Domenica 28 Aprile 2024 - Anno XXII

Lazio: riscopriamo sapori e tradizioni

Sei tappe per visitare le province del Lazio. Stampa e operatori sono stati invitati a scoprire il territorio, le bellezze storico-archeologiche, naturalistiche, religiose e le eccellenze enogastronomiche per un turismo di qualità

Full immersion tra sapori e tradizioni

La lunetta di Andrea Della Robbia nella Basilica di Santa Maria della Quercia a Viterbo
La lunetta di Andrea Della Robbia nella Basilica di Santa Maria della Quercia a Viterbo

L’organizzazione del tour è stata curata da Marco Serapiglia e Sonia Cancelli della Team Service di Sora, per una full immersion tra sapori e tradizioni, a cui hanno collaborato il giornalista televisivo enogastronomo, Bruno Sganga, che cura l’ufficio stampa del Consorzio turistico terre ciociare e pontine e l’esperto delle eccellenze agroalimentari del territorio, Matteo Rugghia, dello Slow Food. La seconda giornata è stata dedicata ad una visita a Viterbo, capoluogo della Tuscia, ed è stata scelta l’Azienda Agricola Fratelli Stefanoni, presidio Slow Food, sita in località Ravere, specializzata nell’allevamento e nella vendita di carne suina e salumi.

 

Il Complesso “Domus La Quercia” (www.domuslaquercia.com), un ex convento rinascimentale, ora prestigiosa location congressuale, a meno di due chilometri dal centro storico, ha accolto il gruppo di circa venti giornalisti provenienti da vari paesi europei ai quali sono stati presentati i prodotti locali di eccellenza come le ottime patate di colore violetto “Lady Viola” ed i legumi tipici dell’Alta Tuscia Viterbese (www.madecosrl.it), presentati dalla Madeco srl di Roberta e Giuliana Mazziantonio, accanto ai formaggi della piccola azienda agricola Radicetti (www.radicetti.com) di Cellere che produce olio extra vergine d’oliva e formaggi pecorini dal latte del proprio allevamento, nonché dell’azienda agricola “il Fiocchino” (www.ilfiocchino.it), che da più generazioni è specializzata nell’allevamento degli ovini sui Monti Vulsini, i quali circondano il lago di Bolsena. Preziosi ingredienti per un’arte che fa grande il loro formaggio sono il fuoco, l’elemento primo della terra ed il latte, l’ alimento primo dell’uomo. Sulla tavola i vini della zona come quelli delle cantine: Sergio Mottura, Trappolini, Paolo e Noemia D’Amico.

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TAPPA CULTURALE. Una tappa culturale è stata poi effettuata alla Basilica di Santa Maria della Quercia, caratterizzata dalle lunette poste sui tre portali di ingresso alla Chiesa che contengono splendide terracotte invetriate di Andrea della Robbia, i cui due figlioli erano frati del convento. L’Unità d’Italia è stata provvidenziale per questa Basilica, che si è salvata in quanto è stata dichiarata monumento nazionale. Ricordiamo che altre chiese della zona furono destinate a stalle. Sull’altare è collocato il tempietto di marmo che custodisce la quercia e la miracolosa immagine della Madonna col bambino dipinta su tegola dal Maestro Martello.

Provincia di Latina, enogastronomia delizie del palato

Capocollo stagionato del salumificio Scherzerino di Itri
Capocollo stagionato del salumificio Scherzerino di Itri

Ci attende poi la provincia di Latina con altre prelibatezze enogastrolaziali. La presidente della proloco di Priverno, Nunzia Macci ci accompagna a visitare il borgo medioevale dell’abbazia di Fossanova, antichissimo insediamento benedettino del VI sec., che nel 1135 passa all’ordine dei Cistercensi per volontà di Papa Innocenzo II. E proprio nell’appartamento del Priore che nel 1274 muore San Tommaso D’Aquino, che era diretto al Concilio di Lione. Nel medioevo Fossanova vive il periodo più florido e dopo una lenta ma inarrestabile discesa risorge nell’Ottocento, divenendo monumento nazionale nel 1874. A Priverno ci sono tante eccellenze del territorio come l’Azienda Agricola biologica Paola Orsini, a conduzione familiare (www.olioorsini.it). Situata su una collina di cinquanta ettari con quattromila piante secolari, intervallate da mandorli ed agrumi, racconta l’amore per questa terra di nonno Umberto che, affiancato dalla moglie Lina, riportò in produzione tutto l’oliveto. “Chi ama mangiar bene mangia anche per fame di riconoscersi dentro e i suoi sapori sono i suoi ricordi”, così Luca De Filippo. Queste parole ben rappresentano la passione del salumificio Scherzerino di Itri (www.scherzerino.it) che da oltre cinquant’anni ha mantenute intatte le originarie tecniche di lavorazione degli insaccati. Non poteva mancare un dolce, nientemeno quello “di Cicerone”, elaborato su di una antica ricetta di Marco Gavio Apicio da Alfonso Troiano di Formia (www.pasticceriatroiano.it). Il Sindaco di Priverno, Umberto Macci, parla della cittadina collinare circondata dalla catena dei Monti Lepini, a metà strada tra Frosinone ed il mare, così ricca di bellezze architettoniche e naturalistiche, che punta sulla cultura per aprire le porte al turismo.

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