Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

In Baviera tra arte e storia

Un long weekend in Baviera tra il fascino della pittura di Albrecht Dürer e le atmosfere storiche. A Norimberga la grande mostra su “Il Giovane Dürer” aperta fino al 2 settembre. Nell’antica Bamberga, Patrimonio dell’Umanità, passeggiare in un’atmosfera romantica tra le vie dominate dal Castello Altenburg

La straordinaria arte di Dürer

Albrecht Dürer, Madonna con bamino (Haller Madonna), 1498 della collezione Kress, National Gallery of Art, Washington DC
Albrecht Dürer, Madonna con bamino (Haller Madonna), 1498 della collezione Kress, National Gallery of Art, Washington DC

La mostra offre una vivida immagine del fervido clima che si respirava in città nel 1500, quando Norimberga era il centro dell’avanguardia artistica. Il tema è infatti il complesso sistema di relazioni che resero possibile la straordinaria pittura di Dürer: non un genio isolato, ma artista, imprenditore, teorico capace di costruirsi un ruolo nel milieu dell’epoca. Le cinque sezioni in cui si articola il percorso sono introdotte dalla statua in marmo bianco realizzata nel 1882 dallo scultore Friedrich Beer, che si credeva scomparsa con la seconda guerra mondiale e ritrovata appena due anni fa. L’opera si ispira all’Autoritratto a tredici anni, un disegno conservato all’Albertina di Vienna, in cui il pittore poco più che bambino si ritrasse nel 1484 con l’aiuto di uno specchio. Un’opera prima che segna il precoce debutto di Dürer e apre una pagina nuova nella storia dell’arte europea.

Norimberga: le tipiche e colorate case a traliccio

Germanische Nationalmuseum, il museo nazionale germanico
Germanische Nationalmuseum, il museo nazionale germanico

Ma se anche non si facesse in tempo per la mostra, Norimberga riserva piacevoli sorprese. Come la casa di Dürer stesso, dove si scopre come viveva l’artista nel sedicesimo secolo (Albrecht-Dürer-Straße 39, tel. +49(0)911 / 2 31-25 68). È inserita in un angolo del centro storico miracolosamente scampato ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, che rasero al suolo la città.
Sulla piazza del Tiergartnertor, spicca l’edificio a traliccio della Pilatushaus, con la statua di S. Giorgio in armatura e il drago verde, e, per contrasto, la moderna scultura in bronzo di una gigantesca lepre, omaggio al famoso acquerello del pittore.
Ma tutto il centro storico, abilmente ricostruito dopo la distruzione delle bombe, testimonia l’importanza di Norimberga durante il Medioevo, per le dimensioni urbane (quasi 2 chilometri quadrati) e per la ricchezza degli edifici. A partire dalla Fortezza, che domina dall’alto la città: dal 1050 al 1571 ospitò più di 300 soggiorni imperiali di sovrani tedeschi. Sulla romantica Weissgerbergasse si vedono le tipiche e colorate case a traliccio, mentre lungo il fiume sono il Weinstadel, imponente edificio a traliccio, la Wasserturm, la torre dell’acqua, l’Henkersteg, la passerella del boia, a riportare indietro nel tempo.

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Norimberga: escursione d’arte, cultura, storia

In Baviera tra arte e storia

La Haupmarkt, la piazza del mercato, è dominata dalla Frauenkirche, la Chiesa della Vergine, sulla cui facciata a mezzogiorno in punto si aziona un divertente carillon: al segnale dei suonatori laterali, parte la sfilata dei sette principi elettori che onorano l’imperatore.
Sempre sulla piazza, c’è un altro simbolo cittadino, la Schoner Brunnen, la Fontana Bella, riproduzione dell’opera del ‘300 originariamente realizzata in arenaria e distrutta dalle intemperie. La fontana, alta 17,30 metri, è riccamente ornata da statue e decori, e circondata da un’inferriata, dove spicca l’anello dei desideri: se fatto ruotare nel senso giusto, ha il potere di esaudire desideri.

Da non perdere pure il Germanische Nationalmuseum, il museo nazionale germanico, il maggiore centro storico culturale dei popoli di lingua tedesca, a cui si accede passando attraverso l’emozionante Percorso dei Diritti Umani, disegnato dall’artista Dani Karavan (Kartäusergasse 1, tel. +49(0)911 / 1 33 10). Testimonia la volontà della città di superare il periodo scuro del Nazismo, come il suggestivo edificio del Dokumentationszentrum Reichsparteitagsgelände, che si staglia sull’ala Nord del Kongresshalle, l’edificio dei Congressi, l’arena rimasta incompiuta nel Reichsparteitagsgelände, la vasta area ai margini del lago Dutzendteich che ospitava le grandi adunate.
Nei suoi 1300 metri quadri c’è la mostra permanente Fascinazione e Terrore e stanze di studio (Bayernstraße 110, tel. +49(0)911 / 231 56 66).
Altrettanto moderno il Neues Museum, il museo di arte e design, progettato dall’architetto Volker Staab, che ha ideato una facciata ricurva di vetro lunga 100 metri sulla piazza (Klarissenplatz, tel. +49(0)911 / 2 40 20 69).

 

Per la sosta golosa, non si può mancare la salciccia e la birra. C’è una vasta varietà di entrambe all’Altstadthof, microbirrificio nel cuore storico della città, con bei tavoli sotto il pergolato nel cortile (Bergstr. 19/21, tel. +49 911 2449859).

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Per la notte, l’Hotel Drei Raben (i tre corvi) offre stanze tutte diverse, con arredi ispirati a temi fiabeschi in una casa del centro storico (Königstrasse 63, tel. +49 (09)11 27 43 80, www.hoteldreiraben.de). È aperto dal 1896 il Victoria, boutique hotel ristrutturato da poco con un bel mix antico e moderno (Königstraße 80, tel. +49/911/24 05-0, www.hotelvictoria.de).

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