche come Tesoro di Eupòlemos, dal nome del loro ultimo proprietario, andranno al Museo Archeologico di Aidone. L’istituto ospita già dallo scorso anno gli Acròliti di Demetra e Kore (restituiti dal Bayly Art Museum della Virginia University) e in primavera attende l’arrivo di un altro importante pezzo: la statua della Venere di Morgantina. Questo in realtà è il nome dato dagli americani alla grande dea dalle vesti drappeggiate come nelle opere di Fidia, trafugata nelle campagne ennesi negli anni Settanta ed esposta per 22 anni al Paul Getty Museum di Malibu, in California. La statua farà ritorno in Italia in primavera e potrebbe presto cambiare nome: secondo alcuni studiosi, infatti, sarebbe una raffigurazione della grande madre della Sicilia greca, la dea Demetra.

La passione degli archeologi

Enrico Caruso mostra alcuni dei reperti provenienti dall'abitazione di Eupòlemos
Enrico Caruso mostra alcuni dei reperti provenienti dall’abitazione di Eupòlemos

L’allestimento museale per gli Argenti è progettato dal neo direttore del Parco Archeologico di Morgantina, Enrico Caruso e prevede, accanto ai sedici pezzi d’argento, l’esposizione di una raccolta di reperti inediti provenienti dall’abitazione di Eupòlemos risalenti al III secolo a.C. Si tratta di vasellame, anelli, spatole e monete determinanti per la datazione recuperati durante le campagne di scavo degli anni Novanta dirette da Malcom Bell III: l’archeologo statunitense studioso di Morgantina – e già cittadino onorario di Aidone – ha avuto il merito di riconoscere i tesori d’arte trafugati in Sicilia ed esposti nei musei americani.

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Gli argenti, rientrati in Italia all’inizio del 2010, tornano ad Aidone dopo una tournèe coordinata dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana cominciata la primavera scorsa al Palazzo Massimo di Roma, proseguita al Museo Salinas di Palermo e conclusasi a Shangai, in Cina, in occasione dell’Expo. (18/11/10)

 

Museo Archeologico di Aidone

Largo Torres Trupia, Aidone (En)

Tel. 0935-87307

Orari visite: lun-sab 9-18, dom. 9-13

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