Lunedì 29 Aprile 2024 - Anno XXII

Quando il turista è “arcobaleno”

Arcobaleno come i colori della bandiera simbolo del movimento di liberazione omosessuale. Ecco allora l’identikit del turista gay, lesbo, transgender e bisex. Ha un grado superiore d’istruzione e un reddito più alto, preferisce l’hotel e i posti “gay friendly” in cui sentirsi rilassato. Mikonos è la meta preferita

Quando il turista è "arcobaleno"

Il turismo arcobaleno produce 2,7 miliardi di euro l’anno: il dato emerge dalla ricerca realizzata da Eurisko e presentata in occasione della terza edizione di Expo Turismo Gay la prima manifestazione fieristica italiana dedicata al Turismo omosessuale, nata nel 2011. L’evento è organizzato all’interno di Nofrills, la fiera professionale del turismo che si è tenuta a Bergamo il 25 e 26 settembre.

Un dato interessante emerso dall’indagine è quello culturale: il turista lgbt, cioè gay, lesbica, transgender e bisex è in possesso del diploma nel 44% dei casi, della laurea per il 37% ed è impegnato in lavori definiti “qualificati”: libero professionista (17%) rispetto alla media del 3% della popolazione adulta, dirigente (12%), impiegato (26%). Elevata anche la capacità di reddito: il 42% dei gay guadagna da 1500 a 3000 euro al mese, contro il 28% della popolazione italiana adulta. Gay, lesbiche, bisex e transgender vivono da soli (38%); il 45% tiene nascosto l’orientamento sessuale confessandolo solo nel 28% dei casi. Viaggiano più del resto della popolazione italiana (56% contro il 45%) facendo più vacanze durante l’anno: nella formula del week-end nel 57% dei casi contro il 33% del resto degli italiani. Tre quarti dei turisti lgbt hanno fatto almeno una vacanza negli ultimi 12 mesi: per periodi di oltre i 10 giorni il 56%, week-end il 57%, viaggi di lavoro il 35%.

Vacanze nelle isole greche e in Nord America

Mikonos
Mikonos

La vacanza lunga si fa principalmente in Europa, più che in Italia, il 36% contro il 20% degli altri consumatori italiani e fuori dai confini europei (il 15% contro il 6%). Per il lungo raggio la prima scelta ricade sul Nord America. Le leve principali che spingono i turisti lgbt verso una destinazione sono il clima, la cucina e il benessere per il 28% nel caso di vacanze lunghe e per il 22 per cento per i fine settimana; la natura per il 18% nel caso di vacanze lunghe e 13% per i week-end; arte e cultura (17% vacanze lunghe e 21 week-end).

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La meta “gay friendly” più amata è la greca Mikonos (32%) seguita da Barcellona (15%), Ibiza (13%), la Spagna più in generale (11%), Stiges (10%), la Grecia (9%), Gran Canaria (8%), San Francisco, Berlino, Londra (7%), Amsterdam e New York. Gallipoli viene scelta dal 4%, Miami e Roma al 3%. In viaggio l’hotel è la prima scelta nel 42% dei casi. Gay e lesbiche viaggiano quasi sempre in coppia (nel 42% dei casi), si spostano dopo essersi consigliati con amici (47%) e aver visto internet (44%). Per quanto concerne i costi: il 30% non bada a spese, il 37% ricorre anche all’aiuto di professionisti del settore per programmare il viaggio, fa una vacanza all’insegna della cultura e dell’arte il 62% e vuole conoscere usi e costumi del luogo dove va il 67%. Per il 39%, infine, è importante che la struttura ricettiva e la vacanza siano “gay friendly” per sentirsi rilassati e accettati.

(30/09/2013)

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