Venerdì 3 Maggio 2024 - Anno XXII

Mosca, un mondo a parte

Un crogiolo di etnie, traffico infernale, enormi distanze da percorrere, il cirillico che domina. A un primo sguardo Mosca sembra disinteressarsi al turista ma non lasciatevi scoraggiare. È una metropoli varia, vivace, ricca di storia e genti, con monumenti imperdibili dove la Cultura è alla portata di tutti

Il Cremlino, quasi un’oasi di pace

Per trovare un po' di quiete meglio rifugiarsi al Cremlino
Per trovare un po’ di quiete meglio rifugiarsi al Cremlino

A primo acchitto Mosca sembra disinteressarsi del turismo. Le distanze sono enormi, i trasporti pubblici per quanto ben organizzati costringono a spostamenti lunghi e disagevoli perché tutto è scritto in cirillico, i prezzi di ristoranti e alberghi sono piuttosto alti e le informazioni sono abbastanza scadenti. Eppure vale assolutamente la pena andarci perché è una città interessantissima. Varia, vivace, ricca di storia e genti, con alcuni monumenti imperdibili. Sembra banale dire il Cremlino ma entrarci e visitare le chiese e il museo ospitato all’interno dell’Armeria è una esperienza fantastica: un luogo magico, un’oasi di pace nel cuore di una città caotica con all’interno due inutili meraviglie. Il gigantesco cannone, 40 tonnellate di bronzo e la campana più grande del mondo, oltre 200 tonnellate e quasi sette metri di diametro. Il primo non sparò mai un colpo e la seconda non suonò mai perché andò in pezzi a causa di un incendio.

Nell’architettura la parola d’ordine è “maestosità”

Navigando sul fiume Moscova
Navigando sul fiume Moscova

Le case in centro sono molto belle, un vero e proprio compendio dell’architettura dal XVIII secolo ai giorni nostri. Convivono fianco a fianco edifici storici e caseggiati moderni. Filo conduttore è la maestosità. Il gusto di ostentare la propria ricchezza per le antiche famiglie nobili, la propria potenza durante gli anni del socialismo e l’accettazione della sfida della modernità ai giorni nostri. Gli edifici si sviluppano in altezza: 20, 25 piani. In periferia resistono ancora i Kombinat sovietici, enormi prefabbricati ormai cadenti a pezzi accanto ad altrettanti palazzoni più moderni ma anche in zone centrali o semi centrali spiccano grandi edifici di abitazione. Particolari sono i grattacieli dalla tipica forma a “M”, una specie di piramide con una lunga guglia centrale. Questi palazzoni furono costruiti dall’architetto Rudnev in occasione della celebrazione dell’ottavo centenario della fondazione della città. Avrebbero dovuto essere otto come i secoli e la forma a M, sta, ovviamente, per Mosca. Invece si fermarono solo a sette. Dovunque ti giri li vedi spiccare nel panorama, alcuni sono alberghi, come il famoso Ukraina, altri sono case di appartamenti dove abitano attori, politici, sportivi, insomma la gente che conta.

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Mosca, capitale due volte

La Piazza Rossa
La Piazza Rossa

Per capire Mosca bisogna pensare alla sua funzione. Storicamente è sempre stata un centro di commerci. Antica capitale era stata poi soppiantata da San Pietroburgo per poi tornare capitale dopo il 1917 e la rivoluzione. È stata scelta e pensata per essere non solo la città principale dell’Unione Sovietica ma, addirittura il centro del nuovo ordine mondiale socialista. Per questo motivo Mosca non è una città normale, è un manifesto. Specialmente negli anni ’30, durante l’epoca staliniana è stata costruita e ricostruita, modificata, ingrandita, sistematizzata, razionalizzata, abbellita, trasformata in palcoscenico o “Mostro” da esibizione. Il risultato non è sempre esteticamente “bello” ma sicuramente estremamente interessante e la cultura ha sempre giocato un ruolo importantissimo in città, il risultato sono oltre 60 teatri, 100 musei, 75 istituti di istruzione superiore e più di 4.000 biblioteche, numeri che la posizionano ancora oggi come una delle maggiori città d’arte e principali centri culturali del mondo. (04/08/2011)

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