Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Presente e futuro del viaggiar lento

Co.Mo.Do, in occasione del Primo Congresso Nazionale della Mobilità dolce, ha rilanciato da Rimini la sua strategia per i prossimi anni: pianificazione del territorio, recupero dei paesaggi della mobilità storica, rilancio del turismo green e qualità della vita locale

Presente e futuro del viaggiar lento

Co.Mo.Do.Confederazione per la Mobilità Dolce – è indubbiamente un organismo che si va sempre più affermando nel nostro Paese, grazie ai consensi entusiastici che raccolgono le sue iniziative orientate, in particolare, al recupero delle infrastrutture territoriali dismesse quali ferrovie, strade arginali, percorsi storici. In occasione del suo primo Congresso nazionale (3-4 ottobre scorsi) a Rimini sul tema Mobiltà Dolce: Scenari europei e sviluppi futuri in Italia, la Confederazione ha potuto ribadire il suo impegno per il prossimo futuro. Da annotare che la data di inizio del Convegno non è stata scelta casualmente: è stata decisa per ricordare l’inaugurazione della prima linea ferroviaria italiana, la Napoli-Portici, che fece la prima corsa il 3 ottobre 1839.

Anche il lavoro può essere “verde”

Presente e futuro del viaggiar lento

“Il compito di Co.Mo.Do – ha dichiarato il nuovo Presidente Massimo Bottini – nei prossimi mesi sarà quello di dialogare con le Istituzioni e la politica perché possano investire nelle infrastrutture verdi, come da tempo accade in Europa”. Ha aggiunto poi che “bisogna puntare sull’economia verde che ingloba green jobs, manutenzione del territorio e rilancio delle aree interne, perché l’Italia ha ormai accumulato un ingiustificato e grave ritardo che può essere accorciato con una buona pianificazione territoriale e con il giusto uso della prossima programmazione europea”.

Il neopresidente ci confida peraltro che “molti percorsi virtuosi di recupero e rilancio avvengano dal basso e dai territori e per questo obiettivo mi impegnerò ad attivare la Confederazione della Mobilità Dolce per far conoscere, riscoprire e approfondire con le comunità, le scuole e le organizzazioni locali l’incredibile patrimonio delle infrastrutture dismesse come beni comuni da salvaguardare per rappresentare risorse su cui impostare uno sviluppo sostenibile del territorio”.

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Ricordiamoci delle vecchie ferrovie

Presente e futuro del viaggiar lento

Il Convegno di Rimini è stato anche l’occasione per rinnovare il Consiglio direttivo: il Presidente Massimo Bottini, architetto del paesaggio, Consigliere Nazionale di Italia Nostra Onlus e member board AIPAI, subentrato nella carica all’urbanista Albano Marcarini, è affiancato da Anna Donati, Presidente onoraria, già parlamentare, esperta di tutela del territorio e mobilità sostenibile, alla quale si deve il primo disegno di legge sulla mobilità dolce e per il recupero di ferrovie storiche.

La Confederazione, istituita nel 2006, riunisce oggi alcune tra le più importanti realtà e associazioni nazionali e regionali che si occupano di Mobilità Dolce e difesa del paesaggio culturale italiano. Tra queste: AIPAI – Associazione Italiana Patrimonio Archeologia Industriale, Alpine-Pearls, CAI, Fiab Onlus – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Associazione Greenways Italia, FTI – Federazione Italiana delle Ferrovie Turistiche, Legambiente Onlus, Società Geografica Italiana, Touring Club Italiano, Tratture e Transumanze, WWF Onlus). Da segnalare che dopo l’appuntamento di Rimini, Co.Mo.Do. si è già attivata per l’organizzazione della Settima Giornata delle Ferrovie Dimenticate (prima domenica di marzo), che si preannuncia per l’edizione 2014 già ricca di iniziative in tutta Italia, promosse e realizzate da numerose associazioni di turismo ferroviario, cicloturistiche e di trekking.

(09/10/2013)

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